Libri di Lino Lava
Le foglie muovono il vento
Lino Lava
Libro: Libro in brossura
editore: Golem Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 224
1982 Enrico Curioni è un cronista trentenne che si occupa di terrorismo. Ma è un giovane che vive di scorribande notturne con la sua Aurelia spider, l'auto del film "Il sorpasso", che ha recuperato arrugginita e ha riportato agli splendori degli anni Cinquanta. Non riesce a uscire dal clima di contestazione della sua generazione, ma si adegua in pieno alla gente di provincia, ricca e viziata, in quella regione che veniva definita la "locomotiva del benessere" della nazione. Esce dal giornale ogni sera tardi, ma in tempo per iniziare a vivere passando tra locali alla moda e feste con gente arricchita e belle donne. La sua euforia gli reca soltanto noia, che lui divide con il suo amico pittore operaio omosessuale. E il pittore lo ripaga dipingendo un quadro sulla loro sofferenza. Anche il terrorismo gli diventa noia. Una noia giornalistica che lui usa con la sua bravura di cronista per pubblicare in anteprima notizie e scandali che sconvolgono i lettori. Ma prima che lui se ne accorga, il terrorismo entra nella sua vita e schiaccia anche la sua bravura di cronista.
Navi d'amianto
Lino Lava, Giuseppe Pietrobelli
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 236
Le figure piane
Lino Lava
Libro: Copertina morbida
editore: Ibiskos Editrice Risolo
anno edizione: 2010
pagine: 276
Ric Manera, cinquantenne ex chitarrista del rock italiano degli anni Settanta, ex leader di uno dei gruppi più progressivi del nostro panorama musicale non ce la fa più a vivere a Milano o a Roma. Non ce la fa più a vivere in nessun posto, né ad accettare il suo ruolo di ex. "Via da tutto", si dice, quando decide di rifugiarsi nella sua grande casa di campagna, con la vecchia governante, le collezioni di chitarre e di auto storiche. Via da qualcosa che non conosce ma che lo insegue senza pausa. Le sue giornate sono corte e le notti, nelle quali fatica a staccarsi dalla bottiglia, lunghissime. La sua quotidiana turbolenza viene interrotta sistematicamente dalle telefonate di Teddy Polacco, critico musicale e presentatore televisivo, che vuole scriva il soggetto per una fiction televisiva sugli anni Sessanta. La depressione e l'alcol impediscono all'ex musicista di scrivere. Poi, lentamente, i fantasmi si trasformano in ricordi. E i ricordi in racconti.