Libri di Ines Tolic
AER. Architettura Emilia Romagna. Bologna
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2023
pagine: 160
Alla Biennale di Venezia del 2004, la Direzione generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee (DARC) espose per la prima volta al pubblico internazionale gli esiti della mappatura delle architetture realizzate in Italia nel secondo dopoguerra. Uno degli highlights di quella mostra fu proprio la produzione dell’Emilia-Romagna che, rimasta nell’ombra di altre regioni nel dibattito critico nazionale, veniva invece proposta all’attenzione dei visitatori della Biennale in virtù dell’alto standard delle sue architetture e città. Da allora ad oggi, le mappature hanno dato risultati importanti e sono confluite in mostre e pubblicazioni tra cui, ad esempio, Quale e Quanta. Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento (2005). Per questo, il Settore Patrimonio culturale della Regione, consapevole dell’importanza del rapporto tra qualità dell’architettura e qualità del paesaggio urbano, ha voluto sviluppare una ricerca sul rapporto tra architettura e città, anche alla luce di nuove ricerche d’archivio, definendo con gli autori della collana editoriale AER un’impostazione storico-critica che affronti la produzione contemporanea delle province della Regione contribuendo, in questo modo, al dibattito sulla qualità dell’architettura e delle città.
The size effect. A journey into design, fashion and media
Libro
editore: Mimesis International
anno edizione: 2019
pagine: 280
Il negozio all'italiana. Spazi, architetture e città
Ines Tolic
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2019
pagine: 176
In occasione della Terza Biennale di Monza, nel 1927, Guido Marangoni fece allestire un reparto di "botteghe d'arte" con il compito principale di "servire d'esempio e d'incitamento per una maggiore cura del negozio e della vetrina". I risultati, con poche eccezioni, non furono particolarmente apprezzati dal promotore dell'iniziativa, eppure è proprio a questo primo confronto pubblico sulla questione dei negozi che oggi si potrebbero far risalire le origini di una riflessione sull'estetica dei luoghi di vendita in Italia. Una riflessione che iniziò presto a dare risultati degni di nota visto che, già alla fine degli anni venti, le riviste di settore volsero la propria attenzione alle architetture per il commercio e ai relativi arredamenti, considerandoli esemplificativi della modernità e delle tendenze estetiche più aggiornate. Da allora, il discorso sui negozi si è arricchito di casi esemplari, protagonisti e problematiche risultando in un campo d'indagine che, fino ad oggi, non è ancora stato sufficientemente esplorato. Svelare gli aspetti poco noti e ignoti di questa vicenda grazie a inediti materiali d'archivio, rivedere il contributo di alcuni dei protagonisti del settore, tracciare una riflessione critica sul progetto dello spazio in relazione alla merce e analizzare l'iconografia che ha accompagnato lo svolgimento di questo discorso fino all'epoca contemporanea sono solo alcuni degli obiettivi del volume che, così facendo, colma una lacuna bibliografica necessaria per comprendere il ruolo culturale del negozio, inteso come medium fra il mondo di chi produce e quello di chi consuma, fra la dimensione privata e la scena pubblica, fra la casa e la città.
Contemporary architecture. South Africa. Ediz. italiana e inglese
Ines Tolic
Libro: Libro in brossura
editore: Motta Architettura
anno edizione: 2010
pagine: 175
Il volume propone di scattare un'istantanea aggiornata della situazione in cui versa la recente produzione architettonica sudafricana tramite la selezione critica delle opere più rilevanti. Dalla nuova Corte costituzionale ai centri commerciali d'ispirazione toscana, dai tentativi di riqualificare le malfamate townships ai lavori in corso in vista dei Mondiali 2010, l'architettura del Sud Africa offre oggi di sé un'immagine sfaccettata e complessa, riflesso del processo di transizione avviatosi con l'ascesa al potere di Nelson Mandela e con l'istituzione di una delle più giovani e sorprendenti democrazie del nostro tempo.
La vita delle mostre
Adriano Aymonino, Ines Tolic
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2007
pagine: 240
Il volume raccoglie interventi di esperti che, chiamati a riflettere sul tema generale delle mostre, hanno messo in evidenza alcuni aspetti fondamentali delle pratiche che interessano questo ambito sempre più vivace. Il collezionismo, le mostre d'arte e d'architettura e i musei della città: dall'archeologia urbana all'arte contemporanea, dal MoMA alla Triennale, la ricchezza dei punti di vista proposti riconduce ad alcuni aspetti chiave le molteplici esigenze e problematiche del collezionare, dell'esporre e del comunicare. Tramite casi esemplari, volutamente non circoscritti a un unico ambito spazio-temporale, il volume vuole contribuire al dibattito contemporaneo che riguarda le modalità di allestimento e di interpretazione delle mostre, proponendosi sia come strumento operativo sia come contributo storiografico.
Dopo il terremoto. La politica della ricostruzione negli anni della Guerra Fredda a Skopje
Ines Tolic
Libro: Libro in brossura
editore: Diabasis
anno edizione: 2011
pagine: 240
Il volume ripercorre i momenti salienti del processo di ricostruzione di Skopje per opera di progettisti internazionali del calibro di Kenzo Tange, Constantinos Doxiadis e Ernest Weissmann, a seguito del fatale terremoto che il 26 luglio 1963 distrusse la città, cercando di restituire la complessità che caratterizza la ricostruzione, patrocinata dalle Nazioni Unite, ma viziata da ingerenze politiche dettate dalla Guerra Fredda allora in corso. Dalla strumentalizzazione mediatica della vicenda per fini di propaganda politica, al confronto internazionale fra metodi di progettazione urbanistica in voga negli anni Sessanta; dal dibattito irrisolto sulla monumentalità nell'architettura contemporanea, ai problemi scaturiti da un processo di modernizzazione top down, la storia di Skopje riassume non solo il dramma di una città sconvolta da un evento imprevisto e imprevedibile, ma riafferma la centralità della (ri)costruzione delle città in quanto tema che necessita un'urgente riflessione sulle responsabilità degli attori, sui metodi di intervento e sui possibili effetti a lungo termine di tali pratiche.