Libri di Luciana Vergaro
Clarice Tartufari. Una scrittrice dimenticata. Lettere a Bonaventura Tecchi
Luciana Vergaro
Libro: Libro in brossura
editore: If Press
anno edizione: 2024
pagine: 223
Verseggiatrice, commediografa e drammaturga, romanziera apprezzata da Benedetto Croce, conferenziera brillante, Clarice Tartufari (1861-1933), soprattutto nei primi trent’anni del Novecento, ha conosciuto notorietà e fama. Poi il silenzio. Il presente studio monografico ricostruisce la vicenda umana e il percorso artistico della scrittrice, la cui produzione letteraria, al pari di quella di altre donne scrittrici, è stata oggetto di rimozione. Autrice poligrafa, Clarice Tartufari ha dato una rappresentazione realistica della società italiana tra Ottocento e Novecento, con lo sguardo sempre rivolto alla condizione della donna e dei minori. In chiusura, un carteggio della scrittrice, indirizzato allo scrittore e germanista Bonaventura Tecchi, fa emergere la vicenda personale, la rete di relazioni, gli interessi culturali, aperti alla cultura europea e nordamericana.
Clarice Tartufari. Una scrittrice dimenticata. Lettere a Bonaventura Tecchi. Un carteggio inedito di Clarice Tartufari
Luciana Vergaro
Libro: Libro rilegato
editore: Juppiter
anno edizione: 2021
Carteggio (1932-1966)
Bonaventura Tecchi, Eurialo De Michelis
Libro: Libro in brossura
editore: If Press
anno edizione: 2023
pagine: 222
Lo scambio epistolare tra Bonaventura Tecchi ed Eurialo De Michelis ha inizio nel 1932 e, pur con pause più o meno lunghe, si dispiega per oltre trent’anni, fino al 1966. Il carteggio tra Tecchi e De Michelis si rivela una fonte importante per conoscere i due co-autori nella loro attività di scrittori e di critici letterari e presenta spiragli e aperture per comprenderne anche la personalità e l’orizzonte culturale. La corrispondenza attraversa un periodo molto critico della storia del Novecento e porta alla luce fatti e personaggi che hanno animato il dibattito culturale a partire dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta: un colloquio da cui affiorano ferme convinzioni, ma anche incertezze, delusioni, dolori «che il carteggio, attraverso il dialogo e il confronto, restituisce in tutta la sua silenziosa, palpitante autenticità».