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Libri di Luciano Baffioni Venturi

A caccia di raganelle. Biografia di un bambino del dopoguerra

A caccia di raganelle. Biografia di un bambino del dopoguerra

Luciano Baffioni Venturi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 238

"A caccia di raganelle" racconta la vita dei ragazzi del dopo-guerra a Pesaro, piccolo capoluogo di provincia delle Marche. Molti miei coetanei vi si riconosceranno, molti altri vi ritroveranno una parte di loro stessi. Nella vita desideriamo un'infinità di "cose" poi, quando e se le otteniamo, ci accorgiamo che quello che ci rendeva felici veramente era in realtà ciò che stava attorno a noi e alle "cose": le emozioni, le sensazioni, l'amore. La vita è così, come la musica, esistono i suoni perché esistono i silenzi e, tra questi, c'è la malinconia. Sì, è vero, è un sentimento di sofferenza, un "dolore del ritorno" fisico o mentale ai luoghi cari, alle cose e alle persone lontane, ormai morte, un rimpianto di fatti che si vorrebbero rivivere, un anelito indefinito che un po' consola e dà rifugio. A Pesaro quel rimpianto, come un "nodo alla gola" o un "peso allo stomaco", lo chiamano "magone", parola di cui non conosco neppure l'etimologia precisa (i vocabolari la dicono provenire dal longobardo magō = 'gozzo' o dal tedesco magen = 'stomaco'), ma che di certo tutti hanno provato, tornando in un posto noto e vedendo com'è cambiato e ... come siamo cambiati noi. Quante cose non fatte, non dette, quante persone scordate per decenni che tornano alla memoria in un flash prepotente!
19,00

La maiolica al tempo degli Sforza di Pesaro

La maiolica al tempo degli Sforza di Pesaro

Luciano Baffioni Venturi, Valeria Alberini

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2019

pagine: 236

A metà Quattrocento, esattamente nel 1445, Alessandro Sforza, fratello del potente duca di Milano Francesco, si insediò in Pesaro al posto dei Malatesta. Iniziò un periodo di 70 anni nel quale gli Sforza (Alessandro, il figlio Costanzo e il nipote Giovanni) arricchirono Pesaro di moderne strutture militari, di palazzi e di opere d'arte. In particolare essi favorirono la nascita di efficienti botteghe artigiane di maiolicari la cui produzione pregiata raggiunse buona parte dell'Europa, dalle Fiandre alla Budapest di Mattia Corvino. La tradizione ceramica pesarese continuò poi a Urbino e Casteldurante ma, di certo, Pesaro precedette e superò Faenza, Deruta e Montelupo. Di tutto ciò restavano pochi segni finché questa ricerca, e altre di poco precedenti, non ha ritrovato in vari musei e collezioni private numerosi e inequivocabili testimonianze dell'arte maiolicara pesarese dell'epoca sforzesca.
22,00

Alla ricerca della libreria perduta. La biblioteca di Giovanni Sforza signore di Pesaro
20,00

Cento strade per cento pesaresi. Concittadini illustri nelle vie di Pesaro. Volume 2

Cento strade per cento pesaresi. Concittadini illustri nelle vie di Pesaro. Volume 2

Luciano Baffioni Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Metauro

anno edizione: 2013

pagine: 304

Il libro raccoglie, in due volumi, le schede biografiche di duecentotrenta pesaresi ai quali la città ha dedicato una via. Le schede riportano anche notizie storiche generali sulla città di Pesaro, aneddoti, fatti, personaggi noti e meno noti, dall''epoca romana ad ogg.
25,00

La quadreria perduta. La quadreria di Giovanni Sforza signore di Pesaro e l'arte a Pesaro all'epoca degli Sforza. Storie degli Sforza pesaresi 2

La quadreria perduta. La quadreria di Giovanni Sforza signore di Pesaro e l'arte a Pesaro all'epoca degli Sforza. Storie degli Sforza pesaresi 2

Luciano Baffioni Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Metauro

anno edizione: 2015

pagine: 192

Si ricostruisce il catalogo delle opere pittoriche che facevano parte della collezione di Giovanni Sforza, Signore di Pesaro. In base a lunghe ricerche l'autore individua quasi per intero l'attuale collocazione di tali opere e traccia dei profili biografico-artistici dei loro autori.
25,00

