Libri di Letizia Rostagno
L'hanima ha bisogno di réclame Sebastiano Carta e i manifesti settari 1929-1969
Letizia Rostagno, Giuseppe Frazzetto
Libro: Libro in brossura
editore: Fausto Lupetti Editore
anno edizione: 2019
pagine: 144
Per alcuni conoscitori il nome di Sebastiano Carta è quasi leggendario. Sembra di poterlo individuare come esempio dell’artista che "è", incurante d’un qualsiasi dover essere legato alle mode artistiche e al trascorrere dei linguaggi - l’artista che produce con la naturalezza con cui si respira, che non si preoccupa di obblighi e convenienze, e per il quale infine l’arte coincide con la vita e la vita con l’arte. Nel presente volume si documentano due suoi quaderni della fine degli anni Sessanta, "Barbaresco. Manifesti settari 1929-1969" e "Brevi manifesti settari 1929-1969", appartenuti all’amico violinista e pittore Umberto Spironello. Testimonianze quindi d’una produzione tarda, eppure coerente con gli esiti delle prime fasi, apprezzati dall’ambiente romano in cui Carta appariva come un singolare e in un certo senso inafferrabile protagonista.
Siro - Umberto Spironello. Traiettorie nel '900
Libro: Libro in brossura
editore: Fausto Lupetti Editore
anno edizione: 2017
pagine: 160
"La vita di Siro, intensa di esperienze umane, non poteva che risolversi in arte. Prima si è indirizzato verso la musica, poi ha preso un avvio più congeniale, più personale, più persuasivo: la pittura. C'è stata prima l'intensa attività futurista, poi l'umanità ansiosa di Siro, tesa alla scoperta sempre più profonda del mondo fisico dal quale siamo circondati, si è risolta in un fantastico intrecciarsi di mondi in continuo divenire." (G. Sarchielli). La collezione Finelli, qui presentata, raccoglie un corpus piuttosto importante di opere e disegni di Siro (al secolo Umberto Spironello) violinista e pittore di successo, la cui vita abbraccia la maggior parte del XX secolo. Nato nel 1909 e morto nel 2002 ha avuto giovanissimo l'incoraggiamento di Modigliani e come maestro e amico Giacomo Balla. Il suo percorso è degno di attenzione non solo per alcuni suoi esiti personali e originalissimi, ma anche per essere, con il dinamismo della sua "umanità ansiosa", espressione di una lunga stagione dell'arte italiana.