Libri di Manuela Raccanello
Le più belle favole di La Fontaine
Libro: Libro in brossura
editore: Curcio
anno edizione: 2025
pagine: 160
Questo volume illustrato raccoglie alcune delle più celebri favole di Jean De La Fontaine, ognuna impreziosita da immagini che ne esaltano la bellezza e la morale senza tempo. Dai classici come" La cicala e la formica" e "Il lupo e l'agnello", fino a "La lepre e la tartaruga", queste favole offrono insegnamenti universali sulla saggezza, l'umiltà e le conseguenze della vanità. Ogni storia, breve ma incisiva, parla a lettori di tutte le età, mostrando i difetti e le virtù degli uomini attraverso il comportamento degli animali. Un libro che trasporta i giovani lettori in un mondo di fantasia, con importanti lezioni da apprendere. Età di lettura: da 6 anni.
Le più belle fiabe di Perrault
Charles Perrault
Libro: Libro in brossura
editore: Curcio
anno edizione: 2022
pagine: 85
L'opera di Perrault segna definitivamente il passaggio dal racconto popolare alla vera e propria fiaba moderna, in cui l'aspetto fantasioso e a tratti divertente dei racconti, cela in realtà un forte intento pedagogico. La stessa attività dei Fratelli Grimm deve tutto a questo grande autore, che per primo ha ideato, perfezionato e reso note tutte quelle fiabe che oggi riteniamo immortali. Nonostante il tempo passato, ogni fiaba ha sempre qualcosa da insegnare, soprattutto ai bambini di oggi che, purtroppo, spesso scoprono tardi la meraviglia e lo stupore del trovare dietro un racconto all'apparenza strampalato un insegnamento nel quale potersi ritrovare. Età di lettura: da 3 anni.
In forma di saggi. Studi di francesistica in onore di Graziano Benelli
Manuela Raccanello
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 332
Il volume vuole essere una testimonianza di stima e di affetto nei confronti di Graziano Benelli, nel momento in cui, per raggiunti limiti di età, ha lasciato l'organico dell'Università degli Studi di Trieste. Vengono qui raccolti diversi saggi di francesistica di docenti universitari che, a vario titolo, gli sono particolarmente vicini, da colleghi di vecchia data come Giovanni Bogliolo a giovani studiosi che in Benelli hanno trovato un punto di riferimento.
Proust in Italia. Le traduzioni della «Recherche»
Manuela Raccanello
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 93
In questo studio, condotto secondo un'ottica critico-comparativa, si analizzano le prime traduzioni italiane della Recherche di Marcel Proust, con un riferimento particolare alla resa degli stilemi proustiani evidenziati, tra gli altri, da Leo Spitzer e Jean Milly. Dal 1923 ai primi anni Quaranta del Novecento in Italia vengono tradotti solo brevi passi della Recherche, pubblicati sulle riviste più attente alle novità letterarie. L'interesse editoriale per l'opera proustiana si inaugura nel 1944 con il volumetto "La precauzione inutile. Romanzo" (Milano-Roma, Jandi-Editori), versione di una cospicua parte de La Prisonnière siglata da Eugenio Giovannetti. Un anno dopo fa seguito Soggiorno a Venezia (Venezia, Edizioni del Cavallino), versione di Renato Mucci del terzo capitolo di Albertine disparue. Ma è a guerra conclusa, come ha scritto significativamente Giacomo Debenedetti, che scatta "l'ora x, quella dell'attacco frontale al romanzo, cominciando regolarmente con la prima parte: Du côté de chez Swann". Nel 1946 vengono pubblicati, infatti, "Casa Swann" (Firenze, Sansoni) e "La strada di Swann" (Torino, Einaudi), tradotti rispettivamente da Bruno Schacherl e da Natalia Ginzburg.