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Libri di M. Campagnoli

Poverty Safari. Viaggio nella rabbia della mia gente

Poverty Safari. Viaggio nella rabbia della mia gente

Darren McGarvey

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2019

pagine: 286

Due giorni prima che Darren McGarvey consegni al suo editore il libro che avete tra le mani, a Londra va in fiamme la Grenfell House, un palazzone di edilizia popolare costruito negli anni Settanta tra i ricchi quartieri di Chelsea e Kensington. L'incendio uccide 72 persone (compresa una coppia di ragazzi italiani, Marco Gottardi e Gloria Trevisan), campeggia per giorni sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo ed è da questo evento tragicamente simbolico che McGarvey parte per raccontare cosa significhi crescere ai margini della società e sentirsene tagliati fuori. Cresciuto a Pollok, un sobborgo di Glasgow, abbandonato ancora bambino da una madre alcolista, McGarvey ha respirato fin da subito la rabbia di chi vive sentendosi invisibile, patologicamente diffidente nei confronti delle autorità. Di chi è vittima della diseguaglianza sociale e non ha alcuna fiducia nella partecipazione al processo democratico, né comprende le logiche di chi fa politica senza collegamento con la società reale, a destra come a sinistra, e neppure crede nella possibilità di un riscatto. "Poverty Safari" è un viaggio crudo nei sobborghi di Glasgow, così tristemente uguali a quelli di qualsiasi metropoli contemporanea.
18,00

L'amore e altri sbagli

L'amore e altri sbagli

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2018

pagine: 192

15,00

E cosi via. Testo inglese e russo a fronte

E cosi via. Testo inglese e russo a fronte

Iosif Brodskij

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 254

Apparso negli Stati Uniti nel 1996, questo libro raccoglie la sfida estrema di un grande poeta: testi stesi direttamente in inglese, altri autotradotti dal russo. Un trasloco del poetabile, la verifica di un intero arsenale verbale e musicale alla prova di un'altra grammatica, di un diverso «codice di coscienza». Libro conclusivo e postumo, E così via evoca col suo titolo uno stacco e insieme una promessa: interrompe, ma implica la possibilità di un seguito, suggerisce aperture imprecise, itinerari forse solo ipotetici. E proprio in quella sospensione, non lieta ma chiara, abitano i centauri e il vento, i passanti indifferenti e gli intonaci sbrecciati, protagonisti o comparse di una favola poetica. La città dell'anima, Pietroburgo, detta ancora la regola di versi architettonici, ma altri meno limpidi paesaggi incalzano, mentre lo schema delle cose, ormai orientato verso il vuoto, raggiunge una nuova, colloquiale morbidezza.
22,00

Egrette bianche

Egrette bianche

Derek Walcott

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2015

pagine: 189

"Egrette bianche", la quattordicesima raccolta di poesie di Derek Walcott, fonde elegia e rapsodia, sul ritmo di temi ricorrenti come l'eredità coloniale e lo spettro dell'impero, l'approssimarsi della morte e la scomparsa degli affetti, l'insofferenza per il turismo ("una schiavitù senza catene, senza sangue sparso") e un amore per il viaggio vissuto nella consapevolezza - per citare Orazio - che "chi va per mare cambia cielo, non animo". Iosif Brodskij ha paragonato la poesia di Walcott alle onde di marea, a frangenti che montano, si ritirano e tornano a lambire la costa, mentre la magnificenza del suo linguaggio e la profusione di immagini evocano la lussureggiante natura delle Indie Occidentali. E il lettore non potrà che restare abbacinato a osservare "queste egrette / che incedono sul prato in truppe scomposte, bianche insegne / che arrancano derelitte; sono i rimpianti / scoloriti delle memorie di un vecchio, le loro strofe mai scritte. / Pagine che svolazzano come ali sul prato, segreti svelati".
19,00

Conversazioni

Conversazioni

Iosif Brodskij

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2015

pagine: 314

Come nasce la poesia? Di quale misterioso lavoro è l'esito? E qual è il suo compito? Chiunque si sia posto, almeno una volta, domande del genere potrà finalmente trovare in queste interviste - che coprono l'intero arco della vita di Brodskij in esilio, dall'inizio degli anni Settanta fino a poche settimane prima della morte improvvisa, avvenuta a New York nel 1996 - risposte di un'audace limpidezza. Scoprirà così che la poesia è "uno straordinario acceleratore mentale", "lo scopo antropologico, o genetico" della nostra specie, e che non vi è strumento migliore per "mostrare alla gente la visione reale della scala delle cose". Scoprirà, poi, che quelli che ha sempre ritenuto imperscrutabili artifici tecnici - gli schemi metrici ad esempio sono in realtà "formule magiche", "magneti spirituali", capaci di incidere profondamente sulla poesia, al punto che un contenuto moderno espresso secondo una forma fissa (un sonetto, per intenderci) può sconvolgere quanto "una macchina che sfreccia contromano in autostrada". Per di più Brodskij sa illuminare anche il lavoro dei poeti che amava - Auden, Frost, Kavafis, Mandel'stam, Achmatova, Cvetaeva, Milosz, Herbert, per limitarci ai contemporanei - con una lucidità mai disgiunta da una vibrante partecipazione: "Non mi capita spesso di leggere qualcosa che mi dia una gioia così intensa come quella che mi dà Auden. È vera gioia, e con gioia non intendo un semplice piacere, perché la gioia è qualcosa di molto oscuro".
24,00

