Libri di M. Teresa Lanza
Il ballo delle ingrate
M. Teresa Lanza
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 214
Le letture proibite dell'abate Parini e altri saggi
M. Teresa Lanza
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2012
pagine: 80
Ma quali letture del "signorino" vanno a capitare sotto gli occhi dell'abate Parini? I Contes di La Fontaine, Le sopha di Crebillon, addirittura le Lettres di quella poco di buono, a suo parere, di Ninon, cortigiana famosa per bellezza (e cultura: amica di Molière, ricordata poi da Saint Simon). Di queste le lettere leggeremo quelle, assai sfiziose, scritte al figlio di madame de Sévigné. Affascinante è il carteggio di Ferrante Pallavicino, la cui terribile sorte sarà decisa dai gesuiti. Nella seconda parte del libro, entriamo in tutt'altro mondo, con due protagonisti, tanto diversi quanto eccezionali, del nostro Risorgimento: Settembrini e Mameli.
Incontri di autori
M. Teresa Lanza
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2008
pagine: 80
Storie di donne
M. Teresa Lanza
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2010
pagine: 64
L'infanzia dei grandi
M. Teresa Lanza
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2009
pagine: 64
Tre saggi in cui convivono la capacità affabulatoria e il rigore scientifico. I primi due sono un viaggio tra vari testi, da Alfieri a Kafka, da Goethe a Casanova, in cui gli autori raccontano la loro infanzia e le poco gloriose fughe proprie o altrui. Il terzo è una rapida ricognizione di alcuni memorabili soliloqui del teatro europeo.
Storie di maghi e di magie
M. Teresa Lanza
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2007
pagine: 48
Una raccolta di tre saggi: "Storie di maghi e di magie", "Pinocchio e alcuni suoi probabili compagni d'avventura", "Difesa per niente oggettiva dell'amica volpe". È possibile divertirsi (e divertire) senza nulla togliere alla serietà della ricerca? È una domanda e una scommessa. Grandi autori sono chiamati in causa a raccontare felicemente la storia della magia, la figura della volpe, il retroterra culturale di uno scrittore come Collodi, per dimostrare come si possano attraversare con leggerezza i territori letterari.