Libri di Ivan Dimitrijevic
Critica e cura. La follia prima e dopo Basaglia
Ivan Dimitrijevic, Stefano Redaelli
Libro: Copertina morbida
editore: Paolo Loffredo
anno edizione: 2022
pagine: 164
In un dialogo interdisciplinare tra letteratura e pensiero filosofico-politico, il volume si confronta con la follia, a partire dalla Legge 180, grazie alla quale l'Italia è stato il primo paese a sancire la chiusura dei manicomi. Verranno analizzate opere narrative sulla follia che precedettero, accompagnarono e seguirono la Legge Basaglia, al fine di esplorare l'influsso di questa sull'immaginario letterario e della letteratura su una riforma di stampo politico, prima ancora che medico e terapeutico. Verrà riletta la Storia della follia di Foucault alla luce del pensiero di Hobbes, che vedeva nel nesso sapere-potere il solo luogo del completamento del primo e dell'autorità del secondo. Si tenterà, infine, di tenere assieme le due parole chiave di questa ricerca: critica e cura, pensandole nella loro relazione mancata e possibile. La letteratura e la filosofia, quindi, non solo come strumenti critici per analizzare la follia, ma come possibilità di cura.
Come la teoria finì per diventare realtà. Sulla politica come geometria della socializzazione
Ivan Dimitrijevic, Paulina Orlowska
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 125
Perché la politica è incapace di risolvere "i problemi della gente"? Perché il Palazzo di pasoliniana memoria latita, distante, dalla "realtà quotidiana"? Il volume cerca di dare una risposta a tali quesiti attuali a partire dall'inattuale storia di alcuni concetti politici (diffidenza, rivoluzione, voto). La loro genesi rivela che la moderna scienza politica, in quanto teoria modellata sulla geometria e il cui principe è Hobbes, funge da fondamento delle nostre istituzioni politiche, intese come apparati di gestione del potere coercitivo a garanzia degli uguali diritti di tutti i cittadini. Per impedire, che l'azione politica sfoci in abusi e privilegi, la teoria le prescrive di astenersi dall'ingerenza nella vita privata, di modo che la politica esaurisce il proprio compito nell'esatta geometria della socializzazione.