Libri di Maggiorino Iusi
Un giorno il sole uscirà. I ricordi della speranza
Maggiorino Iusi
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2024
pagine: 148
"In questo libro si celebra la speranza. I ricordi che vi ho raccontato vogliono essere un devoto omaggio a mio padre, che ha tenuto sempre puntato l’ago della bussola di tutta la sua esistenza verso il sole della speranza. Per proseguire vincente nella lotta della vita, il suo motto era: "un giorno il sole uscirà". Quando tramonta la speranza, arrivano lo sconforto, l’amarezza, l’abbandono. L’avvilimento e la rinuncia prendono il sopravvento sui sogni e sui progetti per il futuro. Con i cancelli della speranza aperti, ogni azione è protetta; si superano più facilmente gli ostacoli; si diventa più audaci e si raggiungono mete importanti; lo sguardo è rivolto sempre in alto. La speranza, dunque, è l’energia della vita di ogni essere che pensa. La speranza non è soltanto un sentimento individuale. Esiste, infatti, una speranza collettiva, che può essere riferita all’umanità intera, a una nazione, a un paese, o, più semplicemente, a una comunità, a un gruppo, a un’associazione. Quando i due tipi di speranza, individuale e collettiva, interagiscono in equilibrio, com’è accaduto per la famiglia creata da mio padre e mia madre, vale davvero la pena vivere." (l'autore). Prefazione di Gigi Spina.
Chi te vija...! Fulmini terreni calabresi
Maggiorino Iusi
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 135
Non pare che l'attenzione degli studiosi di antropologia e di demologia si sia soffermata sinora su 'e jestigne (maledizioni calabresi). Quanto meno, nessuno studio è stato loro esplicitamente dedicato, nessun elenco è stato sinora compilato. Ciò è quanto si propone questo libro: non un saggio sulle jestigne, ma un maledizionario, un inventario di quante più maledizioni in lingua calabrese si siano potute raccogliere, lasciandolo aperto a futuri aggiornamenti e aggiunte. Una mappa, un promemoria, una sorta di narrazione per far avviare riflessioni e discussioni, ma anche per far sorridere e, possibilmente, divertire.