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Libri di Gianni Berengo Gardin

Cose mai viste. Fotografie inedite

Cose mai viste. Fotografie inedite

Gianni Berengo Gardin

Libro: Libro rilegato

editore: Contrasto

anno edizione: 2023

pagine: 176

Lo sguardo di un maestro della fotografia italiana e internazionale attraverso oltre 120 fotografie inedite. “Cose mai viste. Fotografie inedite” di Gianni Berengo Gardin è il 263esimo libro del grande protagonista della fotografia italiana, che racchiude una serie di immagini “nuove”, mai viste prima, riemerse dopo un attento lavoro di selezione; fotografie all’epoca rimaste indietro, sepolte da altre o più semplicemente trascurate in quel momento. Suddiviso in due atti - con fotografie che spaziano dall’indagine sociale alla vita quotidiana, dal mondo del lavoro fino all’architettura e al paesaggio - è arricchito da un testo dello scrittore Maurizio Maggiani. Immagini che vanno dal 1954 al 2019 e che ci fanno girare il mondo con alcuni sguardi inediti sulla realtà. Un libro che conferma ancora una volta Berengo Gardin come maestro del bianco e nero che ha costruito un patrimonio visivo unico dell’Italia dal dopoguerra a oggi (e non solo del nostro Pese), caratterizzato da un’assoluta coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio “artigianale” al suo lavoro. Nelle inchieste sociali, così come nei paesaggi, o nelle ricognizioni sul mondo del lavoro, il soggetto principale della sua ricerca è sempre l’uomo, colto nella relazione emotiva, psicologica e profonda con l’ambiente che lo circonda. Interprete sensibile e partecipe, Gianni Berengo Gardin ha osservato tante volte il mondo tornando e ritornando a visitare luoghi che col tempo sono diventati familiari al suo sguardo e alla nostra memoria. Con questo sorprendente volume, Gianni Berengo Gardin ci presenta istantanee che, una volta in più, rivelano il tocco geniale del grande artigiano, la sapienza del narratore attento che riesce sempre a meravigliare con la forza e la poesia del suo sguardo.
45,00

India dei villaggi 1980-2025

Gianni Berengo Gardin, Lorenzo Zelaschi

Libro: Libro rilegato

editore: Contrasto

anno edizione: 2025

pagine: 192

“India dei villaggi 1980-2025” è un viaggio fotografico nell’anima dell’India: Lorenzo Zelaschi dialoga con lo sguardo di Gianni Berengo Gardin in un nuovo volume che a poche settimane dalla scomparsa del maestro, diventa omaggio, memoria e continuità. Il volume riprende il suo titolo dal celeberrimo libro del maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin, edito nel 1980, con testi dello scrittore Antonio Monroy, profondo conoscitore dell’India. L’opera prendeva spunto dalla nota frase del Mahatma Gandhi: “Voialtri avete visto Delhi. Delhi non è India. Andate nei villaggi: quella è India, lì vive l’anima dell’India”. Berengo Gardin scelse di recarsi nei villaggi della regione del Madhya Pradesh, disposti intorno alla città di Indore. Semplici centri rurali a netta maggioranza indù, che vivevano del prodotto della terra e mantenevano antiche tradizioni. Le sue immagini, con la sensibilità partecipe e lo straordinario bianco e nero che hanno contraddistinto tutta la sua carriera, riprendono i cicli stagionali – inverno, estate e monsone – che ritmano il lavoro nei campi e la vita comunitaria dei villaggi. A distanza di quasi mezzo secolo, il giovane fotografo e storyteller Lorenzo Zelaschi, con la collaborazione e il confronto di Berengo Gardin, ha deciso di visitare oggi quegli stessi luoghi, di ripercorrere quelle strade, per rilevare, documentare e testimoniare i cambiamenti provocati dal forte sviluppo economico indiano (l’area di Indore è un importante polo industriale e tecnologico, soprattutto nel settore della produzione di software). Nelle fotografie di entrambi gli autori, particolare attenzione è dedicata alle case, alla vita familiare del le caste dei coltivatori e degli artigiani, come anche all’ambiente collettivo negli spazi comuni e nelle istituzioni locali. Vi sono le fiere, i mercati e i festival religiosi, come anche accenni ai rapporti tra i villaggi e le comunità tribali dei dintorni; i centri sacri e di culto sparsi nella regione e lungo il fiume, e infine come tecnica e tecnologia hanno cambiato le abitudini di vita. Le oltre 120 immagini del volume, a distanza di 45 anni, dialogano tra loro illuminando correlazioni e differenze tra ieri e oggi, in un contesto socioculturale e religioso unico e millenario. Il progetto, nato da un lungo confronto tra generazioni, assume oggi un valore ancora più significativo, diventando una testimonianza condivisa e una celebrazione del contributo culturale e visivo di Gianni Berengo Gardin.
40,00

