Libri di M. Della Valle
Cultura letteraria e artistica tra Bisanzio e l'Occidente
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2021
pagine: 206
«Questo volume raccoglie una selezione degli studi nati attorno alle iniziative del Centro di ricerca coordinato Bisanzio e l'Occidente, attivo presso l'Università degli Studi di Milano dal giugno 2015. In questi anni si sono succedute giornate di studio, seminari (Byzantina mediolanensia) e pubblicazioni sulla rivista in open access Bisanzio e l'Occidente (riviste.unimi.it), qui riproposte. L'attività di questi anni si è svolta nel segno di una fruttuosa multidisciplinarietà che ha sempre caratterizzato la presenza degli studi bizantini in Unimi, nati negli anni Cinquanta e poi articolatisi in studi filologico-letterari e storiografici e indagini storico-artistiche ed archeologiche. Al di là della permanenza di insegnamenti specifici, resta in noi vivo e attento l'interesse per Bisanzio nelle sue manifestazioni letterarie e storiografiche, linguistiche, artistiche, ma anche per il suo divenire, le relazioni nel bacino mediterraneo, il suo Fortleben: trovano infatti spazio tra le tematiche del Centro i presupposti della civiltà letteraria e artistica bizantina nel mondo greco e latino imperiale e tardoantico; le interrelazioni tra Oriente bizantino e Occidente medievale latino e romanzo; la fortuna di Bisanzio nella storia culturale e degli studi. Per questa molteplicità di interessi il Centro si propone come bacino di raccolta e punto di collegamento. L'eterogeneità che caratterizza i contributi pubblicati in questo volume vuole dunque essere specchio della ricchezza e della trasversalità degli interessi scientifici che fanno perno su Bisanzio. Il nostro ringraziamento va a tutti gli studiosi che hanno contribuito, e in particolare ai più giovani, che hanno scelto di condividere i frutti delle loro prime ricerche, dimostrando la vitalità di questo vasto ambito di ricerca. Un ringraziamento particolare a Fabrizio Conca, che ha accettato di scrivere l'Introduzione e che tanta parte ha avuto e ha nella promozione e nello sviluppo degli studi bizantini.» (Dalla Premessa)
Genitori violenti, bambini maltrattati. L'operatore sociale di fronte alla famiglia del bambino maltrattato
Albert Crivillé
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1995
pagine: 272
Che il diavolo benedica i Pulcinella! Cronache napoletane, scientifiche e non, dell'astronomo von Zach
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2016
pagine: 331
In questo libro si raccontano le avventure napoletane del barone Franz Xaver von Zach, astronomo tra i più famosi del suo tempo. Ungherese di nascita, ma cittadino europeo, si innamora di Napoli, e soggiorna per alcuni mesi del 1815 prima a Capodimonte e poi a Mergellina. Sono momenti decisivi per l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, la cui costruzione inizia nel novembre del 1812 grazie alla perseverante azione del ministro Giuseppe Zurlo e dell'astronomo Federico Zuccari, che convincono il re di Napoli, Gioacchino Murat, a finanziare l'opera. A von Zach è assegnato il compito di suggerire l'acquisto dei migliori telescopi per il costruendo Osservatorio e di tutte le attrezzature scientifiche necessarie a un centro di ricerca destinato a divenire uno degli osservatori più importanti d'Europa. Ma questa è solo metà della storia. Dal terrazzo del "casino di delizie" di Mergellina, von Zach osserva non solo il cielo, ma anche le vicende dolorose e drammatiche di quel 1815 che cambiò le sorti dell'intera Europa. Dopo aver incontrato Napoleone all'isola d'Elba, von Zach è testimone della caduta del regime murattiano e della restaurazione del regno borbonico; vive con terrore i moti di piazza e le esecuzioni sommarie, commenta la tragica fine di Murat e il ritorno alla monarchia dei Borboni. L'inedito carteggio di von Zach con l'astronomo Barnaba Oriani - che in questo volume viene riproposto integralmente - fornisce una testimonianza diretta di quel periodo storico.
L'architettura bizantina
Vojislav Korac, Marica Suput
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2016
pagine: 223
Ma cosa era dunque Bisanzio? Civiltà e identità romana, religione cristiana, cultura e lingua greca, questo teneva insieme un variegato mosaico di popoli con lingue e tradizioni radicalmente diverse (un'etnia o una popolazione "bizantina" non è infatti mai esistita e non è altrimenti riconoscibile), che nei millecento anni della sua storia ha popolato un'estensione territoriale, all'inizio pari a quella delle regioni orientali dell'Impero romano, la curva del Mediterraneo che va dall'Egitto alla Dalmazia, dal confine danubiano al limes siro-mesopotamico. Restano splendide testimonianze di questa civiltà architettonica e artistica, e pensiamo alla Bulgaria, alla Serbia, alla ex Repubblica jugoslava di Macedonia, alla Grecia, alla Russia, per riferirci alle entità statali moderne, che comunque, almeno nei nomi, ricalcano le identità statali di epoca medievale (ma con gravi situazioni di crisi, si pensi al Kossovo, oggi stato indipendente ma all'epoca cuore stesso della civiltà serba, o all'Ucraina, oggi stato indipendente ma all'epoca regione in cui nacque la Russia cristiana, la Rus'di Kiev, appunto). Per certi versi, anche la stessa Italia fu per secoli largamente permeata di cultura bizantina. Il volume ripercorre questa straordinaria vicenda umana e artistica con dovizia di piante e illustrazioni che guidano i lettori anche non esperti attraverso la disamina soprattutto di chiese e monasteri a una migliore e più corretta comprensione di Bisanzio.