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Libri di Giuliano Zanchi

Il genio e i Lumi. Estetica teologica e umanesimo europeo in François-René de Chateaubriand

Il genio e i Lumi. Estetica teologica e umanesimo europeo in François-René de Chateaubriand

Giuliano Zanchi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2010

pagine: XIX-356

Di ritorno dall'esilio londinese e determinato a scrivere un'opera utile alla fede cristiana, Francois-René de Chateaubriand immaginava una grande sintesi cattolica, in cui una nuova esposizione delle ricchezze dogmatiche della dottrina della fede non potesse essere prodotta se non in risonanza diretta con i grandi temi della cultura civile, facendo così del principio teologale del cristianesimo la chiave di lettura della realtà nella sua interezza. Il "Genio del Cristianesimo" è un'opera che per definire l'essenza della fede cristiana sente il bisogno di attraversare gli spazi umani della storia e della cultura, e che d'altra parte non immagina possibile comprendere la ragione ultima di questi spazi, il loro intrinseco valore, la loro specifica natura, se non sotto la luce radente del fondamento cristiano. La chiave ermeneutica di questa audace reinvenzione di una sistematica cristiana era oltretutto quella di un'estetica della fede che rimetteva al centro della cultura antropologica il tema della sensibilità. Avrebbe dovuto essere una preziosa lezione per la teologia dell'epoca. Allora quella lezione non fu raccolta. Essa può tuttavia essere ripresa a conforto delle contemporanee ricerche di un'estetica teologica, dal cui punto di vista è possibile oggi riconoscere gli oggetti concettuali custoditi nell'opera di Chateaubriand in tutta la loro preveggente attualità. Prefazione di PierAngelo Sequeri.
25,00

Il neopelagianesimo

Il neopelagianesimo

Giuliano Zanchi

Libro: Copertina morbida

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 128

Nelle omelie di Santa Marta, divenute ormai il luogo di un magistero umile e feriale, ma anche nell'Evangelii gaudium e nella Gaudete et exsultate, papa Francesco spesso ci mette in guardia dalla tentazione di essere oggi un po' "pelagiani" o meglio "neopelagiani". Cosa vuole dire il Papa con il richiamo a questa antica eresia? Pelagio, monaco cristiano vissuto tra il IV e il V secolo, riteneva l'uomo capace di meritare la salvezza con le sue sole forze, senza l'ausilio della grazia. Rapportata al vivere ecclesiale odierno, questa concezione dell'uomo e del suo rapporto con Dio potrebbe portare la Chiesa a confidare più nelle sue strutture che nel primato della grazia, a cui Francesco ha dato il nome di «misericordia». A questa riduzione del cristianesimo antica, ma sempre nuova, il Papa, come ben dimostra il presente volume, contrappone la centralità del compito «pastorale», con una Chiesa chiamata a favorire in tutti i modi possibili l'incontro fra Cristo e l'uomo e non semplicemente a «regolarlo» con delle norme.
10,00

Le migrazioni del cuore. Variazioni di un'immagine tra devozione e «street art»

Le migrazioni del cuore. Variazioni di un'immagine tra devozione e «street art»

Giuliano Zanchi

Libro

editore: EDB

anno edizione: 2017

pagine: 96

Le avventure di un’immagine religiosa che sconfina nella pubblicità, nell’arte contemporanea, nel cinema e nei graffiti. Dopo accesi dibattiti, verso la fine del Settecento si afferma una particolare devozione al Sacro Cuore di Gesù. Accolta con vigilante perplessità dal rigore delle teologie e dai timori delle gerarchie, essa diviene in poco tempo l'emblema di un sentire cattolico alquanto ferito dall'avanzare della cultura illuministica e sempre più distante dall'intellettualismo teologico. La devozione si diffonde attraverso una fortunata pianificazione di immagini che diventano presto icone stesse di una religiosità affettiva e popolare. La rappresentazione del Sacro Cuore finisce così per identificare il cattolicesimo come tale, ma il tema che essa custodisce supera i confini religiosi entrando nell'immaginario di insospettabili perimetri espressivi, dalla comunicazione pubblicitaria all'arte contemporanea, dal cinema all'arte di strada. Ogni volta per difendere le ragioni del cuore in un mondo che senza cuore perde anche la ragione.
10,00