Venezia e le grandi navi

Venezia e le grandi navi

Gianni Berengo Gardin

Libro: Copertina rigida

editore: Contrasto

anno edizione: 2015

pagine: 88

Il volume raccoglie le fotografie realizzate da Gianni Berengo Gardin nel bianco e nero rigoroso, sincero e perfetto di sempre, scattate dal fotografo tra il 2012 e il 2014. Immagini che testimoniano il quotidiano usurpante passaggio di mastodontiche navi da crociera nella laguna di Venezia. Sono lunghi due volte Piazza San Marco e alti una volta e mezzo Palazzo Ducale: i nuovi "visitatori" di Venezia sono le grandi navi da crociera che passano lungo il Canale della Giudecca e nel Bacino San Marco, e irrompono a scombussolare, anche solo nel momento del loro transito, l'abituale scenario cittadino. Gianni Berengo Gardin ha seguito il percorso di queste grandi navi, ingombranti e voluminose, documentando il loro apparire e scomparire sull'orizzonte della laguna. Il libro è arricchito da un testo di Andrea Carandini, Presidente del Fai, da una riflessione di Vittorio Gregotti e da un intervento di Camilla Bianchini d'Alberigo.
19,00

Gianni Berengo Gardin. Reportage in Sardegna 1968-2006

Gianni Berengo Gardin. Reportage in Sardegna 1968-2006

Gianni Berengo Gardin

Libro: Libro rilegato

editore: Imago

anno edizione: 2025

pagine: 200

Considerato uno dei più grandi fotoreporter italiani, Gianni Berengo Gardin giunse in Sardegna a più riprese nel secolo scorso per eseguire alcuni reportage per il Touring Club. In questo volume sono raccolti gli scatti del reportage del 1968, accompagnati da altri eseguiti a Cagliari nel 1981 e un servizio realizzato nell'isola nel 2006. Attraverso il suo sguardo Gardin ha immortalato una Sardegna al bivio tra passato e presente, sondando gli aspetti del contrasto tra vecchio e nuovo; i suoi scatti scavano nei gesti della gente comune, non smussano gli angoli ma ci mostrano l'altra faccia della verità sociale del tempo. Si tratta dunque di una fotografia dal forte carattere che ha come soggetto la vita quotidiana, e che coinvolge emotivamente senza filtri, senza doppi sensi, in composizioni composte, equilibrate, commoventi. Il volume include gli scritti introduttivi di Pino Corrias e Pasquale Chessa, che delineano il percorso artistico di Gianni Berengo Gardin e il suo rapporto profondo con la Sardegna, la sua gente, il suo paesaggio antico e moderno.
49,00

L'occhio come mestiere

L'occhio come mestiere

Gianni Berengo Gardin

Libro: Libro rilegato

editore: Contrasto

anno edizione: 2022

pagine: 244

“L’occhio come mestiere” è un libro di Gianni Berengo Gardin con un testo di Edoardo Albinati. Oltre alle fotografie, il libro è arricchito anche dalla prefazione di Giovanna Melandri, da un testo di Alessandra Mauro e da una conversazione tra Margherita Guccione e Berengo Gardin. Il titolo richiama quello del celebre libro curato da Cesare Colombo, uscito nel 1970, che raccoglieva un’antologia di fotografie di Gianni Berengo Gardin e testimoniava l’importanza del suo sguardo, del suo metodo e del suo mestiere, per riuscire a narrare il suo tempo attraverso le immagini. Questo volume vuole proporre ora un nuovo racconto visivo di Berengo Gardin dedicato all’Italia e composto di quasi duecento fotografie, alcune celebri, altre meno note, altre ancora inedite. Una lunga sequenza in bianco e nero che ferma in immagini perfette grandi momenti e situazioni di una semplice, splendida normalità; personaggi, reportage dirompenti, paesaggi che conosciamo e che speriamo non cambino mai.
45,00

In parole povere. Un'autobiografia con immagini

In parole povere. Un'autobiografia con immagini

Gianni Berengo Gardin

Libro: Copertina morbida

editore: Contrasto

anno edizione: 2021

pagine: 207

"Se si è veramente fotografi si scatta sempre, anche senza rullino, anche senza macchina". La fotografia come scelta: l'autobiografia con immagini di Gianni Berengo Gardin, raccolta dalla figlia Susanna, rintraccia il filo di questa passione e lo dipana attraverso una vicenda biografica lunga, piena di incontri, di viaggi, di storie, di immagini colte e da cogliere. Piena, soprattutto, di quella sensibilità attenta al reale, alla società, alla gente, che da sempre rappresenta il principale bagaglio di cui si deve dotare un fotografo di reportage. Il mondo di Berengo Gardin è il nostro mondo. Con una lettera all'amico Gianni, scritta da Ferdinando Scianna, e una conversazione sulle fotografie fatte e quelle da fare tra Gianni Berengo Gardin e Roberto Koch.
22,00