Filippo Terzi (1520-1597). Un architetto di Pesaro in Portogallo

Filippo Terzi (1520-1597). Un architetto di Pesaro in Portogallo

Valeria Alberini, Luciano Baffioni Venturi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2019

pagine: 136

Nato a Bologna e trasferitosi nell'infanzia a Pesaro,Filippo Terzi vi compì gli studi di ingegneria alla scuola di matematica e architettura costituita presso la corte ducale roveresca. Girolamo e Bartolomeo Genga, Ranieri e Guidubaldo Del Monte, Federico Commandino ne furono i protagonisti assieme a Francesco Paciotti, Iacopo Castriotto, Muzio Oddi, Bernardino Baldi. Nel 1528 il duca Francesco Maria I Della Rovere volle rinnovare Pesaro a partire dalle moderne mura pentagonali. Ai lavori collaborò anche il giovane F. Terzi,che ebbe il compito di progettare la nuova Piazza Grande di Pesaro dandole un assetto di ampio respiro,secondo le ambizioni ducali. Terzi, nominato"architetto ducale", lavorò a Pesaro, Urbino, Fano, Senigallia, Barchi e altre località roveresche con successo. Poi cadde in disgrazia nel 1576, quando per difendere il figlio Alfonso, rischiò il carcere. Fu allora che, cinquantaseienne, fuggì a Roma e fu ingaggiato come architetto dal re Sebastiano I del Portogallo. Iniziò così la sua "seconda vita": realizzò in venti anni palazzi(compreso il palazzo reale di Lisbona), chiese, conventi(come il grande convento di Tomar), fortezze e acquedotti, diventando il più noto ingegnere del momento e diffondendo in Portogallo il manierismo rinascimentale italiano. Partecipò, come ingegnere militare, alla guerra contro i Mori(1578)e a quella contro Elisabetta I d'Inghilterra e il corsaro Francis Drake.
20,00

Giulio Perticari e Costanza Monti. La vera storia di due letterati a Pesaro all'inizio dell'Ottocento

Giulio Perticari e Costanza Monti. La vera storia di due letterati a Pesaro all'inizio dell'Ottocento

Luciano Baffioni Venturi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2021

pagine: 376

GIULIO PERTICARI E COSTANZA MONTI: LA VERA STORIA. L'opera è una biografia di Costanza Monti (1792-1840), figlia del noto poeta neoclassico Vincenzo Monti, e del marito, il conte Giulio Perticari (1779-1822), con il quale condivise dieci anni di vita a Pesaro, dal 1812 al 1822. Attorno ai due personaggi principali si muovono altri comprimari come Vincenzo Monti, la principessa di Galles Carolina di Brunswick, Gioachino Rossini, Giacomo Leopardi, Francesco Cassi, Antaldo Antaldi e tanti altri interpreti minori come Guglielmo Pepe, George Byron, Henri Beyle Stendhal, Tommaso Sgricci, Andrea Ranzi. La storia d'amore tra i due protagonisti potrebbe concludersi con la morte di Giulio e con l'infamante accusa a Costanza, architettata dai fratelli e dai parenti del marito, di averlo tradito e avvelenato. Il tema fu argomento di gossip e di pubblicazioni per tutta la prima metà dell'Ottocento e oltre, ma ben pochi hanno avuto modo e tempo di consultare, come ha fatto l'autore, centinaia di lettere e di documenti, sparsi prevalentemente tra Pesaro e Forlì. In realtà la vicenda continua con Costanza che, tra Milano e Ferrara, si dedica al culto della memoria del marito, si concede a qualche passione amorosa, incontra il figlio illegittimo di Giulio e muore poi, di cancro al seno, nel 1840.
39,00

Puttane e sante alla corte di Alessandro Sforza signore di Pesaro. Storie degli Sforza pesaresi. Volume 1

Puttane e sante alla corte di Alessandro Sforza signore di Pesaro. Storie degli Sforza pesaresi. Volume 1

Luciano Baffioni Venturi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2020

