Libri di Gianni Mascia
Vento di Lorca
Gianni Mascia
Libro: Libro in brossura
editore: Catartica Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 88
Vento di Loreo è un viaggio avvincente attraverso le passioni che hanno permeato la vita movimentata dell'autore. In un percorso che l'ha portato a vagabondare per il mondo, si può dire che sia divenuto definitivamente cittadino durante il suo lungo soggiorno in America Latina tra Colombia, Ecuador e Perù. È stato in quel periodo che ha acquisito quella che lui chiama la sua terza lingua madre: lo spagnolo. Da allora, pian piano, mixare le lingue è divenuta la sua cifra artisti ca distintiva. Questo lavoro contiene sperimentazioni scritte tra il 2010 e il 2018, dove l'autore rivolge il suo sguardo alle tematiche importanti dell'esistenza, spaziando tra storia e memoria, amore e ribellione, vita e morte, vis poetica e vis politica. Tuttavia, il filo conduttore che unisce queste tematiche è sempre la ricerca della bellezza e della taumaturgia della poesia che profuma la vita.
Litanie eretiche
Gianni Mascia
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce
anno edizione: 2019
pagine: 44
«Questi testi di Gianni Mascia assomigliano a delle partiture ritmiche incalzanti che a tratti liberano tracciati di poesia. Leggendoli ho ritrovato la sua voce, quella sua particolare tonalità roca e litaniante, che ho ascoltato nel Concerto blues di periferia durante il festival di Emilio Lussu. Sono frammenti in prosa senza alcuna punteggiatura, dove la maiuscola è l'unico segno grafico che scandisce questo flusso ininterrotto che non concede respiro, in un susseguirsi incalzante di immagini dove il mito mediterraneo si mescola alla cronaca, la cultura beat al sacro, viaggi in luoghi lontani alla sua Cagliari amata nei suoi antichi sostrati, come crocevia di rotte e di destini. Sono «raffiche di parole» e di immagini, scritte come per un'«ansia alluvionale» o un'insonnia cronica. Sembrano a tratti squassate dal vento delle mareggiate, che porta inserti di altre lingue (soprattutto lo spagnolo, l'inglese, e il sardo) che si mescolano al suo italiano cadenzato...» (Franca Mancinelli)