La più gioconda veduta del mondo. Venezia da una finestra

La più gioconda veduta del mondo. Venezia da una finestra

Gianni Berengo Gardin

Libro: Copertina rigida

editore: Contrasto

anno edizione: 2018

pagine: 119

"L'idea di questo progetto è nata quando il mio amico Renato Padoan, per vent'anni Soprintendente ai Monumenti di Venezia, mi raccontò che nella sua casa, all'ultimo piano di Palazzo Erizzo Bollani sul Canal Grande a Venezia, fra il rio di San Grisostomo e il rio dei Santi Apostoli, aveva abitato nella prima metà del Cinquecento Pietro Aretino. In una nota lettera al suo benefattore, Domenico Bollani, proprietario del palazzo, l'Aretino aveva vivacemente descritto la vista che godeva da una delle finestre della casa, affacciata sulla Pescheria, il Ponte di Rialto (all'epoca ancora in legno) e il Fontego dei Tedeschi, e le mille attività che si svolgevano sotto i suoi occhi. Un'occasione che non potevo lasciarmi sfuggire. Dal 2004 per alcuni anni sono stato più volte ospite del mio amico e da quella stessa finestra ho fotografato lo stesso scenario che si era presentato all'Aretino, per descrivere cosa era rimasto immutato e cosa era cambiato rispetto al suo racconto: la vita quotidiana, i traffici, i trasporti commerciali e turistici, le manifestazioni, le regate ecc. Ora questo libro contiene le immagini inedite di questo lavoro, di questo bellissimo gioco di specchi tra visioni veneziane del Cinquecento e di oggi. Veramente, la più gioconda veduta del mondo." (Gianni Berengo Gardin)
45,00

Architetture di pietra. Fotografie della Sardegna nuragica

Architetture di pietra. Fotografie della Sardegna nuragica

Gianni Berengo Gardin, Marco Edoardo Minoja

Libro: Libro rilegato

editore: Imago

anno edizione: 2018

pagine: 254

Nel 2015, lavorando all'edizione milanese della mostra L'Isola delle Torri, sono emersi dagli archivi del Comune di Milano i provini delle fotografie realizzate in occasione di una precedente esposizione dal titolo evocativo: Sardegna preistorica. Nuraghi a Milano (1985). A mostrare le grandi torri nuragiche della Sardegna negli spazi nebbiosi dei Giardini Pubblici erano state allora le fotografie di Gianni Berengo Gardin. Da quelle immagini ha preso le mosse questo progetto: fotografare quello che ancora di importante restava da immortalare. Rimaneva moltissimo; il paesaggio preistorico della Sardegna è estremamente ricco e diffuso in ogni anfratto dell'Isola, in fondo alle valli interne come in riva al mare, sperduto nella campagna ma anche sul ciglio della Statale. Ne è nato un libro ma innanzitutto un viaggio, compiuto dal fotografo e dall'archeologo su una piccola auto adatta a tutte le strade, un'avventura condotta in cento angoli della Sardegna, un dialogo in cui alle immagini in bianco e nero si accompagnano i racconti delle giornate passate insieme, gli incontri occasionali, gli squarci del paesaggio e le narrazioni raccolte dalle tante persone che hanno condiviso parti della loro esperienza dell'archeologia nuragica. Un mondo lontano nel tempo si è fatto in questo modo vicino e presente, e si offre agli sguardi dei lettori nelle pagine dense di questo volume.
49,00

In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana

In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana

Gianni Berengo Gardin

Libro: Copertina morbida

editore: Contrasto

anno edizione: 2017

pagine: 119

"Cosa sia veramente la festa e impossibile dirlo. Si può solo mostrarlo. Quella compresenza di solennità e di gioco, di tradizione e di irrisione, di religione e di trasgressione, di esaltazione e di introspezione, di ricordanza e di licenza, di corporeità e di spiritualità, che è l'essenza del fenomeno festivo non si lascia afferrare dalle parole, ma in compenso resta imprigionata nell'obiettivo fotografico. Ne sono la prova questi bellissimi scatti di Gianni Berengo Gardin, che non si limitano a fornirci delle splendide immagini di questa o quella ricorrenza. Ma catturano proprio l'essenza universale della Festlichkeit, quell'ombra del passato che sorge e ritorna sempre nel dì di festa, come scrive Leopardi nel più vertiginoso dei suoi Pensieri. È l'ombra della società che risorge. Ci sta davanti come una visione, nostra e non più nostra. E squaderna le sue architetture materiali e immateriali di fronte all'occhio del fotografo." (Dall'introduzione di Marino Niola)
24,90

