Libri di Maddalena Pennacchia Punzi
Shakespeare and tourism. Place, memory, participation
Maddalena Pennacchia Punzi, Marta Minier
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2019
pagine: 152
Adattamento, appropriazione, condivisione di un classico. «Pride and prejudice» di jane Austen
Maddalena Pennacchia Punzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2018
pagine: 192
Cos'è un classico della letteratura? Cosa accade quando un classico nato in una cultura letteraria cartacea entra in quella digitale? Quale relazione si instaura fra il classico e le sue declinazioni nei media per i quali non era originariamente nato: il cinema, la televisione, internet? Da queste ed altre domande prende le mosse l'indagine condotta in questo volume. Perché la letteratura, almeno nella cultura occidentale, è sempre stata anzitutto littera, lettera scritta, scrittura intrisa di valori formativi, identitari, estetici. Una scrittura che per secoli è stata di preferenza veicolata da un supporto cartaceo e, in particolare, dal libro, ma che adesso travalica i confini della pagina, allargando all'intero circuito dei media digitali lo spazio dell'incontro e del dialogo fra chi scrive e chi legge.
Shakespeare intermediale. I drammi romani
Maddalena Pennacchia Punzi
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2012
pagine: 256
Che cos'è l'intermedialità? In che rapporto si pone con la ri-mediazione e l'adattamento? Come può il testo teatrale di Shakespeare costituire un esempio ante litteram di scrittura intermediale? In che modo il cinema ha ri-mediato il teatro shakespeariano, adattandolo alle proprie esigenze estetiche e commerciali? Queste sono alcune delle domande alle quali il libro si propone di rispondere, assumendo come oggetto principale di analisi i "drammi romani". Con "Tito Andronico", "Giulio Cesare", "Antonio e Cleopatra", "Coriolano" e "Cimbelino", infatti, Shakespeare si appropria delle storie e delle leggende su Roma antica che circolavano copiose nella società rinascimentale inglese e le adatta ad un palcoscenico, quello elisabettiano, che appariva agli uomini del tempo incredibilmente simile ad un anfiteatro romano. Così facendo egli divulga e al contempo costruisce per il primo pubblico di massa un'idea di Roma affascinante e inquietante. Un gesto che il cinema non mancherà di emulare, facendo proprio e adattando a sua volta lo Shakespeare "romano" per il grande schermo con opere come "Giulio Cesare" e "Cleopatra" di J. Mankiewicz, "Titus" di J. Taymor e "Coriolano" di Ralph Fiennes.
Tracce del moderno nel teatro di Shakespeare
Maddalena Pennacchia Punzi
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2008
pagine: 124
Nato in Inghilterra in un'epoca di radicali cambiamenti sia sul piano scientifico, con la diffusione del metodo sperimentale, che sul piano politico, con l'affermazione dello stato nazionale, il teatro di Shakespeare si presenta come uno "strumento" di osservazione, capace di guardare il mondo, dando forma a quella visione. Tale strumento, fatto di linguaggio immaginativo e corporeità in potenza, ha contribuito a forgiare la moderna percezione della realtà. Per questo, oggi, nel guardare il mondo, non si può fare a meno di scorgere le tracce di Shakespeare e giocare a illudersi che esse conducano ad un autore.
Il mito di Corinne. Viaggio in Italia e genio femminile in Anna Jameson, Margaret Fuller e George Eliot
Maddalena Pennacchia Punzi
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 176
Nato dalla fantasia di Madame de Stael, il personaggio di Corinne ha segnato un'epoca nell'Europa romantica, creando per più di una generazione di scrittrici il mito della donna di genio lacerata dal dissidio tra arditi sogni di gloria e nostalgici desideri di felicità domestica. Il confronto-scontro con il mito di Corinne è il comune denominatore che unisce l'opera delle tre autrici studiate in questo libro: Anna Jameson, teorica dell'arte di grande fama nell'Inghilterra vittoriana, Margaret Fuller, intellettuale americana famosa per l'impegno femminista e civile; George Eliot, autrice di alcuni dei romanzi più importanti della letteratura inglese ottocentesca.
Shakespeare e il sogno di un'estate
Maddalena Pennacchia Punzi
Libro: Libro in brossura
editore: Lapis
anno edizione: 2008
pagine: 115
Inghilterra, 1575. L'undicenne William Shakespeare è finalmente giunto al Castello di Kenilworth dove attende trepidante in mezzo alla folla l'arrivo della Regina, la grande Elisabetta I. William farà di tutto pur di assistere ai magnifici festeggiamenti organizzati in onore della Sovrana, ma ben presto si caccerà in un mare di guai e dovrà ricorrere a tutto il suo innato talento di attore per tirarsene fuori, riuscendo perfino a incontrare la Regina! Sarà proprio Elisabetta a lanciare a William la sfida che segnerà il suo futuro e cambierà per sempre la storia e il volto del teatro. Tra fuochi d'artificio, acrobazie di giocolieri e personaggi fantastici, Will vivrà un'avventura da sogno. Età di lettura: da 10 anni.