L'arte di accendere la luce. Ripensare la Chiesa pensando al mondo

L'arte di accendere la luce. Ripensare la Chiesa pensando al mondo

Giuliano Zanchi

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2015

pagine: 141

La Chiesa di oggi sembra in cerca di un varco per il futuro. Mossa dal potente impulso riformatore di papa Francesco, diventa sempre più consapevole della necessità di un cambiamento al proprio interno per essere all'altezza di quanto richiestole dal vangelo di Gesù. Ma quali priorità deve assumere? Quali nodi deve sciogliere? Che forma dare all'istituzione ecclesiastica perché non finisca con l'oscurare il volto del Dio di Gesù, ma riprenda quell'arte di tenere accesa la luce della fiamma evangelica che sa attirare moltitudini? Sono le domande a cui la riflessione di Giuliano Zanchi offre una risposta lucida e persuasiva. Molto va ripensato delle figure che popolano la Chiesa: quella del laico, ancora in posizione subordinata rispetto al clero; quella della donna, marginale nei processi decisionali; quella del prete stesso, il cui profilo è diventato precario e incerto. Ma perché il vangelo possa parlare alla storia è necessaria anzitutto l'esistenza di una comunità. La testimonianza credente può darsi nel mondo solo grazie a una comunità di uomini e di donne che danno alla loro vita la forma del vangelo, solo attraverso il loro laborioso esercizio di quotidiana fraternità che si fa largo nei gesti di costruzione della città, della storia, della convivenza umana. Questa è la posta in gioco della presenza dei cristiani nel mondo. A questo essi servono.
12,00

L'ira degli imbecilli e la collera dei giusti. L'hommage a Bernanos di Jean Marie Pirot detto Arcabas

L'ira degli imbecilli e la collera dei giusti. L'hommage a Bernanos di Jean Marie Pirot detto Arcabas

Giuliano Zanchi

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Gruppo AEPER

anno edizione: 2015

Nella sua piena giovinezza troviamo Jean Marie Pirot saldamente inserito in una rete di relazioni composta di intellettuali, uomini di teatro, teologi, filosofi, letterati, tutti legati alla visione di un cattolicesimo in vario modo dissenziente, deciso a svincolarsi dalla cupa convenzione di un dottrinalismo ormai imposto con le sole ragioni dell'autorità, pietra di inciampo di una vita cristiana bisognosa invece di confrontarsi con le istanze del pensiero moderno. È nel clima di questo ambiente, destinato a lasciare tracce profonde nella storia del pensiero e della teologia, che Jean Marie Pirot detto Arcabas, esercita il suo ministero di intellettuale impegnato, e concepisce Hommage à Bernanos, un monumentale polittico, ispirato al pamphlet "I grandi cimiteri sotto la luna", potente requisitoria dello scrittore francese di fronte al carnaio della guerra civile spagnola.
8,00

Francesco Parimbelli. Dalle acque profonde
8,00

Ferroni. Il dipinto in dono
8,00

Prove tecniche di manutenzione umana. Sul futuro del Cristianesimo

Prove tecniche di manutenzione umana. Sul futuro del Cristianesimo

Giuliano Zanchi

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2012

pagine: 106

Che ci troviamo di fronte a una svolta epocale nella civiltà umana, tutti lo avvertiamo, più o meno lucidamente. Una sorta di mutazione antropologica sta cambiando le strutture profonde dell'umano, esito sempre più appariscente della postmodernità. Di fronte a questo sogno estremo di emancipazione, la coscienza cristiana si sente profondamente turbata. Essa oscilla tra un rifiuto arroccato sulle vestigia di un passato glorioso e una resa spesso inconsapevole allo spirito del tempo. La grande bussola del Concilio Vaticano II, che negli anni Sessanta aveva restituito slancio e idealità a un cattolicesimo alle prese con le sfide moderne, sembra aver perso le sue capacità magnetiche. Eppure il credente sa di non poter restare umano separandosi dalla storia. Semplicemente perché il Dio di Gesù Cristo ad essa si è legato per sempre. I discepoli pertanto accompagneranno queste "prove tecniche di manutenzione umana" con una cordialità non acritica, mettendo in gioco la propria antica sapienza a proposito dell'umano: "La presenza cristiana", ci ricorda Zanchi, "è chiamata, proprio mentre la civiltà sembra impegnata in un lungo esodo verso mete ancora incerte, a riaffermare la sua irrinunciabile affezione per una forma comunitaria della vita evangelica impiantata nel cuore dell'esistenza comune, umilmente a fianco della costruzione umana collettiva, decisa a scegliere sempre per propria dimora il luogo dove gli umani hanno le loro case, la loro vita, le loro speranze".
13,00

