Libri di Giulia Maria Lenrica

Un viaggio in una terra di bellezze arcaiche e di origini millenarie. Una terra bagnata da mari, increspata da correnti, rinfrescata da venti, movimentata da rilievi. Animata da musicalità, disegnata da armoniosità, pennellata da tonalità, cullata da soavità. Una terra dove tutto sembra essere al suo posto, al posto giusto. Un viaggio nella vita di tutti i giorni, nella normalità delle cose e degli affetti. Un viaggio tra presente e passato, tra illusioni e disillusioni, tra affezioni e disaffezioni. Tra spaccati di vita familiare sperimentati o sperati. Nel ricordare impressioni, confermare convinzioni, capire emozioni, esternare attenzioni. Un viaggio con un unico “punto fermo”: la fede. La fede entra dappertutto, come uno scrigno entra nel cuore. Come disserrare uno scrigno, e rimanere stupiti per quello che si trova, restare sbalorditi per quello che si rinviene. Come aprire il cuore e rimanere stupiti per quello che si riuscirebbe a realizzare, restare sbalorditi per quello che si potrebbe compiere.

Un racconto dai toni descrittivi realistici e pittoreschi. Un periodare incisivo e sintetico ma ricco di minuziose e particolareggiate descrizioni. L'autrice è come se tracciasse tanti piccoli quadretti e scattasse tante fotografie che piano piano si delineano nella mente del lettore e lì rimangono impresse. La natura fa da padrona e la protagonista, nel suo viaggio, con sacrale rispetto, l'ammira e ne gode i benefici. Una fede costante e presente pervade l'intero racconto. Un viaggio della e nella memoria per cercare qualcosa che è stato e che non è più.