Libri di Karin Boye
La consolazione delle stelle. Testo svedese a fronte
Karin Boye
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2026
pagine: 112
Conosciuta in tutto il mondo per le visioni distopiche di Kallocaina, Karin Boye è anche tra le poete più amate del Novecento scandinavo. Mossa da inquietudini profonde e da interessi molteplici, ha dato dignità di grande arte ai suoi turbamenti privati, politici e spirituali, unendo le energie della passione alla disciplina della riflessione. Ad attraversare i versi di questa raccolta, e a legarli a tutta la sua opera, è un «desiderio di sentirsi parte di un tutto», come scrive Fulvio Ferrari nella Postfazione, un’aspirazione a un’armonia superiore capace di ricomporre la frammentazione incoerente del vissuto. Boye l’ha cercata sia nella società e nei sistemi politici, passando dal comunismo al rifiuto dello stalinismo, sia nelle religioni, prima nel buddhismo e poi nel cristianesimo, per approdare infine a una religiosità che da una parte si espande accogliendo le oscure complessità dell’inconscio e dall’altra si chiude per estromettere i dogmi. Resta pur sempre forte e fondamentale, infatti, l’anelito alla libertà individuale, all’autonomia di giudizio: Ci hanno partorito madri di cielo e di terra / e potenze senza fine, / notturne volontà e volontà di luce / con nomi a tutti ignoti. / Che nessuna di esse / possa sopraffarci, / fosse anche di stirpe celeste / e splendesse di magnifica luce. A distanza di tanti decenni, con La consolazione delle stelle ci arriva ancora dritto al cuore il grande dinamismo interiore di Karin Boye, con la sua spinta etica, la sua tensione spirituale, la sua incessante, sofferta ricerca. E grazie a un’arte fatta di simboli potenti e di parola che si scioglie in musica, il «cucchiaio di legno» dell’umile quotidianità si trasforma in «intuizione di Dio».
Kallocaina. Il siero della verità
Karin Boye
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2023
pagine: 256
Chi non ha mai sognato di possedere il siero della verità e penetrare nel segreto della mente e del cuore degli altri e di se stesso? Quale giudice non lo vorrebbe, quale potere non lo riterrebbe l'ideale strumento di controllo? Kallocaina è appunto il nome del siero della verità che lo scienziato Leo Kall ha inventato per garantire allo Stato sicurezza e stabilità. Ma la verità sfugge alla strumentalizzazione, i suoi effetti sono sconvolgenti, rivelando la complessità dei rapporti umani e portando il germe della disgregazione nel sistema. Scritto nel 1940, quando era difficile nutrire grandi speranze nell'avvenire, "Kallocaina" ha in comune con "Noi" di Zamjatin, "Il mondo nuovo" di Huxley, "1984" di Orwell l'allucinata visione di una società spersonalizzata, dominata da uno Stato poliziesco che arriva a invadere anche la sfera privata dei cittadini sopprimendo ogni libertà. Benché le distopie appaiano spesso ingenue e superate dalle atrocità del reale, le questioni sollevate dal romanzo suonano di allarmante attualità. La continua violazione dei diritti umani, l'uso strumentale della giustizia, la disinvolta interpretazione delle leggi, la delazione eretta ad atto civico, l'acquiescente conformismo fanno parte del nostro panorama quotidiano. Ma l'originalità di "Kallocaina", rara voce di donna in questo genere letterario, sta altrove: nella progressiva presa di coscienza del protagonista che verità e ragione, verità e controllo, verità e potere restano inconciliabili, nel suo lento processo di liberazione dal proprio super-io, fino all'accettazione delle esigenze più profonde che aveva negato e soffocato dentro di sé: quel bisogno di amore, di libertà e di fiducia, senza i quali l'esistenza e la persona umana perdono di valore e di significato.
