Libri di Maria Mencaroni Zoppetti
Il trombetta. Il mezzopoeta. L'aspirante secretario. Tra Bergamo e l'Europa del XVI secolo
Maria Mencaroni Zoppetti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2020
pagine: 388
Quando anni fa mi sono imbattuta nel manoscritto MAB6 (già Delta 2.3), conservato nella Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo, schedato come Libro/viaggio, non immaginavo che mi sarei trovata di fronte a una sorta di giallo letterario del XVI secolo, né che mi sarei dovuta destreggiare tra episodi della storia dell'Europa del Cinquecento e vicende minori in cui furono coinvolti tre bergamaschi. Sin dall'inizio la lettura del manoscritto mi ha coinvolto facendomi sentire dentro un gioco di scatole cinesi, ricco di fughe in avanti e di ripiegamenti. Dalle carte di quel piccolo codice affiorano i grandi protagonisti del secolo, ma non emerge alcun legame tra loro e un autore, perché il manoscritto di Bergamo è anonimo. Il lungo titolo alla carta 1 che apre il testo, quasi fosse un indice, recita tutti gli argomenti narrati. Stupisce, e sembra impossibile, che un 'libretto' di modeste dimensioni riesca a contenere una storia intensa, drammatica, violenta e nello stesso tempo frivola e festosa, attraversata dai suoi interpreti in soli quindici anni (1548-1563). Tanta ricchezza di contenuti, tante narrazioni mi affascinano, inevitabilmente mi incuriosiscono e spingono a cercare informazioni, innanzitutto sul manoscritto: come e quando è arrivato in Biblioteca? A chi apparteneva? Queste domande a tutt'oggi non trovano risposta. Significa che nessuno si è mai imbattuto in esso? Da una parte questo silenzio può scoraggiare, dall'altra aumenta il desiderio di saperne di più. Se non conosco chi l'abbia scritto, posso cercare di sapere chi faccia parte della storia in esso narrata. Per prima cosa (e ci metto molto tempo) trascrivo il codice. Quando, infine, leggo di fila la trascrizione è come se iniziasse un mio personale viaggio per conoscere quei grandi nominati nel Libro, quelle vicende che hanno arroventato gli anni in questione, quelle storie minute, ma non marginali, di gente comune, quella visione delle città europee, quei paesaggi attraversati, le montagne, i mari, i fiumi... Sin dalle prime carte compare un personaggio che nel titolo del manoscritto non è nominato, ma che nella storia narrata riveste un ruolo straordinario, il Principe Vescovo di Trento. Per caso, cercando la bibliografia su di lui, mi imbatto nello studio "Il viaggio in Spagna del Cardinale Cristoforo Madruzzo (1548) nella Cronaca di Cerbonio Besozzi", studio pubblicato a Trento nel 1962. Quale viaggio? Indago presso la Biblioteca trentina, mi dicono esserci altri studi, pubblicati alla fine del XIX secolo e durante il Novecento, tutti basati su un manoscritto che è conservato nella Hof und Staatsbibliothek di Monaco di Baviera. Quale manoscritto? La mia ricerca incontra le "Fontes Rerum Austriacarum, Österreichische Geschichts-Quellen" e lo studio pubblicato nel 1904 su un manoscritto conservato in Germania e conosciuto come Die Chronik des Cerbonio Besozzi. Cosa è, cosa racconta quella "cronaca"? Chi è l'autore? Riesco a farmi inviare la copia digitale del manoscritto di Monaco, il 330 it, schedato come codice cartaceo del XVI secolo. Dal confronto mi rendo conto che l'esemplare (più elegante dal punto di vista formale) è identico nel contenuto a quello di Bergamo, ma con una differenza sostanziale: in apertura alcuni versi attribuiti a Achille Muzio assegnano la paternità dell'opera a Cerbonio Besozzi. Ma se i due esemplari sono identici, perché in quello di Bergamo non c'è traccia dell'autore? Uno di seguito all'altro nascono molti interrogativi: cosa unisce i bergamaschi Muzio e Besozzi, semisconosciuti in patria, con una storia che attraversa l'Europa del Cinquecento? E poi: esistono solo due esemplari della medesima storia? Vedremo che probabilmente non è così. (M.M.Z.)
Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo. Volume Vol. 82
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Sestante
anno edizione: 2020
pagine: 1352
Gianni Remuzzi (1894-1951). L'onestà della scultura
Michela Valotti
Libro: Libro in brossura
editore: Valle Sabbia
anno edizione: 2019
pagine: 192
Il volume contiene una biografia di Giuliana Donati Petténi. Prefazione di Maria Mencaroni Zoppetti. Supporto alla ricerca e alla documentazione di Giuseppe Paravicini Bagliani.
«Lascio per una sol volta...». Francesco Gallicciolli sorprendente filantropo
Maria Mencaroni Zoppetti
Libro: Libro in brossura
editore: Casa S. Maria Ausiliatrice
anno edizione: 2019
È un fatto che Francesco Gallicciolli sia stato molto generoso con Bergamo, in particolare con un ente caritatevole, amministrato da personaggi per lui degni di fiducia. Sono proprio le carte d’archivio di quell’ente, conservate dalla Fondazione Carisma, erede della “Casa di Ricovero pei poveri”, a raccontarci una storia privata che diventa motore del bene pubblico.
Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo. Volume Vol. 81
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2018
pagine: 305
Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo. Volume Vol. 80
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2017
pagine: 370
A me l'infinito mi schiaccia sempre un po'. L'uomo interroga la scienza
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2017
pagine: 208
Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo. Volume Vol. 74
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2017
pagine: 478
1810-2010. Nella storia della nostra città. L'Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo a 200 anni dalla sua intitolazione
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2010
pagine: 44
Itinerari bergamaschi a Venezia. Supplemento. Atti dell'Ateneo di scienze lettere ed arti di Bergamo
Libro
editore: Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo
anno edizione: 2023
pagine: 220
Tagiapiera, depentor, pennacchir sonador…. Il bergamasco e Venezia 1428–1797
Libro: Libro in brossura
editore: Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo
anno edizione: 2023
pagine: 604
La presenza dei bergamaschi in Venezia lungo i secoli rappresenta un fenomeno socio economico di grande interesse e dimostra la capacità dei provenienti dalla terraferma di adattarsi alle situazioni, cogliere le occasioni e trasformare la loro esperienza in quella che gli storici oggi definiscono una migrazione vincente. I contributi di questo volume forniscono nuovi punti di vista per conoscere il ruolo di venezia sulla terraferma e l'influenza dell'apporto di Bergamo nei confronti della Serenissima.