Libri di Lidia Caputo
L'enigma Sciascia. Un uomo, uno scrittore
Lidia Caputo, Carmen De Stasio, Stefania Romito, Luca Siniscalco, Valeriano Venneri
Libro: Libro in brossura
editore: Nemapress
anno edizione: 2021
pagine: 111
Il libro “L’enigma Sciascia - Un uomo uno scrittore” ha avuto bisogno di cinque Autori per sviscerare l’opera complessa di Leonardo Sciascia che spazia dalla saggistica al romanzo, dalla poesia al cinema. Infatti gli Autori sono specialisti in tutte queste materie e hanno contribuito a chiarire quello che all’interno della cultura italiana del Novecento può ben definirsi “L’enigma Sciascia”: Lidia Caputo conduce un interessante confronto tra lo scrittore siciliano e Cesare Pavese; Carmen De Stasio focalizza l’attenzione sull’aspetto sociale degli scritti sciasciani; Stefania Romito si muove tra romanzo e cinema, soprattutto "Il giorno della civetta"; Luca Siniscalco scrive note a margine de "Il Candido" di Sciascia e infine Valeriano Venneri approfondisce il rapporto tra Guttuso e Sciascia. Il libro gode della prefazione e postfazione di Pierfranco Bruni, autore sempre con la Nemapress, di un fortunato libro “Nient’altro che la verità - Leonardo Sciascia”.
Come fanciulla
Lidia Caputo
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2021
pagine: 74
A popolare i versi di Lidia Caputo sono, in primo luogo, persone in carne ed ossa, volti definiti, impressi nella memoria della poetessa che, grazie alla poesia, riescono a rivivere. Viene così messo in moto un meccanismo del tempo che ha quasi lo scopo di «immortalare» persone, luoghi, e momenti per fissarli in qualche modo e impedire che su di essi cali l'oblio (una poesia si intitola esplicitamente Fotogrammi). Questa macchina del tempo gioca con un delicato elemento nostalgico che non diventa mai retorico o formalistico ma esprime, semmai, sentimenti forti e profondi.
Lu core spitterra. Traduzioni dialettali inedite fra Leopardi e Neruda
Erminio Giulio Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2019
pagine: 188
Esprimere nella lingua nativa il composto universo linguistico e culturale di poeti provenienti da epoche storiche, civiltà e visioni del mondo differenti rappresenta per Erminio G. Caputo la sua sfida poetica ed esistenziale verso il superamento dei propri confini spirituali e territoriali, il suo anelito di risalire alle scaturigini mitiche, antropologiche, culturali di un'umanità multiforme e "polifonica", ma segnata da sconfitte, angosce, emozioni e speranze condivise che interpellano il destino dell'uomo contemporaneo. Osserva Emilio Filieri: "In questo saggio è stato possibile avvicinare un altro aspetto inedito, ma di specifico interesse della personalità del poeta, legato alle sue traduzioni in dialetto di significative poesie della letteratura italiana, insieme con esemplari della spagnola, della russa, della cilena e della rumena". L'artista-traduttore intrecci una fine trama di segni significati e simboli tra il suo idioma di appartenenza e le diverse traduzioni.