Il vetro è sottile. Poeti polacchi contemporanei tradotti da poeti

Il vetro è sottile. Poeti polacchi contemporanei tradotti da poeti

Libro: Libro in brossura

editore: Casagrande

anno edizione: 2012

pagine: 80

Nella poesia del Novecento la lingua polacca si è guadagnata un posto di rilievo, grazie soprattutto all’opera di autori come Czesław Miłosz, Zbigniew Herbert e Wisława Szymborska. Grazie a un’iniziativa del Festival Babel, questa piccola antologia ci offre ora l’opportunità di ascoltare le voci di cinque fra i migliori poeti delle ultime generazioni, nelle versioni italiane di altrettanti poeti loro coetanei.
12,50

Questi erano i nostri fragili eroi. Testo inglese a fronte

Questi erano i nostri fragili eroi. Testo inglese a fronte

Stephanos Papadopoulos

Libro: Copertina morbida

editore: Casagrande

anno edizione: 2012

pagine: 48

Il primo libro della collana "Alfabeti Babel" è la silloge poetica dello scrittore greco-americano Stephanos Papadopoulos, proposta qui in edizione bilingue inglese-italiano con in appendice un dialogo tra il poeta e il suo traduttore Matteo Campagnoli.
7,00

Isole. Poesie scelte (1948-2004). Testo inglese a fronte

Isole. Poesie scelte (1948-2004). Testo inglese a fronte

Derek Walcott

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2009

pagine: 608

Un paio di decenni fa Iosif Brodskij ebbe a scrivere di Walcott: "Per quasi quarant'anni, senza sosta, i suoi versi pulsanti e inesorabili sono arrivati nella lingua inglese come onde di marea, coagulandosi in un arcipelago di poesie senza il quale la mappa della letteratura moderna assomiglierebbe, di fatto, a una carta da parati". Un arcipelago al quale, da allora, non hanno mai smesso di aggiungersi nuove isole, ma le cui coordinate sono rimaste immutate: dalle promesse giovanili di In una notte verde - imparare "a soffrire in giambici accurati", "lodare finché amore duri, i vivi e i morti bruni" - alle riflessioni sull'arte e sulla vecchiaia del Prodigo. Una dedizione totale alla poesia e una preoccupazione per la condizione umana nate dalla volontà di rimanere fedele a un'epifania precoce - magistralmente narrata nel poema autobiografico Un'altra vita - che, alla maniera di Dante, ha segnato e continua a segnare il corso di un'intera esistenza. Ripercorrere l'avventura letteraria di Walcott significa assistere al dispiegarsi di un dono poetico capace, come forse nessun altro ai nostri giorni, di coniugare il lampo lirico dell'istante "in cui ogni sfaccettatura" è "còlta in un cristallo di ambiguità" con il gesto aperto e impersonale dell'epica. Il risultato, sulla pagina, è un'opera di straordinaria versatilità formale, magnificenza linguistica e precisione metaforica, costantemente illuminata da una compassione ampia, come nei grandi poeti di ogni tempo.
34,00

La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wislawa Szymborska

La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wislawa Szymborska

Katarzyna Kolenda-Zaleska

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Casagrande

anno edizione: 2013

pagine: 83

Il film: Se i versi di Wislawa Szymborska sono ben noti, l'autrice stessa, per sua natura schiva e ritrosa, lo è assai meno. La regista Katarzyna Kolenda-Zaleska ha saputo però conquistarne la fiducia e l'ha seguita in un viaggio in Europa che combina situazioni quotidiane, interviste e incontri con personalità come Woody Alien, Umberto Eco, Vàclav Havel e l'etologa Jane Goodall. Lo spettatore scopre così la predilezione di Szymborska per gli scherzi e le battute, la passione per il bricolage e le filastrocche, il debole per Vermeer e per il caffè italiano... Il libro: In Italia, la grande popolarità di Wislawa Szymborska la si deve soprattutto a Roberto Saviano, che le ha dedicato, pochi giorni dopo la sua scomparsa, un ampio intervento alla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa". Il libro "La vita a volte è sopportabile" raccoglie quell'intervento, alcune testimonianze di scrittori e poeti polacchi e italiani che hanno conosciuto Szymborska e i ricordi di viaggio della regista del film Katarzyna Kolenda-Zaleska. Con profonda stima e affetto, ma anche con umorismo, gli autori di queste pagine ci raccontano tutta la grandezza della signora di Cracovia. In apertura, il celebre discorso di Wislawa Szymborska tenuto in occasione del Premio Nobel.
18,00

Roger Federer come esperienza religiosa

Roger Federer come esperienza religiosa

David Foster Wallace

Libro: Copertina morbida

editore: Casagrande

anno edizione: 2010

pagine: 56

"Ci sono tre spiegazioni valide per l'ascesa di Federer. La prima ha a che vedere col mistero e la metafisica ed è, a mio avviso, la più vicina alla verità. Le altre sono più tecniche e funzionano meglio come giornalismo". Per l'edizione di Wimbledon 2006, il New York Times invia in Inghilterra un corrispondente d'eccezione, David Foster Wallace. La penna di uno dei più importanti scrittori americani degli ultimi decenni incrocia così la racchetta del campione svizzero Roger Federer, allora sul punto di aggiudicarsi - in una finale da sogno contro lo spagnolo Rafael Nadal - l'ottavo titolo del Grande Slam. Il risultato è un intensissimo saggio narrativo nel quale Wallace, avvalendosi anche di un passato da tennista, riesce a offrirci una brillante analisi del tennis contemporaneo e, soprattutto, la possibilità di partecipare a un'esperienza che ci fa scorgere il legame profondo tra la bellezza e la grazia di un fuoriclasse come Federer e le forze ultime dell'universo.
8,50

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