Poesie. Testo svedese a fronte
Karin Boye
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2018
pagine: 161
L'opera in versi della svedese Karin Boye (1900-1941), di cui questa antologia, fin dalla sua prima edizione nel 1994, ha offerto e offre in Italia la più ampia testimonianza, è fra le più rilevanti del secolo: e non solo in Scandinavia, dove il suo magistero poetico è stato da subito fertile e di potente suggestione. La Boye fu donna di grande passionalità, di intensi amori etero e omosessuali che, per essere vissuti con tormento ma senza menzogna, suscitarono non poco scandalo nella Svezia del suo tempo. Fu intellettuale animata da un sincero ardore civile e politico, tanto da militare attivamente nelle file del movimento radicale «Clarté»; ma anche tanto da sentire, con un orrore che la condusse al suicidio, la violenza e il sangue della guerra: ciò che accadde del resto alla Woolf la cui morte ispirò alla Boye una delle poesie più belle. Inoltre, fu la sensibile e lungimirante organizzatrice di cultura che promosse la fondazione della rivista letteraria d'avanguardia e di tendenze freudiane «Spektrum», dove pubblicò la prima traduzione di "La terra desolata" di Eliot. Pubblicò anche novelle e romanzi, fra cui "Kallocaina" (1940) oramai un classico della fantascienza. Nei versi della Boye c'è un tono meditativo, serio e in apparenza sommesso, che è in realtà il discorrere denso e spontaneo dell'anima capace di esplorare in profondità le proprie «terre nascoste». Ne scaturisce un'opera quietamente musicale, di grande formalizzazione, ma altamente comunicativa; di un inconsueto nitore classico, frutto di una lingua che, pur conoscendo aspetti dell'uso culto, fluisce tuttavia con infinita facilità: quella del parlato, senza averne i vezzi e le sciatterie. Nel cuore palpitante della poesia di Karin Boye, il lettore troverà, limpida e autentica, una straordinaria tensione spirituale, uno slancio etico verso la bellezza, l'assoluto, che conferiscono ai suoi versi i tratti memorabili della grande poesia.
Astarte
Karin Boye
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 220
"Astarte", pubblicato nel 1931, è il primo romanzo di Karin Boye (1900-1941), la scrittrice svedese più importante della prima metà del Novecento insieme alla più anziana Selma Lagerlöf. Atipico nella sua costruzione e ricco di lunghe digressioni che spaziano dalla sociologia al costume, il libro si presenta come una serie di quadri realistici della società svedese, e segnatamente di Stoccolma, in un momento particolare della sua storia, quando il Paese, tra le due guerre, stava adagiandosi sempre più nel benessere economico, senza però avere ancora risolto le aspirazioni e le frustrazioni di alcuni gruppi della sua società e in particolare dei giovani, indecisi tra la ricerca del successo nel mondo degli affari e le tentazioni dell'attività artistica. Il romanzo, considerato dalla critica del suo Paese un capolavoro per lo stile e una provocazione per il contenuto, riflette anche un momento decisivo nella vita della scrittrice, allora in procinto di sciogliere il suo breve matrimonio e di recarsi a Berlino per sottoporsi a un trattamento psicoanalitico, nella speranza di trovare una risposta alle crescenti inquietudini che la tormentavano e che l'avrebbero condotta al suicidio.
Crisi
Karin Boye
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 240
Karin Boye, nata a Göteborg nel 1900 e morta suicida ad Alingsås nel 1941, è considerata la maggiore scrittrice svedese della prima metà del Novecento, a fianco di Selma Lagerlöf, di oltre quaranta anni più anziana e attiva già nell’Ottocento. Nota al pubblico soprattutto per la sua ampia produzione lirica, Karin Boye si è distinta però anche nella narrativa, con cinque romanzi pubblicati tra il 1931 e il 1940, e nella saggistica, profilandosi come una delle voci più originali e significative nel dibattito culturale e letterario degli anni ’30 in Svezia. "Crisi", la sua opera più autobiografica, è ambientata a Stoccolma all’inizio degli anni ’20, durante un anno di studi compiuti all’Istituto Magistrale femminile, ed è la cronaca di una drammatica resa dei conti con i pregiudizi della morale borghese e con i valori etici della religione nel momento della scoperta della propria diversità sessuale.