Opere Werke Works 1970-2016. Ediz. italiana, tedesca e inglese

Opere Werke Works 1970-2016. Ediz. italiana, tedesca e inglese

Gianni Berengo Gardin, Adolf Vallazza

Libro: Copertina rigida

editore: Contrasto

anno edizione: 2017

pagine: 133

"Adolf Vallazza e Gianni Berengo Gardin. Gianni Berengo Gardin e Adolf Vallazza. Invertendo l'ordine il risultato non cambia. L'incontro di talenti, con due personaggi così peculiari, non può che generare una sinestesia, un evento sensoriaIe inedito. Uno nasce con negli occhi il mare, l'altro le montagne. Spazialità diverse su cui fermare lo sguardo bambino, odori diversi. Diversa solidità. Uno coglie l'attimo nel momento del suo arrendersi al divenire, alla progressione; l'altro coglie - nelle rughe e nelle cromature delle sue tavole - il segreto dei secoli. Acqua e pietra, accanto a cui convive un elemento più duttile, il legno, come una sintesi, una mediazione. Quel legno - amato da entrambi - che viene plasmato e fatto rinascere da Adolf Vallazza nelle sue sculture, capaci di penetrare il solido, disciplinarlo, estrarne il nocciolo pulsante e redimerne la grezza materia. Di esporlo a nuova luce, luce che Berengo Gardin sa cogliere imbrigliare, sa far danzare sui pieni e sui vuoti, rileggendone le linee. Linee orizzontali e linee verticali, direttrici che diventano direttrici dello spirito." (Alessandra Limetti)
35,00

Il gioco delle perle di Venezia

Il gioco delle perle di Venezia

Gianni Berengo Gardin, Marco D'Anna, Hugo Pratt, Marco Steiner

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli Lizard

anno edizione: 2016

pagine: 200

In una delle avventure più amate di Corto Maltese, "Favola di Venezia", il marinaio viene spinto dal misterioso Baron Corvo a ricercare un magico smeraldo. Parte così una caccia al tesoro che oggi, a quarant'anni di distanza dalla pubblicazione di quella storia, Gianni Berengo Gardin ha deciso di ripercorrere, facendosi guidare da due cultori dell'opera di Hugo Pratt: il fotografo Marco D'Anna e lo scrittore Marco Steiner. La seducente freschezza del segno di Pratt si lega all'intensa umanità degli scatti di Berengo Gardin, mentre D'Anna e Steiner seguono e guidano l'obiettivo del fotografo nei luoghi alle radici della leggenda di Corto. Un libro d'immagini come perle, legate da un leggero filo di parole.
35,00

Manicomi. Psichiatria e antipsichiatria nelle immagini degli anni settanta

Manicomi. Psichiatria e antipsichiatria nelle immagini degli anni settanta

Gianni Berengo Gardin

Libro: Libro rilegato

editore: Contrasto

anno edizione: 2015

pagine: 167

"Si era nel sessantotto. Franco Basaglia si batteva per la chiusura dei manicomi e insieme a Carla Cerati, fotografa milanese, avevamo realizzato delle fotografie per L'Espresso sui manicomi. Vedendole, Basaglia rimase allibito. Si trattava di fotografie mai viste prima in Italia. Così, abbiamo deciso di farne un libro, 'Morire di classe', che, con l'aggiunta di testi di Basaglia, ha fatto conoscere all'Italia le condizioni tragiche di questi malati." In questo modo Gianni Berengo Gardin, in un testo recente, ricorda la genesi di uno dei lavori più forti, decisi e importanti della storia del fotogiornalismo italiano. La fotografia entrava in strutture proverbialmente chiuse e faceva luce - nel vero senso del termine - su condizioni e situazioni che non dovevano essere mostrate. Il sessantotto della fotografia italiana passava anche per queste immagini e attraverso un lavoro così prettamente sociale, riscopriva una sua urgenza, una centralità, un valore e una necessità intrinseca che poi è quella di rivelare, indicare e, come in questo caso, indignare. A distanza di anni, rivedere la documentazione completa realizzata da Gianni Berengo Gardin in quell'occasione - muovendosi con Carla Cerati e poi anche da solo in diverse strutture italiane, da Gorizia a Trieste, da Parma a Firenze e a Siena - permette di recuperare il senso di un lavoro straordinario.
32,00

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