Libri di Leon Goldensohn
I taccuini di Norimberga. Uno psichiatra a colloquio con i criminali nazisti
Leon Goldensohn
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 656
Non sapevano niente; sapevano ma non parteciparono; si erano limitati a passare gli ordini; erano contrari alla Soluzione finale, ma come opporsi? Il 20 novembre 1945 si apre il processo che sarà considerato da molti pietra miliare del diritto internazionale e verrà celebrato nella città-simbolo del Reich millenario, Norimberga, che vide i raduni del Partito nazista e diede nome alle leggi razziali. La città rasa al suolo dalle bombe alleate, che per un capriccio della sorte avevano risparmiato il palazzo di giustizia e la prigione. Alla sbarra, i massimi gerarchi nazisti chiamati a rispondere di crimini immani per i quali non c’è nome né esatta contezza; a giudicare, otto membri per le quattro potenze vincitrici. Il mondo intero, dunque, guarda all’Aula 600 quando Leon Goldensohn, psichiatra militare ebreo americano, varca le porte del carcere di Norimberga. Per la scienza, è un’occasione irripetibile: il suo compito è individuare col dovuto distacco professionale la patologia che – dev’essere così – accomuna quella manciata di uomini spiegando le loro aberrazioni. Per sette mesi, quasi ogni giorno, si reca nelle celle, annotando con precisione conversazioni, visite mediche, test psicodiagnostici e sedute terapeutiche. I suoi incontri ravvicinati con Göring, Dönitz, Hess, von Ribbentrop, Rosenberg, Streicher, von Schirach, tra gli altri, sono una testimonianza dal valore unico documentale e umano. Mentre il medico ascolta in presa diretta menzogne e reticenze, deliri egotici e ossessioni degli imputati, non smetterà mai di cercare il germe del male, il peso della colpa.
I taccuini di Norimberga. Uno psichiatra militare incontra imputati e testimoni
Leon Goldensohn
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 551
Nel 1946 giunge a Norimberga Leon Goldensohn, psichiatra assegnato al carcere in cui sono detenuti imputati e testimoni del processo simbolo della fine del Reich: uomini come Hermann Goring, Joachim von Ribbentrop, Alfred Rosenberg e Rudolf Hess, che per il medico ebreo, che cerca di mantenere il massimo distacco professionale di fronte a queste figure, sono soprattutto soggetti da studiare. Tra menzogne e omissioni i "pazienti" lasciano trapelare involontarie ammissioni di colpevolezza e responsabilità politiche proprie e altrui. I taccuini dei suoi colloqui, selezionati e raccolti da Robert Gellately, sono qui presentati come documento storico di grande importanza.
I taccuini di Norimberga. Uno psichiatra americano incontra imputati e testimoni
Leon Goldensohn
Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2005
pagine: 551
Tra il gennaio 1946 e il luglio dello stesso anno, il dottor Leon Goldensohn fu incaricato di accertare la salute mentale di oltre venti capi militari e politici nazisti, più o meno noti, accusati di genocidio e crimini di guerra e contro l'umanità. In qualità di medico e psichiatra, Goldensohn si recava quotidianamente nel carcere di Norimberga per visitare e rivolgere domande di varia natura ai prigionieri. Leitmotiv nei loro discorsi: l'obbedienza cieca agli ordini, la dichiarata inconsapevolezza di quanto accadeva nei campi di sterminio, i modi affabili e cortesi. Molti degli intervistati furono condannati a morte per impiccagione. Ogni serie di colloqui è preceduta da una scheda biografica e da alcune informazioni di carattere storico.

