Libri di Lapo Ciari
Armando Punzo e la scena imprigionata. Segni di una poetica evasiva
Lapo Ciari
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2011
pagine: 136
Il libro racconta la "scena imprigionata" nella quale prende corpo la straordinaria esperienza della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo, dentro al Carcere di Volterra. Si prende soprattutto in analisi l'ultima fatica di Punzo, "Hamlice. Saggio sulla fine della civiltà" (premio Ubu 2010, miglior regia), mettendo a confronto lo studio andato in scena nel 2009 e lo spettacolo del 2010.
Il maresciallo Rocco Salentino. A pizziche e bocconi
Lapo Ciari
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2009
pagine: 130
Anni Novanta, un paese chiamato Limite. La nostalgia incombe come il crimine, si fa a tratti violenta: è questo il destino di chi deve vivere lontano dal luogo di origine. Un Maresciallo al centro di una tragedia, con le angosce, le motivazioni e la fatalità di un moderno eroe. La ricerca di una coerente spiegazione del mondo, l'universo che diventa un sistema di segni, indizi e visioni, da decifrare. A Salentino prescrisse il fato la lontananza: "Più si cerca di combattere la nostalgia, più questa morde e divora". La sua arma è l'umorismo, ma il sorriso che ne scaturisce è amaro, "non passa dentro". Un romanzo a stazioni, presso le quali la vita del Maresciallo ferma e riparte. È un viaggio della memoria e della speranza. È un'opera aperta: gli episodi si potrebbero scambiare di posto senza per questo modificare il senso della storia.
Alla cerca d'un sogno. Dialogo semifantastico fra un tartufaio e i' su' cane. Contrasto in ottava rima
Lapo Ciari, Alessio Guardini
Libro
editore: Del Bucchia
anno edizione: 2013
pagine: 60
“Prima di tutto, come sosteneva mio nonno, di tartufai al mondo ce ne sono veramente pochi: per definirsi tali nell'ambiente occorrono anni di esperienza, sacrificio e un amore immenso verso la natura e in particolare per quell'amico a quattro zampe che ci accompagna sempre nella ricerca” (dalla nota introduttiva di Massimo Cucchiara). “I più grandi poemi della letteratura italiana, eccezion fatta per la Commedia dell'Alighieri, così come i poemi popolari sono stati scritti in ottave. L'ottava è seduttrice a tal punto che i poeti popolari l'hanno assunta come forma principale dell'improvvisazione poetica. L'ottava e il contrasto poetico sono radicatissimi in Toscana e non mi sorprende che Lapo Ciari e Alessio Guardini vi siano ricorsi per comporre il loro ‘Dialogo semifantastico fra un tartufaio e i' su' cane’”. (dalla nota introduttiva di Marco Betti)