Libri di Luigi Baldari
Le nuove famiglie
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2022
pagine: 136
Il termine nuove famiglie indica realtà diverse: due nuclei familiari uniti in un’unica e grande famiglia allargata, famiglie ricostituite non coniugate, quelle composte da mamme o papà single (le cosiddette famiglie monogenitoriali), ma anche famiglie divise dai divorzi ma non ricostituite e che, per i bambini, diventano due microcosmi paralleli nei quali vivere due vite diverse. Contributi di: Giorgia Abate, Emmanuel Anati, Luigi Baldari, Mario Bolognari, Vincenza Coppolino, Tiziana Frigione, Daniela Gariglio, Giuseppe Giordano, Daniele La Barbera, Daniela Marenco, Bruna Marzi, Maria Luisa Mondello, Marco Muscolo, Matteo Riccò, Sandro Rodighiero, Crocettarachele Sartorio, Luciana Taffaro, Ambrogio Zaia.
Alle origini della psicosi. Percorsi di studio tra clinica e cultura
Daniele La Barbera, Luigi Baldari, Lucia Sideli
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2017
pagine: 160
"I disturbi psicotici rappresentano tutt'oggi una delle sfide più impegnative della psichiatria e della psicologia clinica a motivo della loro varietà di manifestazioni psicopatologiche, del grado di disabilità che possono comportare, del rilevante carico familiare e degli elevati costi che impongono alla società. Crescenti evidenze scientifiche supportano l'idea che i sintomi psicotici siano significativamente diffusi nella popolazione, in uno spettro psicopatologico che si estende dalle esperienze psicotiche sub-cliniche alle forme più strutturate di disturbi psicotici schizofrenici e affettivi (Van Os et al., 2009). Per tale ragione, negli ultimi anni, si è registrata una maggiore attenzione scientifica e clinica al riconoscimento e alla presa in carico di forme prodromiche o attenuate (secondo la recente proposta diagnostica del DSM-5) dei disturbi psicotici, nonché a tutti quei fattori relazionali, biologici e sociali che possono precipitare l'insorgenza di tali disturbi negli individui predisposti, inclusi gli eventi di vita stressanti e, in particolar modo, le esperienze traumatiche interpersonali, i disturbi della comunicazione familiare, la migrazione e l'isolamento sociale, il consumo di sostanze di abuso come cannabis e stimolanti (Howes et al., 2012). Da un punto di vista clinico, va inoltre considerato il progressivo impegno dedicato allo sviluppo di metodologie e protocolli rivolti a tutti quei pazienti etichettati come psicotici e tradizionalmente considerati non idonei al trattamento psicoterapico; tutto ciò, naturalmente, ha arricchito sempre di più l'esperienza dei clinici per la particolarità dei contenuti offerti da questi pazienti e per la risonanza che essi producono tanto sul versante relazionale, quanto su quello emotivo di chi si confronta con loro. Non a caso, precorrendo in maniera assolutamente originale le più recenti teorie neurobiologiche (Kapur et al., 2005), Jung si era reso conto di come i disturbi psicotici si caratterizzino per una notevole polarizzazione sui più profondi temi antropologici ed esistenziali, la cui aumentata salienza sembra corrispondere ad un'iperattività delle regioni sottocorticali (Silverstein, 2014)."

