Libri di M. Noja
Giù la testa. Memorie del boia della rivoluzione
Henri-Clément Sanson
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 360
Parigi, 2 marzo 1792. In una stanza del palazzo delle Tuileries tre noti personaggi si trovano al cospetto del re: il dottor Antoine Louis, medico di corte, il dottor Joseph Ignace Guillotin, ex professore della facoltà di Medicina e deputato di Parigi, e Charles-Henri Sanson, exécuteur des hautes et basses oeuvres, ossia il boia di Parigi. Devono presentare al sovrano il disegno di una nuova macchina che avrebbe dovuto rendere più "umano" l'estremo supplizio dei condannati. Luigi XVI, che a tempo perso si diletta di lavori di carpenteria e meccanica, corregge sapientemente con un tratto di penna il disegno della nuova macchina: alla prevista lama a mezzaluna ne sostituisce una obliqua. Nasce così la ghigliottina, personaggio chiave della Rivoluzione francese, che vedrà, inopinatamente, tra le sue vittime lo stesso Luigi XVI, la moglie Maria Antonietta, Charlotte Corday, Danton e Robespierre. Attraverso le annotazioni giornaliere del boia potremo seguire i momenti cruciali di tutto il primo periodo rivoluzionario, i processi e le vicende dei condannati negli ultimi momenti di vita, le loro estreme viltà o il loro supremo coraggio.
L'inferno descritto da chi l'ha visto ovvero Il libro delle visioni
Octave Delepierre
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 201
Una delle più vive preoccupazioni condivise dagli uomini è da sempre quella di sapere cosa ci sarà dopo la morte. Ben prima che Dante scrivesse la sua immortale Commedia, santi e visionari, agiografi e biografi, cronachisti e chierici, vollero preannunciare al mondo ciò che avrebbero goduto gli eletti e i supplizi e le pene che sarebbero state riservate ai malvagi. In questo libro, vero e proprio "Baedeker" dell'Aldilà, sono raccolte le più importanti testimonianze di coloro che, nel mondo antico e medievale, sostennero in buona fede di aver visitato il Cielo e l'Inferno. Con spirito laico e illuminista, poco incline a svenevolezze di qualsiasi genere, Delepierre, grande bibliofilo e storico, segue lo sviluppo della "visione" attraverso i secoli, riproponendo qui in maniera succinta quei racconti che, oltre ad aver preparato il terreno al capolavoro dantesco - fornendo molti dettagli per il mondo infernale -, influirono decisamente sulla teologia del Cristianesimo occidentale, arrivando a determinare la nascita del Purgatorio. Da Plutarco al Venerabile Beda, fino a Teresa d'Avila e a Swedenborg, sono presenti tutti coloro che hanno raccontato il viaggio, proprio o altrui, tra le fiamme dell'Inferno che bruciano ma non consumano e le delizie dei giardini del Paradiso. Con un testo di Gianantonio Borgonovo.
Curiosità bibliografiche. Della bibliofilia, della bibliolitia e altre malattie
Americo Scarlatti
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 320
Spirito bizzarro di nobile famiglia piacentina, Carlo Mascaretti (Americo Scarlatti è l'anagramma del suo nome) nelle enciclopedie è segnalato come scrittore e giornalista. Nato a Pianello Valtidone nel 1855, studiò a Roma, dove si laureò come avvocato. Spirito ribelle fondò alcune battagliere riviste che ebbero alterne fortune. Nel 1888 vinse un concorso per bibliotecari alla Nazionale di Roma. Schedava da libri e riviste tutte le stranezze letterarie, i bisticci, i nonsensi, le poesie parodistiche, i giochi retorici di cui era ghiotto. Collaborò alla "Rassegna settimanale" e alla quindicinale "Minerva", la "rivista delle riviste" diretta dal deputato Federico Garlanda. Fu lo stesso Garlanda a esortarlo a raccogliere in volumi quello che andava pubblicando in una rubrica dal buffo titolo maccheronico, Et ab hic et ab hoc. Alla fine di volumi ne pubblicò tredici, dal 1900, anno in cui uscì il suo primo volume dal titolo Amenità letterarie sino a dopo la sua morte, avvenuta nel 1928, quando la nipote, Pierina Osti, mise in ordine le annotazioni rimaste e fece uscire appunto l'ultimo libro.
Cinquanta cortesie da tavola. De quinquaginta curialitatibus ad mensam. Poemetto sulle buone maniere a tavola in lingua volgare
Bonvesin de la Riva
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 86
Il "De quinquaginta curialitatibus ad mensam" ("Cinquanta cortesie da tavola"), con titolo in latino ma redatto in volgare lombardo, è un poema che vuole insegnare le buone maniere a tavola. Nel farlo, Bonvesin ci rende edotti di come sedessero attorno al desco i commensali dell'epoca. Occorre ricordare che ai suoi tempi non esistevano posate oltre al cucchiaio per le minestre e al coltello personale per il pane e le carni, e che ci si serviva delle mani per raccogliere, nei grandi piatti di portata, i bocconi preferiti. Questo fa capire perché ci si dovesse lavare frequentemente le mani in ampi bacili. Il vino era distribuito in grandi boccali a disposizione non di un solo commensale, ma anche di due o più. I precetti di Bonvesin vennero poi ripresi da Monsignor della Casa nel suo "Galateo", a testimonianza di quanto poco fossero cambiate le (cattive) abitudini a tavola in trecento anni.
