Libri di M. Lenci
La democrazia liberale e i suoi critici
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 338
Il lemma democrazia liberale designa un idealtipo concettuale dietro il quale si ritrova la storia dell'incontro tra due principi a lungo reciprocamente ostili. Democrazia e liberalismo, infatti, giungono con fatica a un sodalizio che in Europa trova compimento nelle costituzioni del secondo dopoguerra. Questo libro rintraccia le diverse correnti politiche e culturali che, tra il XIX e il XX secolo, hanno osteggiato "dall'esterno" il compiersi di un modello fondato sull'incontro tra governo democratico ed economia di mercato. Fin dalla rivoluzione francese, critici della democrazia liberale sono stati i reazionari ma anche molti moderati, e poi conservatori, anarchici, socialisti. La caduta del muro di Berlino ha consacrato la democrazia liberale come modello universale. In realtà, nuovi nemici e preoccupanti debolezze mostrano, oggi più che mai, quanto tale modello sia fragile e instabile.
Quale Risorgimento? Interpretazioni a confronto tra fascismo, resiste nza e nascita della repubblica
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 194
Nel ventennale scontro tra fascismo e antifascismo il Risorgimento è stato evocato da entrambe le parti, all'insegna di una divaricazione profonda nel modo di intendere le origini storiche e l'identità politico-culturale dell'Italia unita. La caduta del regime non ha esaurito la contesa, e il concetto di Risorgimento, come ha suggerito Silvio Lanaro, è stato sottoposto alle più "indebite torsioni", durante e anche dopo la Resistenza. Nelle differenti versioni su natura, caratteri e limiti della vicenda risorgimentale si sono rispecchiate le esigenze delle diverse parti politiche, in un complesso gioco di contrapposizione ideologica e autolegittimazione storica. La difficoltà di riconoscersi in un denominatore comune essenziale, se non in maniera estrinseca e rituale, non ha favorito il consolidamento della Repubblica in termini di valori condivisi. Ne è derivato un ulteriore motivo di difficoltà nel completare il faticoso cammino volto a "comporre" l'Italia in una solida compagine statuale.

