Libri di Giorgio Maniaci
In principio era Dolores
Giorgio Maniaci
Libro: Libro in brossura
editore: Torri del Vento Edizioni di Terra di Vento
anno edizione: 2017
pagine: 260
Carlo Barbisio, un single quarantenne, da sempre in cerca di una storia d’amore autentica, ripercorre, in un momento di grave crisi, tutte le storie sessuali e amorose della sua vita. Storie raccolte in un diario dalla copertina nera. E da dove cominciare se non dal principio, dal suo primo e indimenticabile amore catalano, Dolores? Dolores, è stata la donna che ha amato di più nella sua vita, e il cui amore viveva come indivisibile, perché non riusciva a separare, come in un mosaico, i “pezzi” di Dolores. Dolores fu la prima, e indimenticata, ma altre ne seguirono. Carlo Barbisio rivive, dunque, le storie rocambolesche, tragico-comiche, sessualmente grottesche della sua esistenza, e i tanti personaggi da teatro dell'assurdo, sempre sull'orlo di una crisi di nervi, che hanno popolato la sua vita. La ragazza che amava le ingiunzioni paradossali, la donna del destino, la fanciulla dalle tentazioni irrealizzate, Miss incomunicabilità, la femminista castratrice di uomini, la fanciulla senza macchie. Oscillante tra passato e presente, tra ironia e rabbia, tra anticlericalismo e nevrosi, tra dialoghi surreali con il suo alter Ego e amici infrequentabili.
Il relativismo. Temi e prospettive
Giorgio Maniaci, Giorgio Pino, Aldo Schiavello
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 336
Il volume raccoglie gli atti del convegno "Il relativismo: temi e prospettive" (Agrigento, 23-24 aprile 2009): un convegno che non è partito da opinioni precostituite, pro o contro, ma che ha offerto una sede di discussione rigorosa, distante dal modo, frettoloso e ideologicamente orientato, con cui il tema è affrontato nel nostro dibattito pubblico. Le concezioni relativiste vengono esaminate criticamente nei principali ambiti disciplinari in cui si sono affermate: l'epistemologia, la filosofia del linguaggio e l'etica. Vengono discusse, inoltre, le fondamentali questioni della praticabilità di una definizione unitaria di tale nozione e della sua coerenza interna.
Razionalità ed equilibrio riflessivo nell'argomentazione giudiziale
Giorgio Maniaci
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: XI-388
Vi sono due idee molto diffuse nella maggior parte delle teorie contemporanee dell'argomentazione "pratica" e giuridica. La prima consiste nell'elaborare una concezione della razionalità costruita a immagine e somiglianza degli "dei", i cui requisiti (ad esempio la conoscenza di tutti i fatti rilevanti, oppure la coerenza di tutte le nostre preferenze) sono così forti da essere impossibili da soddisfare compiutamente. La seconda è che la razionalità di un discorso o di una decisione dipende dalla sua conformità ad un insieme determinato di valori morali, valori spesso e volentieri concepiti in modo aggettivo. Nel presente volume si mostra che entrambe queste idee non sono condivisibili: la concezione migliore della razionalità è, infatti, sia (moderatamente) formale che "limitata". Limitata in quanto si tiene conto dei numerosi limiti, materiali, intellettuali, temporali in presenza dei quali la ragione viene utilizzata. Formale in quanto i criteri in base ai quali giudichiamo una decisione o un discorso moralmente ingiusti devono essere (il più possibile) separati dai criteri utilizzati per stabilire se una decisione o un discorso sono irrazionali o insufficientemente razionali. In base ad una concezione formale e limitata della ragion pratica si stabiliscono i requisiti necessari affinché l'argomentazione giudiziale, in particolare la motivazione giudiziale cosiddetta "in diritto", sia considerata (sufficientemente) razionale.