Libri di M. Villani
Shift. International journal of philosophical studies. Ediz. italiana, inglese e spagnola. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 338
Il tema intorno al quale il fascicolo qui presentato ruota, e dal quale i diversi articoli sono attraversati come loro filo conduttore pulsante, è Transiti. Vita, politica, istituzioni nel pensiero italiano. Scelta non casuale. Certamente il perno di riferimento è sempre l’Italian Thought con i suoi lemmi specifici – vita, politica e prassi istituente – stretti in un reciproco e inscindibile intreccio, e tali da costituirne, in particolare nella sua più recente configurazione, i principali assi portanti. Ciò che ha sempre conferito a quel pensiero una peculiare “caratterizzazione”, come in diverse occasioni ha avuto modo di sottolineare anche Vattimo, più aderente alla materialità storica vivente e meno incline a sottostare al primato della ragione, della razionalità astratta. Cionondimeno lo spirito col quale il fascicolo è stato ideato non è quello di tornare a parlare di questo vettore di studi nelle sue strategie teoriche di fondo – ciò che è stato fatto in diversi lavori dei decenni passati, come si ricordava qui all’inizio. Piuttosto si è cercato di allargare l’orizzonte dello sguardo. Di qui il titolo Transiti – inteso in molteplici sensi.
Shift. International journal of philosophical studies 2/2023 1/2024
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 370
Questo numero tratta di un complesso di questioni messe a fuoco, lungo l’intero arco della sua attività di studio e di ricerca, da Francesco Saverio Festa (1948-2019), professore di Filosofia politica e di Storia della filosofia politica all’Università di Salerno e membro del coordinamento scientifico editoriale di «Shift». Ricordare i temi oggetto dei suoi interessi e le conclusioni da lui raggiunte – anche provvisorie e aperte a ulteriori approfondimenti – è uno degli obiettivi di questo doppio numero della rivista, nel quale, traendo ispirazione dall’articolarsi variegato della sua riflessione, ci si è interrogati sulla condizione di crisi dei sistemi politici liberal-democratici, sulla messa in questione dell’identità culturale e politica dell’Europa, sulle nuove sfide emergenti – a cominciare dal problema del pluralismo culturale e religioso – e su alcuni snodi storicamente e teoricamente emblematici della contemporaneità.
La lotta per le investiture
Uta-Renate Blumenthal
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1990
pagine: 284
Italian Pavilion. Expo Shanghai 2010. Ediz. italiana e inglese
Francesco Iodice
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2015
pagine: 108
Il Padiglione Italia illustra la complessità topografica delle città italiane con il loro succedersi di vie strette, corti e vicoli che si dilatano all'improvviso negli spazi aperti delle piazze; analogamente a quanto si riscontra nei nuclei urbani cinesi tradizionali. Il giardino interno, la presenza dell'acqua e la luce naturale che si propaga negli ambienti dai patii e dai tagli laterali delle pareti definiscono la qualità degli spazi di relazione. La luminosità della struttura si riproduce all'interno non solo attraverso feritoie che evocano i vicoli stretti delle città, ma anche grazie all'impiego di un originale tipo di rivestimento, il "cemento trasparente", pannelli composti da cemento e speciali resine che rendono la superficie del padiglione in parte diafana e in parte trasparente con effetti percettivi diversi di giorno e di notte. Oggi il Padiglione Italia è diventato Museo permanente della cultura italiana.
L'inconscio estetico
Jacques Rancière
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 90
Ciò che rende possibile e pensabile la teoria freudiana è, secondo Rancière, una riconfigurazione dell'ordine simbolico che si verifica nel contesto dell'idealismo tedesco, quando, specialmente con Hegel, il sensibile si fa manifestazione (sintomo) dell'Idea e il pensiero si inscrive nell'empiria. A ben vedere, l'inconscio estetico è anche ciò che sta a monte dell'intera riflessione politologica di Rancière: la "rivoluzione estetica" produce uno spazio materiale e simbolico i cui caratteri sono quella confusione e indistinzione alla cui rimozione la filosofia politica, sin dalla sua fondazione platonica, si era dedicata.