Libri di Leonardo Viscione

"La chiave nel pagliaio" è un racconto autobiografico. Il viaggio del protagonista, bambino del quartiere Barco, a Ferrara, diventa metafora di crescita. I viaggi in corriera per raggiungere il paese d’origine della madre, al Sud, diventano spunto per interrogarsi sull’umanità e sulle proprie radici. Il piccolo Leonardo scoprirà un mondo a lui sconosciuto ma al quale sente e sentirà sempre di appartenere grazie al forte legame che sua madre, figura principale del romanzo, riuscirà a tenere ben saldo. La chiave, che per una distrazione il bambino perderà nel pagliaio, diventerà l’emblema di una fanciullezza innocente, custodita per sempre sotto il calore di un falò estivo.

Immagina di essere in un immenso bosco e di soffermarti ad ascoltare i suoi suoni, il vento che scuote gli arbusti, i piccoli ramoscelli, le piante che fra loro si accarezzano, gli alberi che simulando rumori come tamburi, li fanno scricchiolare come suoni di violini. Le fronde insinuandosi tra le foglie le fanno vibrare producendo un suono come un coro di voci, è come essere immersi in un concerto della natura senza riconoscere la provenienza di tutti questi strumenti. Il Bosco come una comunità accomuna l'albero, l'arbusto, il virgulto, ogni elemento, ogni creatura dalla più piccola alla più grande, in un'unica entità vibrante e intercomunicante. Esiste l'Anima dell'albero, dell'arbusto, del virgulto come in tutte le piante che coprono il pianeta, è un qualcosa di indeterminato, di non facilmente definibile per noi umani, ma è bene individualizzato nel regno vegetale, il quale attrae a sé altri esseri viventi, e ognuno di questi respira, sussurra e vive.