Libri di M. Bilardello
Figure del dissenso. Saggi critici su Fish, Spivak, Zizek e altri
Terry Eagleton
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 359
Drammaturgo, teorico della letteratura, fine critico delle opere di Shakespeare, Yeats, Swift e joyce, severo censore del postmodernismo, biografo di se stesso: Terry Eagleton è tutto questo, e altro ancora. In questo libro la sua intelligenza combattiva e tagliente - da sempre ammirata e temuta - si cimenta con il genere della recensione, raggiungendo esiti davvero straordinari. Eagleton non si accontenta infatti di valutare le idee di uno scrittore e le tesi di un libro ma nel suo stile inimitabile, spesso percorso da una vena crudelmente comica, non manca mai di dipingere un brillante affresco teorico e politico che funge da vero e proprio sfondo al suo impegno nell'analisi dei testi di volta in volta "presi di mira". Il libro è una raccolta di appassionate recensioni scritte in poco più di un decennio, periodo durante il quale Eagleton ha affrontato a viso aperto personaggi come Stanley Fish, Gayatri Spivak, Slavoj Zizek, Edward Said e persino David Beckham - tutti vittime del suo caustico umorismo, dell'implacabile vena critica e delle sue brillanti doti di detective nel campo della letteratura.
Senza via di scampo? Riflessioni sulla fine del mondo
John Zerzan
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2007
pagine: 268
Immaginate lo stesso paesaggio che avete davanti e pensate a come doveva essere 10 mila anni fa. Pensate a come possono essere state le vite di chi ci abitava. Spegnete la radio e la televisione. Staccate la spina del computer e del telefono. Guardate oltre il cemento, cancellate il rumore del traffico. Immaginate come dev'essere stato vivere in un mondo ecologicamente sostenibile in cui regnava l'armonia sociale. Poi iniziate a sfogliare questo libro e iniziate a farvi qualche domanda: chi ha deciso che avevamo bisogno della meccanizzazione, dell'elettricità, dell'energia nucleare, delle automobili e dell'informatica? Perché mai all'uomo è venuto in mente di inventare l'agricoltura? C'è anche un solo manufatto umano che abbia costituito un reale miglioramento sulla terra? Perché mettiamo a repentaglio la sopravvivenza di tutte le specie per la nostra gratificazione individuale e il nostro benessere? Come siamo arrivati a dedicare le nostre vite alla perpetuazione di questo folle groviglio di domanda e offerta che chiamiamo civiltà? Infine, cosa ci porterà ad abbandonare questa orribile e artificiale vita moderna per ricondurci a ciò che è naturale?
Impero e resistenza
Tariq Ali, David Barsamian
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2007
pagine: 274
Da alcuni anni gli Stati Uniti proiettano sulla scena mondiale l'ombra della guerra al terrorismo, una guerra che potrà durare venti o trent'anni e investire forse sessanta nazioni. Gli Stati Uniti sono oggi la prima forza economica mondiale, il paese più religioso del pianeta e il centro di un nuovo fondamentalismo imperialista: ma nel corso della storia molti imperi sono sorti e caduti. Nelle sette conversazioni qui raccolte, Tariq Ali viene invitato da David Barsamian a ripercorrere le fasi della guerra al terrore, a ricostruire la storia degli stati coinvolti, a tracciare i profile e le mappe della resistenza. Con argomentazioni serrate, citazioni storiche, momenti di appassionata polemica e rievocazioni letterarie, Tariq Ali presenta la propria chiarissima analisi della natura dell'impero e delle ragioni della resistenza.
Mitologie bianche. La scrittura della storia e l'Occidente
Robert J. Young
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 335
Scegliendo un percorso teorico particolarmente ardito, Young decide di tralasciare la facile critica dei discorsi egemonici dell'imperialismo e dell'orientalismo confrontandosi a viso aperto con l'etnocentrismo di alcuni dei più famosi interpreti del pensiero materialista di indipendenza ed emancipazione: Hegel, Marx, Sartre, Althusser, Foucault. Quello che viene messo sotto accusa in queste pagine è il mito - oggi in fatale declino - di una narrazione che vede l'Occidente unico protagonista e il cosiddetto Terzo Mondo relegato sullo sfondo, sorta di presenza-assenza immobile e senza tempo. Per Young teorici come Said, Spivak, Bhabba hanno dato vita a un progetto volto a decolonizzare la "Storia" e a decostruire 1' "Occidente", battendosi per il riconoscimento delle storie plurali del Sud e sostenendone le lotte locali. La forza sovversiva delle loro strategie mette in luce quel rapporto fra storia e teoria, fra politica e conoscenza che percorre come un filo rosso la struttura del libro e l'evoluzione stessa dei dibattiti sul postcolonialismo.
Postcolonialismo
Achille Mbembe
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2005
pagine: 311
In questi saggi decisamente provocatori, Achille Mbembe rinnova profondamente la nostra concezione del potere e della soggettività in Africa. Egli contesta gli assunti degli africanisti e dei nativisti così come alcuni concetti chiave della teoria postcoloniale e reinterpreta i significati della morte, dell'utopia e della sessualità divina come parte delle nuove prospettive teoriche relative al costituirsi del discorso del potere. Avvalendosi di alcuni complessi registri della soggettività corporea - la violenza, la meraviglia, il riso - Mbembe rivede le categorie di oppressione e resistenza, autonomia e sottomissione, stato e società civile, che hanno caratterizzato lo sviluppo della teoria sociale alla fine del ventesimo secolo.

