Libri di Maria Rita Bruschi
Ritratto al vero. Pasquale Miglioretti. Scultore nell'Ottocento lombardo
Maria Rita Bruschi, Corrado Italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2022
Pasquale Miglioretti nacque nel 1825 da una famiglia di artigiani ostigliesi, frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove affinò le sue capacità sotto la guida di Pompeo Marchesi e di Innocenzo Fraccaroli che, formatisi a loro volta alla scuola classica romana di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, gli trasmisero la sensibilità e l’approccio formaleche, in diversa misura, caratterizzarono spesso le sue produzioni. Abile ed elegante nel modellare le sculture, attivo e tenace nel lavoro, egli riuscì con non poche fatiche ad emergere nel mondo artistico milanese e lombardo di metà Ottocento. Qui si narra della sua vita, dell’ambiente sociale ed artistico in cui visse, delle sue opere, delle speranze, dei successi e delle delusioni che incontrò negli anni. Il testo è arricchito da un ampio spazio iconografico che contiene le opere oggi rintracciabili e da un estratto della corrispondenza da lui tenuta con i vari possibili destinatari dei suoi lavori: quest’ultima ci fornisce un importante esempio delle modalità operative e delle problematiche tecniche del periodo, della intraprendenza, creatività e tenacia necessarie per attendere alla possibile committenza.
Regina Strinasacchi. Violinista nel Settecento europeo
Giuseppe Schivardi, Gisa Steguweit, Maria Rita Bruschi
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2019
pagine: 400
Il volume ricostruisce il percorso personale, familiare ed artistico della violinista Regina Strinasacchi attraverso l’ampio materiale storico-biografico derivato da documenti d’archivio, testi a stampa del suo tempo e successivi, notizie da cronaca locale e da riviste musicali, visita diretta dei principali luoghi da lei frequentati. Gli autori hanno condiviso i rispettivi progetti di ricerca e i conseguenti piani operativi complementari e, in corso d’opera, le informazioni di reciproco interesse. Il testo narra della famiglia Strinasacchi al tempo della nascita di Regina, della sua formazione e della sua crescita artistica nel mondo musicale del periodo, e del suo incontro con Johann Conrad Schlick, uno dei migliori violoncellisti dell’epoca. Particolare attenzione è stata dedicata al periodo di maturità di Regina, allorquando ella ebbe la meritata opportunità di frequentare il cuore della vita culturale fiorita in Europa centrale a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento, da Mozart a Goethe, da Schiller a Weber, Spohr, Herder… Assoluto rilievo assume quindi la dimensione europea della cultura da lei frequentata che riusciva ad alimentare un comune sentire.