Libri di Luigi Lucarelli
Radici. Glossario etimologico del dialetto casalese
Luigi Lucarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Palumbi
anno edizione: 2022
pagine: 352
S. Stefano in Rivo Maris. Da basilica paleocristiana ad abbazia benedettina a luogo della memoria
Luigi Lucarelli
Libro
editore: Edizioni Palumbi
anno edizione: 2019
pagine: 336
Memorie 1820-1861
Luigi Lucarelli
Libro
editore: Media Video
anno edizione: 2011
pagine: 400
Le memorie del notaio Luigi Lucarelli, comprese tra il 1820 e il 1861 - dunque all'interno del periodo più importante del Risorgimento italiano rappresentano una sintesi di quanto accadde a Gubbio e di riflesso in molti centri umbri e marchigiani, in quel lungo lasso di tempo. Notizie, curiosità, informazioni politiche, sociali e di costume. Dunque una cronaca-documento fondamentale per conoscere molti aspetti della vita di una tipica cittadina dello Stato della Chiesa, visti dalla prospettiva dei suoi amministratori locali, immersi in realtà che faticavano a comprendere ma che crescevano sotto i loro occhi.
Nicola De Arcangelis editore. La passione civile, la testimonianza culturale
Luigi Lucarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Ianieri
anno edizione: 2008
pagine: 402
Nel panorama storiografico sull'editoria abruzzese c'è ancora un vuoto da colmare, ancora un debito di riconoscenza da estinguere: quello col tipografo-editore di Casalbordino Nicola De Arcangelis (1863-1933), geniale impressore di tante voci alte e libere della cultura regionale e nazionale. Il lavoro è teso non solo a ricostruire la sua coraggiosa impresa, ma anche a soppesarne la presenza e l'incidenza nel tessuto socioculturale abruzzese. Non solo la sua biografia, il suo lavoro e la sua produzione, dunque, ma un'indagine più penetrativa nelle motivazioni personali, nella cornice storica e nell'emanazione civile. E tutte lo acclarano nitidamente, sia come figura imprenditoriale - che vibrava all'unisono con un'azienda imperniata sull'"uomo" De Arcangelis, col suo entusiasmo, ingegno e socialità - sia come operatore culturale, capace, pur tra retaggi socio-culturali e frustrazioni ambientali, di ritagliarsi uno spazio e una ragione nel mondo editoriale fra Otto e Novecento, attestandosi soprattutto come testimone e promotore della rinascita della cultura regionale; averne curato con stile e rigore la vestizione e la divulgazione è ciò che gli rende principalmente onore e merito. E molte sue edizioni ancora si stagliano esemplari e ancora grondano inchiostro indelebile, per avere in quell'epoca gettato il seme e il sasso della riscossa identitaria abruzzese.