Trasmissione inter-generazionale della ricchezza d'impresa e autonomia privata

Trasmissione inter-generazionale della ricchezza d'impresa e autonomia privata

Giuliano Zanchi

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2011

pagine: 140

Il lavoro affronta un tema ricorrente negli studi giuridici (e non solo), cioè il passaggio generazionale nell'impresa, fase sempre critica nella vita dell'impresa, nella quale si incontrano e scontrano interessi personali/familiari e interessi alla continuità e crescita dell'attività economica. La prospettiva tradizionale ha prestato attenzione prevalentemente ai primi, quelli propri dell'imprenditore della cui successione si tratta; obiettivo di questo lavoro è di privilegiare invece il punto di vista dell'impresa, intesa come entità separata e diversa dai suoi singoli componenti, che esprime esigenze e interessi autonomi nella fase del subentro generazionale, mettendo a fuoco strumenti e soggetti che possono contribuire a dar voce alle diverse esigenze riconducibili all'interesse dell'impresa.
13,00

La giostra delle vanità. Gianriccardo Piccoli e Cenate Sotto

La giostra delle vanità. Gianriccardo Piccoli e Cenate Sotto

Enrico D'Ambrosio, Giuliano Zanchi

Libro

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2010

pagine: 48

"Vanitas vanitatum", l'intervento di Gian Riccardo Piccoli nell'Oratorio di San Lupo a Bergamo nel 2007 è stato riproposto nell'Ipogeo della Parrocchiale di San Martino in Cenate Sotto con un nuovo allestimento dal 3 novembre 2008 al 3 gennaio2009. L'iniziativa si è inserita nella quarta edizione di "Danze macabre", la figura della morte nell'arte. La ricerca storica sull'Ipogeo ha restituito una doppia valenza del luogo: da cripta, con funzione sepolcrale, a cantina. Allo sguardo dell'artista l'ambiente, modesto quanto suggestivo, è istantaneamente apparso consono per collocare il personaggio Qoelet e per dare voce al suo messaggio.
15,00

Luoghi della grazia. La liturgia e i suoi spazi

Luoghi della grazia. La liturgia e i suoi spazi

Giuliano Zanchi

Libro: Libro in brossura

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 112

Come l’essere umano è intrinsecamente legato al corpo che abita, così anche la grazia di Dio ha bisogno di situarsi nel tempo e nello spazio per “accadere-. E anche se nel cristianesimo gli spazi rituali sono ormai relativi, ovvero non costituiscono più la sostanza della liturgia, ne defi niscono comunque la qualità. Per questo meritano ancora che gli si riservi una certa cura. È ciò che cerca di fare Giuliano Zanchi con questo libro in cui ci offre una rassegna di quelli che lui stesso defi nisce “luoghi della grazia-. Perché, per usare le stesse parole dell’Autore, «predisporre la consistenza di un altare, di un ambone, dare forma a un’assemblea, disegnare luoghi di passaggio, illuminare lo spazio non sono esercizi puramente ornamentali [...]. Non si tratta semplicemente di arredi. Ma di luoghi della presenza». Attraverso un’analisi storico-artistica delle forme si cercherà quindi di comprendere l’importanza di questi luoghi anche per il presente, svelando l’evoluzione teologica di cui sono segno.
15,00

Salomone e le formiche. La legge di tutti i giorni

Salomone e le formiche. La legge di tutti i giorni

Giuliano Zanchi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2010

pagine: 212

Il libro biblico dei Proverbi è un canto entusiasta del volto radioso della sapienza. Perseguirne le tracce significa passare attraverso l'incanto della sua spregiudicata ironia e gli strapiombi del suo indifeso moralismo. Ma il suo amore per le cose di tutti i giorni ne fa un testo degno del lettore di ogni tempo. Questo libro di Giuliano Zanchi, più che una meditazione teologica, vuole essere una piccola esercitazione letteraria. Attraversa l'intricata vegetazione testuale del libro sapienziale con la libertà di non dover onorare nessun obiettivo di natura critica. La scommessa è che il libro dei Proverbi possa essere letto con intatto senso di seduzione, soprattutto per la perennità dell'atteggiamento che esso consiglia: che ogni grande principio generale vada portato alla misura delle minute scelte quotidiane. Perché, come scrive Paul Beauchamp: "La sapienza è in primo luogo la vita, tutto ciò a cui non si pensa perché ci si è dentro, tutto ciò che, benché incolore, mediocre e universale, si rivela inestimabile quando perderlo significa morire".
10,00

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