Libri di M. Ciaravolo
Strindberg across borders
Libro
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2016
pagine: 380
Trash europeo
Ulf P. Hallberg
Libro
editore: Iperborea
anno edizione: 2013
pagine: 352
New York, Central Park, una donna elegante: "Quanto adoro l'Europa, l'antica Grecia, Socrate, Platone, wow, e i romani, così sensuali, Catullo, l'Italia, Dante a Firenze, meraviglioso, il Rinascimento, l'Inghilterra, Shakespeare! Tutti quei personaggi che si guardano dentro, e Dickens, ah, Dickens, il vecchio adorabile Pickwick, e Parigi, Baudelaire, il poeta solo nella folla elettrizzato dai passanti, e i russi, Tolstoj, Dostoevskij, tutta quella miseria, Cechov, con la sua eterna malinconia del troppo tardi. Gli irlandesi poi! Quel Leopold Bloom che vaga per Dublino in un solo giorno come una specie di Ulisse - tutto è sempre legato all'antichità!". L'uomo sulla panchina fissa il suo iPhone. La donna continua: "A proposito, c'è una super mostra di impressionisti francesi al MoMA, ti va?". L'uomo alza lo sguardo: "Lo sai che non sopporto il trash europeo". Seduto sulla stessa panchina, Hallberg sente che Trash europeo dev'essere il titolo del libro in cui narra la straordinaria avventura del padre raccogliendone l' eredità: dipinti, carte, fotografie, ritagli di giornali, un caleidoscopio di storie, dalla Garbo al neorealismo italiano a Blade Runner. Un patrimonio di arte e pensiero che non ha alcun valore economico, ma a cui un uomo speciale ha dedicato l'intera vita rifiutando il mondo del denaro e dell'apparenza. Un inno amoroso alla liberazione attraverso la conoscenza e la bellezza della cultura europea.
Dal mondo delle saghe a quello di Sofia. La letteratura norvegese in traduzione italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 1999
pagine: 80
L'uso della storia nelle letterature nordiche. Le lingue nordiche fra storia e attualità
Libro: Libro in brossura
editore: Cisalpino
anno edizione: 2011
pagine: 544
Il volume raccoglie gli atti dell'VIII Convegno Italiano di Studi Scandinavi, tenutosi all'Università degli Studi di Milano dall'11 al 13 novembre 2009. I diciotto contributi della sezione "L'uso della storia nelle letterature nordiche" affrontano il tema della rielaborazione della storia nelle letterature scandinave, dal romanticismo che adotta il dramma e il romanzo storico per 'costruire la nazione', fino alla narrativa modernista e postmodernista che si interroga sul rapporto tra realtà dei fatti e sua scrittura e sulla posizione del singolo nella storia. Nella sezione "Le lingue nordiche fra storia e attualità" nove contributi indagano i rapporti fra le lingue scandinave e il loro contesto, soffermandosi anche su risvolti glottodidattici. Dall'analisi di aspetti sociolinguistici e di politica linguistica emerge come il discorso intorno alla lingua offra alla società occasioni di riflessione e dibattito su di sé e sul proprio sistema culturale.
Il gioco serio
Hjalmar Söderberg
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2008
pagine: 288
Arvid e Lydia si amano: la giovinezza, la dolcezza delle sere estive, l'incanto dei primi baci, tutti i sogni ancora possibili. La felicità è lì, a portata di mano. Ma è già il momento di afferrarla? È già quella la vita? È con un'esitazione, una rinuncia, una perdita, che inizia "Il gioco serio", la storia di un amore perennemente inseguito e vissuto solo nel breve lasso di una passione, in un tempo sospeso tra il troppo presto e il troppo tardi. Con lucidità, eleganza e ironia guarda Arvid scivolare dalle grandi aspirazioni ai compromessi, agli inganni, a quei piccoli tradimenti di se stesso che lo rendono sempre più estraneo a un'esistenza che non riconosce più come sua, e Lydia disperdere in inappaganti esperienze il suo appassionato bisogno di un amore assoluto. La cronaca fedele degli anni a cavallo del secolo registra gli avvenimenti della storia che scorre loro accanto, come il passare dei giorni e delle stagioni in una Stoccolma tanto più meticolosamente concreta e reale, con le sue vie, i suoi teatri, i suoi caffè, tanto più emblematica, con i suoi lunghi crepuscoli e i suoi cieli vuoti, quanto più sfuggente e incontrollabile si fa il loro destino.
Autunno tedesco. Viaggio tra le rovine del Reich millenario
Stig Dagerman
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2007
pagine: 137
Furono molti, nel 1946, i giornalisti che accorsero nella Germania della disfatta per vedere con i propri occhi e raccontare poi ai propri lettori come si viveva tra le rovine di quello che doveva essere il Reich millenario. Stig Dagerman arrivò il 15 ottobre e ripartì il 10 dicembre. Per tutto il viaggio raccolse una grande quantità di appunti che rielaborò in forma di articoli e successivamente presentò in volume. Quando "Autunno tedesco" fu pubblicato per la prima volta, nel 1947, la critica fu unanime nel riconoscerne l'alta qualità letteraria. Gli articoli di Dagerman erano opera di un poeta e si distaccavano nettamente dalla produzione giornalistica corrente. Colpiva in essi la descrizione acuta, nitida e diretta, di una situazione per molti versi estrema; la partecipazione appassionata alle sofferenze dei vinti, la volontà di comprenderne le ragioni, senza per altro consentire a nessun tipo di facile assoluzione, la libertà da ogni schema ideologico e da ogni preconcetto. Non rappresenta soltanto una straordinaria lezione di giornalismo: oggi si rivela anche, e soprattutto, come la terribile rappresentazione di un passato che, in tempi e luoghi diversi, non ha cessato di ripetersi.
Lo sguardo del flâneur
Ulf P. Hallberg
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2002
pagine: 320
Un giovane scrittore decide, dopo la caduta dei regimi comunisti, di visitare capitali e città europee (con un'importante deviazione newyorkese) e qui cogliere impressioni e indizi della particolare prospettiva al margine di quel passeggiatore urbano parigino, il flaneur appunto, immortalato dagli studi di Benjamin. Soprattutto questo odierno flaneur desidera confrontarsi e dialogare con i colleghi su che cosa significhi essere scrittori nella nostra epoca. Hallberg, oltre a riproporre Parigi e New York dalla sua ottica, apre così finestre su mondi, urbani e non, di un'Europa dell'Est a noi ancora troppo sconosciuta.
Il boia
Pär Lagerkvist
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 1998
pagine: 88
Scritto nel 1933 dopo un viaggio attraverso l'Italia e la Germania dov'era palpabile il clima oppressivo delle dittatura, "Il Boia" è definito dallo stesso autore un "libro di battaglia", incentrato sul problema del male. Il male sia come forza primigenia, indissolubilmente legata alla natura dell'uomo, che come presenza costante nella storia. Sono due le scene in cui si svolge l'azione: nella prima il Boia siede in una cupa taverna medievale; poi la scena si trasforma in un affollato locale nella Germania degli anni '30, dove il Boia siede ancora in disparte, ma è guardato con interesse e ammirazione, non più temuto, è riverito e adulato finché, dopo una rissa, viene acclamato capo, come colui che inaugurerà un'era nuova.