"Puttane e Sante alla corte di Alessandro Sforza, signore di Pesaro", narra le imprese eroiche e erotiche di un personaggio del "primo Rinascimento" italiano, prototipo per molti aspetti dei principi suoi contemporanei, e lo fa dalla parte delle donne, alle quali l'autore dedica le pagine migliori. Insediatosi a Pesaro nel 1445 con l'aiuto fondamentale del fratello Francesco, duca di Milano, Alessandro ne fece la sua patria fino alla morte nel 1473 e i suoi figli e nipoti vi stabilirono la loro signoria fino al 1512. Lo Sforza visse a Pesaro da signore rinascimentale tra artisti e umanisti, e non gli mancarono le donne, dalle mogli (la bella Costanza Varano e la moglie di ripiego, Sveva di Montefeltro) alle amanti (le licenziose Mattea e Pacifica Samperoli, cugine tra loro e già maritate). Questo libro ripercorre la vita di Alessandro e delle sue donne, con particolari inediti o poco conosciuti, in particolare le vicende di Sveva, poi santificata come Beata Serafina, che fu da lui chiusa in clausura e sottoposta a un delicato processo per adulterio. Sveva fu perdonata a patto di eclissarsi nel convento delle Clarisse, Alessandro, in parte pentito, allontanò poi anche Pacifica e si fece terziario francescano pur tenendo la signoria di Pesaro fino alla morte.
35,00

Il magro che è dentro di te

Il magro che è dentro di te

Luciano Baffioni Venturi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2020

pagine: 120

10,00

Storia di Cleofe Malatesta. Vasilissa di Morea. Volume Vol. 1

Storia di Cleofe Malatesta. Vasilissa di Morea. Volume Vol. 1

Luciano Baffioni Venturi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2021

pagine: 220

Cleofe Malatesta (1405-1433) principessa della nobile famiglia Malatesta di Pesaro, fu mandata sposa al figlio dell'imperatore di Bisanzio, Teodoro II Paleologo (1396-1448), sacrificata dal papa Martino V Colonna e dal padre Malatesta dei Sonetti, alla logica delle alleanze religiose e politiche mirate a salvare l'Impero d'oriente dalle grinfie degli Ottomani di Maometto II e a inglobare la Chiesa ortodossa. Il resto dell'Occidente, salvo un debole intervento di Venezia, nulla fece e Cleofe, Vasilissa di Morea, scomparve nella città di Mistrà, capitale del Peloponneso, dove ora riposano le sue ossa. Venti anni dopo Costantinopoli fu conquistata (1453) e messa a ferro e fuoco dai Turchi e di Cleofe si perse la memoria.
25,00

Figli e nipoti di Alessandro Sforza di Pesaro

Figli e nipoti di Alessandro Sforza di Pesaro

Luciano Baffioni Venturi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2021

pagine: 256

Alessandro Sforza (1409-1473), anche se con minor fortuna del fratello Francesco che riuscì a ottenere il ricco ducato di Milano, si dovette accontentare della piccola signoria di Pesaro nel nord della Marca. Pesaro fu così dal 1445 residenza di Alessandro che vi trovò una patria sicura e una popolazione fedele e affezionata. L'opera del capostipite fu proseguita dai due figli avuti con Costanza Varano di Camerino: la colta e raffinata Battista (1446-1472), sposa di Federico di Montefeltro e Costanzo (1447-1483), sposo della principessa napoletana Camilla d'Aragona. Un'altra figlia "naturale" di Alessandro, Ginevra (1440-1507), sposò successivamente due Bentivoglio signori di Bologna, Sante (1424-1463) e il cugino Giovanni II (1443-1508). Quando Costanzo morì avvelenato, la famiglia proseguì con Giovanni (1466-1510) che ebbe Pesaro sposando la figlia di papa Alessandro VI, Lucrezia Borgia, dalla quale fu ripudiato. Giovanni si maritò allora con una gentildonna veneziana di più miti pretese, Ginevra Tiepolo, che gli partorì Costanzo II (1510-1512) che governò simbolicamente la città e morì a due anni d'età nel 1512,. Poco dopo Pesaro fu acquisita da papa Giulio II Della Rovere alla propria famiglia e ne nacque il Ducato di Urbino finché, nel 1631, anche i Della Rovere si estinsero.
35,00

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