Libri di IndiMondi
Roisin
IndiMondi
Libro: Libro in brossura
editore: Giraldi Editore
anno edizione: 2022
pagine: 209
Roisin ha una fiammata di capelli rossi — non è strano, è irlandese. Roisin è figlia di una casata cattolica ed è esperta di erbe, una giovane nobildonna colta, uno spirito libero. La violenza umana però ha distrutto la sua casa, l'ha costretta a fuggire dalla sua terra di origine seguendo un soldato di ventura italiano, Vanni. Questa è solo la premessa della sua storia avventurosa, che alla fine del Cinquecento la porterà a San Lazzaro — per la precisione a Castel de' Britti — dove sarà salvata dal grande naturalista Ulisse Aldrovandi: lui la accoglierà nella sua casa di Bologna diventando il suo mentore e il suo secondo maestro di erbe. Ma il destino ancora una volta non le darà tregua e le farà subire un processo per stregoneria... Questo romanzo storico e avventuroso, quinta opera narrativa dell'autore collettivo IndiMondi, parla di un'epoca violenta, un'epoca in cui lo studio del mondo naturale sta passando dalla catalogazione empirica al nascente metodo scientifico, un'epoca di rivoluzioni culturali eppure capace di riesumare l'intolleranza e i suoi arcaici metodi di persecuzione... insomma un'epoca non così lontana dalla presente.
Hotel de Ville
IndiMondi
Libro: Libro in brossura
editore: Giraldi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 300
Una volta lungo le strade antiche c’erano le stazioni di posta, locande dotate di stalla e qualche stanza per riposare. Oggi lungo le autostrade, o appena usciti da un casello, ci sono piccoli alberghi, stazioni di una notte per viaggiatori commerciali, attimi di pausa per chi ha molta strada da fare, approdi insperati per naufraghi delle autoroutes, isole d’amore rubato per amanti clandestini. L’Hotel de Ville è uno di questi: un po’ Bates Motel vagamente inquietante, un po’ fané nel suo aspetto grinzoso di palazzina degli anni ’70, un po’ Canicola nel suo squallore crudele à la Seidl, l’Hotel è un porto di mare: a lui giungono e da lui passano band di giovani rockettari emergenti, anziani in panne sulla via di una improbabile convalescenza, architetti solitari innamorati di un’archeologia industriale in cui si specchiano, ragazzini in fuga dalla famiglia, fantasmi di nonne che cercano di salvarli, finanzieri falliti, giovani donne che fuggono dal matrimonio o che interrogano il metro di guard-rail sotto cui è morto il loro padre, valigie misteriose, psicologhe che tentano di curare vecchie ferite, commessi viaggiatori ossessionati da ritratti femminili del rinascimento e donne che sembrano incarnarli, concierge dalla doppia vita e cameriere curiose delle vite altrui, musicisti girovaghi, ospiti della vita indifferenti al mondo, fioriste straniere in cerca di se stesse e perfino politici di provincia scaltri che qui trovano uno spazio adatto alle loro ‘convenscion’. Insomma i fili delle vite di un’umanità stralunata che intorno a questo albergo a due stelle si sfiorano, si ignorano, talvolta si toccano come all’inizio di un nostro 'Il cielo sopra San Lazzaro'.
Trailer. 7 giorni di cinema a San Lazzaro
IndiMondi
Libro: Libro in brossura
editore: Giraldi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 450
Cosa ci fanno in un'antica villa di San Lazzaro di Savena una contessa e la sua amica iscritta al DAMS, un barbone nero, una ex giornalista con il suo cane, una giovane barista, un attore fallito, un'esperta di biografie, una designer di gioielli, una ragazzina di 12 anni, il dipendente di una multiutility, una sensitiva con il suo gatto, un ex infermiere, un'artigiana delle pietre dure con sogni new age, un giovane artista, un professore di storia in pensione, una parrucchiera, un'impiegata appassionata di canto e uno studente italoamericano? E chi è il misterioso cavaliere fiammingo Van den Gheynst, venuto a Bologna al seguito di Carlo V nel 1530? Come in un nuovo Decamerone, questo gruppo di personaggi, eterogeneo e bislacco, si è raccolto per una settimana nella Villa, emblema di tutte le dimore sei-settecentesche che abbelliscono il contado di San Lazzaro: dovrà girare una video-anteprima, un trailer appunto, per riuscire a vincere il concorso regionale che ha messo in palio il finanziamento di un film storico sulla Città. La Villa sarà lo scenario di esistenze che si incrociano imprevedibilmente, dando vita ad amicizie, scontri, nuovi amori, il rinvenimento di un cadavere e ricerche esistenziali che culmineranno in un giorno di eclissi. Questo romanzo collettivo, scritto a 38 mani, nasce dal lungo percorso del Laboratorio di Scrittura condotto da Gianni Cascone e iniziato nel 2001 a San Lazzaro di Savena, diventato ormai un centro di produzione culturale importante e una fucina di nuovi autori: si sono dati il nome di IndiMondi proprio perché sono in tanti e perché questa opera è un'immaginazione di mondi creativi indipendenti e liberi.
Quartetto di piombo per Margherita
IndiMondi
Libro: Libro in brossura
editore: Giraldi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 170
L’Africa è il grande rimosso – e rimorso – dell’Europa: è quell'immenso continente laggiù in basso, a sud dell’equatore, saccheggiato e violato dalle potenze coloniali del continente boreale. Da là come ombre fameliche, come eserciti di blatte, uomini neri riemergono alla luce e vengono a tirarci per i piedi, ad assaltare le nostre coste, a invadere le nostre strade, a minacciare il nostro fragile egoismo malato. Da questo inconscio geografico, da questa grande discarica materiale e simbolica, a volte torna a galla anche un passato che si credeva sepolto: alcuni esponenti dei movimenti politici degli anni Settanta cercarono in Africa occasioni di applicazione dei propri ideali, supportando i movimenti di liberazione dal giogo coloniale; altri si diedero all'impegno umanitario; altri ancora cercarono, in una parte di mondo dall'improbabile controllo amministrativo e legale, di far perdere le loro tracce fuggendo da carichi morali e penali legati più o meno allo scivolamento nella lotta armata. Licia Cavallo, Wilmer Codeluppi, Marco Ranuzzi e Valeria Tripodi nel lontano 1976 hanno compiuto un sequestro di persona dall'esito misterioso: la vittima, Margherita Mattei, figlia di un ufficiale della DIGOS chiamato l’Aguzzino dagli studenti, scomparve e determinò la diaspora della ‘banda dei 4’. Nel 2000 i nostri “fabulous four” si sono ormai costruiti un’altra vita, molto borghese, e hanno pensato di aver cancellato il loro peccato originale. Ma, come si sa, il passato a volte ritorna...