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Libri di L. Leoncini (cur.)

Valerio Castello 1624-1659. Genio moderno

Valerio Castello 1624-1659. Genio moderno

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2008

pagine: 352

La mostra, tenutasi al Palazzo Reale di Genova dal 15 febbraio al 15 giugno 2008 celebra uno dei maggiori pittori genovesi del Seicento, rappresentato nel Museo di Palazzo Reale da un'importante volta affrescata raffigurante l'Allegoria della Fama e uno dei suoi capolavori, la tela con il Ratto di Proserpina. Valerio Castello si colloca, con Bernardo Strozzi, Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto e Alessandro Magnasco, nel novero dei genovesi più celebri della storia dell'arte. Tuttavia, a differenza di questi grandi maestri, la sua figura non era stata ancora al centro di un evento espositivo in grado di avvicinarne l'opera al grande pubblico. Il catalogo comprende circa cento opere di Valerio Castello, riunite per la prima volta e provenienti da chiese, collezioni private e numerosi musei italiani e stranieri tra cui il Musée des Beaux-Arts di Nancy, il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Musée des Beaux-Arts di Nantes e l'Ermitage di San Pietroburgo. Tra i contributi dei musei italiani si distingue quello dei Musei di Strada Nuova di Genova - Palazzo Bianco e Palazzo Rosso - che hanno concesso in prestito un nucleo di otto dipinti e di dieci disegni. Alle numerose tele di Valerio Castello sono affiancati dipinti realizzati da artisti quali Parmigianino, Giulio Cesare Procaccini, Anton Van Dyck e Rubens, che, in qualche misura, contribuirono alla formazione del grande maestro genovese.
39,00

Maragliano 1664-1739. Lo spettacolo della scultura in legno a Genova

Maragliano 1664-1739. Lo spettacolo della scultura in legno a Genova

Libro: Copertina morbida

editore: SAGEP

anno edizione: 2018

pagine: 336

La figura di Anton Maria Maragliano (Genova 1664-1739) è certamente la più celebre nel panorama della cultura figurativa genovese. Il nome dell'artista è strettamente legato a una produzione di statuaria in legno in grado di suscitare effetti di grande coinvolgimento emotivo, in linea con l'assunto berniniano che riassume l'epoca barocca: "il fin la meraviglia!". Il consenso raggiunto grazie all'innovativa produzione di Crocifissi, statue mariane e grandiose macchine processionali (le cosiddette casse), utilizzate puntualmente per le esigenze di culto, passò indenne attraverso i secoli successivi, godendo costantemente del giudizio positivo della storiografia genovese, da Carlo Giuseppe Ratti (1769) a Federigo Alizeri (1847 e 1875), fino alle prime attenzioni della critica moderna. Fu proprio Orlando Grosso, nel 1939, a dedicare una grande mostra, nella chiesa di Sant'Agostino, alle sculture per le Casacce, ossia le confraternite liguri, il primo bacino di utenza privilegiata a cui Maragliano si rivolse.
30,00

Caffi e Genova. La percezione del paesaggio ligure a metà Ottocento. Catalogo della mostra (Genova, 11 marzo-11 giugno 2006)

Caffi e Genova. La percezione del paesaggio ligure a metà Ottocento. Catalogo della mostra (Genova, 11 marzo-11 giugno 2006)

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2006

pagine: 272

Un'occasione per guardare al paesaggio ligure attraverso gli occhi di un artista veneto, come Ippolito Caffi, che ha dato il via alla grande tradizione del vedutismo ottocentesco. Per Caffi - considerato uno dei più raffinati paesaggisti italiani del medio Ottocento, erede a tutti gli effetti della grande tradizione vedutista del Canaletto, ma soprattutto precursore di una visione più moderna e aperta a nuove sensibilità - la veduta è solo un approdo della sua curiosità di osservatore attento e partecipe, di indagatore di un universo-mondo variegato e tuttavia compatto e continuo, ininterrottamente collegato dai tragitti tra occidente e oriente che si sviluppano attorno al Mediterraneo.
40,00

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