Libri di Marco Francesconi
Freud a Gaza. Un testimone auricolare: lo psicoanalista
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 160
La lettera “Mai indifferenti” di “Voci ebraiche per la pace” recita: «A cosa serve la memoria se non aiuta a fermare la morte a Gaza e in Cisgiordania?». Horenstein ha suggerito il titolo del libro (che ha fatto discutere gli autori) per immaginare un orecchio in ascolto delle s/ragionevoli ragioni di comportamenti come quello di Netanyahu, che all’atroce massacro perpetrato da Hamas ha reagito producendo un numero impressionante di morti tra palestinesi e soldati israeliani senza apparentemente tendere alla fine della guerra. Sulla contraddizione tra l’essere stati vittime della Shoah e poi persecutori a Gaza ci si interroga nel libro e su quanto ciò alimenti l’antisemitismo, sebbene le scelte di Netanyahu non siano scelte degli ebrei (e di molti israeliani) né Hamas rappresenti il pensiero di tutti gli arabi. Che può dire la Psicoanalisi su tale catastrofe? E cosa il pensiero rappresentato dalla filosofa Borutti e dall’esperta di tragedia antica Beltrametti? Per tali ragioni il libro risulta utile strumento per il lavoro di operatori della Salute Mentale, insegnanti, mediatori culturali e quanti siano interessati alle complessità della contemporaneità.
Aree di confine. Cosa, corpo, parole tra filosofia e psicoanalisi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 167
Da quell’angolo sordido che può diventare il corpo (Bonacchi) il libro esplora il freudiano misterioso salto dalla mente al corpo quando accade di tenere a corpo qualcosa in attesa che possano compiersi mentalizzazioni che rendano mentalizzabile il non mentale, poiché pur dimenticate, queste cose continuano a esistere in un qualche modo arcaico nella nostra mente, a operare, a farsi sentire (Bion). Filosofi, traduttori, psicoanalisti indagano come e cosa avvii la traduzione-trasformazione che consente all’incomprensibile di diventare pensiero, al simbolo metafora e all’inerte cosa psichica. In tale luce il testo esplora l’inquietudine prodotta dall’alterità, quando questa minaccia l’identità soggettiva (Levinas), poiché sia l’inconscio che il nuovo che s’impone con le biotecnologie possono essere vissuti come alterità perturbante per l’identità e come una minaccia per il pensiero. Dal momento che la matrice di corpo, cosa e parola è comune, che accade se le parole non indicano più significati ma sono la cosa che indicano?
Movimento Sociale Italiano e il conflitto arabo-israeliano (1946-1973)
Marco Francesconi
Libro: Libro in brossura
editore: Europa Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 196
“Il conflitto arabo-israeliano, a partire dal secondo dopoguerra, rappresenta uno dei temi di politica internazionale più discussi e di difficile soluzione. L'inserimento del conflitto mediorientale nel contesto della guerra fredda, l'importanza strategica ed economica della regione, e la prossimità geografica con il nostro paese hanno reso questo tema di primaria importanza anche all'interno del dibattito politico italiano. [...] Ho cercato, in questa ricerca, di esaminare nel dettaglio l'unico ambito di questa complicata questione ancora relativamente poco studiata: la questione mediorientale nella destra italiana.” (L’autore)
L'appetito: un crimine? Adolescenza e cultura del limite
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 144
Il testo analizza i disturbi del comportamento alimentare, con particolare riferimento al modo in cui questi si manifestano nel corso della crescita. L'interrogativo principale riguarda la possibilità che, partendo dall'area dell'alimentazione e dei suoi disturbi, sia possibile andare oltre la criminalizzazione degli appetiti e riuscire a cogliere la nostalgia di una cultura del limite. Solo la sua comprensione può contrastare il rischio che i giovani si rifugino in ideologie e azioni "monolitiche" per difendersi dalle ansie di dispersione e di confusione. Il testo propone approfondimenti su questi temi e descrive alcune modalità che si sono rivelate particolarmente adatte per affrontare queste problematiche nel contesto scolastico.
Il sonno della ragione. Saggi sulla violenza
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2014
pagine: VI-288
Siamo tutti esseri violenti: è possibile tentare di essere almeno dei violenti responsabili? A tale domanda cerca di rispondere questo libro. Se il sonno della ragione genera mostri, come recita il titolo dell'acquaforte di Goya, mai come in questo momento storico è necessario riflettere sulla violenza: della guerra, che oggi l'Occidente non può relegare in luoghi remoti; della corruzione; a danno dell'infanzia; contro le donne; l'omofobia; la tortura, il genocidio. Spettri e s/ragioni della quotidianità. Su questi temi è sviluppata un'indagine a più voci, che, come scrive Silvia Vegetti Finzi nella Prefazione, "si fa appello alla tolleranza, nella valorizzazione della diversità che il libro stesso si incarica di realizzare".
Nec nomine. Nell'Argentina delle stragi: menzogne, verità, identità
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Bette
anno edizione: 2024
pagine: 152
Questo libro affonda le sue radici nel lungo lavoro di riflessione svolto dall’Insegnamento di Psicologia Dinamica di Pavia sulla vicenda dei bambini ‘appropriati’, sottratti ai loro genitori dagli assassini dei genitori stessi, passati alla storia come desaparecidos durante la dittatura argentina. "Nec Nomine" riflette sul fenomeno degli Hijos, figli dei desaparecidos, in quello che dai militari fu definito Processo di Riorganizzazione Nazionale, in realtà, come sappiamo, uno sterminio pianificato, e 'recuperati' come Nietos–Nipoti dalle nonne, le Abuelas de Plaza de Mayo. "Nec Nomine" radica anche in una pubblicazione del 2014 di Francesconi e Scotto di Fasano sulla complessità della memoria, gli effetti del trauma e sui traumi della memoria. La memoria corporea, la memoria dell’inconscio, non può essere ridotta definitivamente al silenzio. Come ha scritto Freud, la voce della ragione è flebile ma non tace fino a quando non trovi chi la sappia ascoltare. Oggi, in un momento storico in cui si corteggiano istanze totalitarie e sovraniste, "Nec Nomine" si configura come strumento per meglio riflettere anche su quanto accade nel nostro presente.