Quando Milano era capitale. Cronache milanesi dal 1796 al 1824 dal «Diario politico-ecclesiastico»
Luigi Mantovani
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 436
Il Diario politico-ecclesiastico è stato una fonte insostituibile per tutti gli storici che si sono interessati alla storia milanese dell'epoca napoleonica e a quella successiva della restaurazione. Primo fu Francesco Cusani che lo consultò per scrivere il quarto volume della sua "Storia di Milano". Ma Cusani non si limitò a ciò e lo copiò interamente; la sua trascrizione è stata l'unico modo di conoscere quanto scrisse il canonico fino a quando, trent'anni fa, non è stato trovato il manoscritto originale. Non è un testo storico, ma una preziosa testimonianza di prima mano degli anni che vanno dal 1796 al 1824. Non solo la grande Storia delle incoronazioni e degli eserciti, ma anche la cronaca minuta, giornaliera, da quella politica a quella giudiziaria, dai pettegolezzi aristocratici ai cambiamenti della moda: le ascensioni in pallone, il vaccino contro il vaiolo, le prime "montagne russe", il costo della vita, il tutto raccontato con un'ironia tipicamente meneghina. Un atto d'amore per una città che in quegli anni era capitale e, come disse Stendhal, tra le più belle d'Europa.
Strenne filosofiche
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 164
Il libro comprende tre brevi saggi del Marchese de Sade, tutti datati 1782, tra i primi che egli scrisse in prigione: Strenna filosofica. Lettera di de Sade a M.lle De Rousset, Pensiero; Dialogo di un prete e un moribondo. Oltre a questi, un saggio di Elémire Zolla sul sadismo, pubblicato nel 1961 e ormai introvabile. Nei suoi testi de Sade cerca di spiegare filosoficamente il suo illuminismo radicale, figlio certo del pensiero di Rousseau e Diderot, ma soprattutto delle teorie estreme di d'Holbach e La Mettrie. Egli abbozza qui l'idea, trasferita poi nei suoi romanzi maggiori, di una società dominata da una morale "amorale" che, in accordo con le leggi della Natura, permetta all'individuo forte di conquistare la propria felicità attraverso il pieno godimento delle sue inclinazioni, a scapito degli individui più deboli. Da qui la necessità di negare ogni filosofia e ogni religione che cerchi di consolare l'uomo nella trascendenza di un principio o di un'entità suprema.
Il ciclismo nel delitto
Cesare Lombroso
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 160
Nel saggio che qui presentiamo, uscito sulla "Nuova Antologia" nel 1900, l'autore dell' "Uomo delinquente" argomenta con dovizia di particolari la pericolosità sociale della bicicletta. Essa infatti aumenta le cifre e le cause della criminalità; agevola le fughe e gli alibi di coloro che violano la legge; è motivo frequentissimo di furto e di appropriazioni indebite; può infine condurre anche all'omicidio. Pure legandola alle attività criminali, però, Lombroso non può mancare di sottolineare nell'ultima parte di questo breve scritto anche le qualità indiscutibili della bicicletta. Concludendo, egli infatti, scrive: "E se una satira arguta ha voluto mostrarci il "cicloanthropos" dell'avvenire come curvo, colle braccia atrofiche, e la schiena gibbosa, io amo invece poter dire che il "cicloanthropos" del secolo Ventesimo soffrirà meno di nervi, sarà più robusto di muscoli dell'uomo del secolo ora trascorso. E così certamente per uno o due mali che il biciclo ci provoca, saranno dieci i beni che ci recherà in dono". In appendice bibliografia degli scritti di Cesare Lombroso.
Le principali voci italiane della moda
Pasquale De Luca
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 253
"Ma - si potrebbe osservare - la Moda ci vien di Francia e reclama parole francesi. - E perché allora - si potrebbe rispondere - non chiamiamo cigarillos le sigarette che ci vennero di Spagna, aesthetic style lo stile floreale che ci venne d'Inghilterra; bier la birra tedesca, montres gli orologi svizzeri, haviar il caviale russo, haringa le aringhe dei mari nordici, e con altri nomi stranieri le infinite altre cose che hanno un nome italiano già riconosciuto e accreditato presso di noi? In quest'opuscolo - con la speranza, che possa, se non estirpare la mala pianta dell'errore e dell'esotismo, per lo meno darle più ristretto terreno - è indicata fin dove è possibile la voce nostrana che nella maggior parte dei casi può sostituire la straniera: gli Italiani (con l'I maiuscolo) mi sieno cortesi di benevolenza e di aiuto." (Pasquale De Luca)
L'arte della bellezza. I segreti della teletta della donna con consigli agli uomini sull'arte del fascino
Lola Montez
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2011
pagine: 160
"Essere in perfetta forma darà a una donna ben poco vantaggio, laddove ella non possegga anche quel colorito splendente che è il tocco finale e il segno distintivo di una bella donna. [...] Ve lo dirò chiaramente, signore - e lo stesso vale anche per gli uomini -, il segreto per ottenere una pelle magnifica e splendente sta in tre semplici regole: temperanza, esercizio e pulizia." Scritto nel 1858 da una delle donne più belle dell'epoca, "L'arte della bellezza" è un manuale di trucchi e accorgimenti, dalla cosmetica a un'alimentazione bilanciata, per raggiungere la bellezza canonica secondo il modello europeo, un testo quanto mai attuale che contiene, tra l'altro, buoni consigli per rimanere in salute e accrescere il proprio ascendente sull'altro sesso.