Libri di Guido Zanderigo
Ciò che vide Manuel Marques
Guido Zanderigo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 378
Tibet, XVII secolo: nella sacca di Manuel Marques, un gesuita morente, l'abate del monastero buddhista di Tawang scopre un manoscritto con le indicazioni per il mitico regno del Prete Gianni. Tre secoli più tardi, nel 1904, un ufficiale britannico al seguito della spedizione Younghusband a Lhasa lo ritroverà nella biblioteca del Potala. Ma cosa cela la figura del Prete Gianni? Di quale immane segreto era stato partecipe Marques? Tutto torna a riannodarsi in una ricerca che non ha in serbo tesori e ricchezze, bensì l'accesso alla Conoscenza. La meta è un beyul, un punto di passaggio sottile, anzi il più sacro tra questi luoghi ritagliati ai margini della manifestazione, sull'orlo del divenire. Da Venezia, porta d'Oriente, attraverso un lungo vagare per l'India britannica e portoghese fino al Tibet più remoto, i fili dell'avventura si intrecciano con l'archeologia, l'arte e i miti dell'India, per offrire una confidenza nuova con la sua tradizione, ma anche con i misteri della vita umana.
Yogini. Il lato in ombra della dea
Guido Zanderigo
Libro
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2012
pagine: 176
Le Yogini sono tremende espressioni del divino al femminile di cui si trova testimonianza nelle tradizioni hindu e buddista vajrayana di ambiente tantrico. Dotate di molteplici aspetti e funzioni possono assumere forma di donne e streghe dedite a rituali oscuri, di forze primordiali collegate a malattie, avvelenamenti e possessioni, di presenze sottili nei supporti meditativi quali yantra e mantra oppure di vere e proprie divinità che atterriscono e ammaliano. Riunite in cerchi nel profondo della foresta o nei campi di cremazione, le Yogini suscitano poteri e conoscenze segrete dispensandoli a coloro che le evocano attraverso pratiche anche estreme. La loro cifra appare però giocarsi in una inclinazione misterica, notturna, in quella penombra ove chi non sa vedere prende la corda per serpente. In definitiva le yogini frequentano la morte offrendo agli iniziati che si consegnano al loro abbraccio prospettive di liberazione al di là del baluginante mondo delle illusioni. Il libro rappresenta così un viaggio alla ricerca di queste figure misteriose annidate all'ombra della Dea, nell'angolo meno appariscente, quello che sfugge agli sguardi superficiali. Un viaggio che si snoda in una zona di frontiera della tradizione indiana, costantemente in bilico tra rituali tantrici, sacrifici e conoscenze sottili. Quel viaggio periglioso che è patrimonio di tutte le "cerche" tradizionali.