Libri di Gianluigi Paragone
Maledetta Europa. Non è uno Stato. Non ha un popolo. Comandano i banchieri
Gianluigi Paragone
Libro: Libro in brossura
editore: Signs Publishing
anno edizione: 2024
pagine: 328
Gli Stati Uniti d'Europa non si faranno mai e chi pensa di cambiare l'Europa sta raccontando una grande bugia: l'Unione europea non è l'Europa Unita. L'Unione europea non conta nulla sulle mappe geopolitiche, non c'è richiesta di Europa. C'è richiesta di America, di Cina e persino di Russia. L'Unione europea è nata con la moneta e con l'idea del mercato prima di tutto... ha sostituito la politica con la finanza, i governi con i mercati, i popoli con il capitale. A chi banalizza il dibattito con “Dove volete andare con l'Italietta?”, Gianluigi Paragone ribatte con “Dove pensate che possa andare questa Europa così sgangherata?”. La risposta è sotto i nostri occhi: non andrà da nessuna parte perché non conta nulla. Tutte le riflessioni, le critiche, le accuse verso l'Unione europea fatte in questi anni da Gianluigi Paragone confluiscono in un libro.
Moderno sarà lei
Gianluigi Paragone
Libro: Libro in brossura
editore: Signs Publishing
anno edizione: 2023
pagine: 400
Stai leggendo un libro. E se provi a muovere le dita sul foglio per ingrandire le parole non accadrà nulla, perché è un libro di carta, un libro vero. Scritto da una persona in carne ed ossa, non dall'intelligenza artificiale. Un autore, Gianluigi Paragone, che non ha paura a denunciare dove ci stanno portando e come vorranno farci vivere, tra cibi sintetici e Natura sovvertita, tra umanoidi e intelligenze artificiali. È un libro sincero, nel senso che ti dice da che parte sta: sta dalla parte dell'identità, della tradizione. Sta dalla parte dei nostri nonni. Sta dalla parte di chi rispetta la Terra e non ha bisogno di farsi dare patenti di ecosostenibilità. Sta dalla parte dell'Italia e del suo saper fare. È il racconto di un mondo forse passato di moda ma che, nel solo ricordarlo, ti farà sorridere e forse persino stare bene: i dischi o le cassettine, i dvd che si noleggiavano al Blockbuster, i gettoni del telefono, la Polaroid, le feste e le tavole imbandite. Un racconto di un mondo vero e non virtuale, genuino e non sintetico, artigiano e non artefatto; dove non sei controllato e spiato da microfoni, telecamere e sensori sempre accesi. Un mondo vero contro un mondo moderno. E se questa è la Modernità allora… Moderno sarà lei. Prefazione di Mario Giordano.
La vita a rate. Il grande inganno della modernità: soldi in prestito in cambio dei diritti
Gianluigi Paragone
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2019
pagine: 160
Gianluigi Paragone, con il suo solito stile provocatorio, ci impone una riflessione sul più grande inganno della modernità: soldi in prestito in cambio dei diritti. La casa e la macchina, sicuramente. E il televisore o il frigorifero? E le vacanze? Anche quelli li stai pagando a rate? Nella frenesia dei tempi moderni nessuno più si domanda o si rende conto di quanti prestiti, piccoli o grandi, stiamo cumulando. Forse anche il telefonino lo abbiamo preso a rate cedendo all'offerta della compagnia telefonica. Già, la nostra vita sta diventando sempre più una vita a rate, una vita in prestito. Ma l'affare chi lo sta facendo? Ci sono famiglie che hanno impegnato più di quello avrebbero potuto: persino le cure sanitarie si cominciano a pagare a rate. Perché? È tutto casuale, segno appunto dei tempi moderni - come piace dire a qualcuno - oppure è una tentazione in atto da decenni, attraverso una sapiente operazione di marketing, per sostituire i tuoi diritti (il lavoro, la giusta retribuzione, la privacy...) con loro concessioni? Il mondo della finanza, con i suoi prodotti sempre più sofisticati ci sta spingendo a un progressivo indebitamento per poi accusarci proprio di non potercelo mantenere. E allora, quando non ce la fai più, ecco il patatrac: sei disposto ad accettare qualsiasi umiliazione dei tuoi diritti pur di non saltare. Vale per le famiglie, per le imprese, per i commercianti. E persino per lo Stato.
Noi no! Viaggio nell'Italia ribelle
Gianluigi Paragone
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 189
A forza di difendere a oltranza tutti i Sì istituzionali, siamo arrivati al paradosso di uno Stato democratico terrorizzato dal senso democratico dei suoi cittadini. Ogni NO che si leva da nuclei sempre più estesi di società, dal NO Salvabanche, ai NO Tax, NO Euro, NO Tav, NO Vax, fino al NO all'immigrazione incontrollata, viene tacciato di arretratezza, chiusura, ignoranza, antipolitica. L'assunto è che dalla parte dei Sì ci sia un consesso di menti illuminate, onniscenti e disinteressate, e dall'altra una massa indistinta di trogloditi selvaggi, opportunisti e antiscientifici. Gianluigi Paragone rende conto dell'importanza del pensiero "altro" e testimonia il valore della ribellione. Racconta di un'Italia ribelle fatta di milioni di cittadini che scelgono di organizzarsi e alzare la voce per difendere ed esigere diritti semplicissimi: la casa, la salute, il lavoro, la tutela dei risparmi di una vita, la sicurezza. Molto spesso sono preparati, informati, aperti al cambiamento ma non a qualunque costo. Altro che antipolitica: le loro istanze rappresentano la sostanza stessa della politica. Il fatto è che la politica con cui si trovano a fare i conti è debole, debolissima anche di pensiero, così generalmente sorda, cosi burocratica e poco partecipata che le tesi dei Sì, anche quando sono solide, faticano a ottenere condivisione e creano in ogni caso sospetti. Senza contare che la Casta, che deve prendere decisioni rispetto alle questioni più delicate del Paese, ostenta una profonda ignoranza, come hanno rivelato illuminanti inchieste tv, da La Gabbia a Le lene. A volte il popolo del NO ha avuto il torto di avere ragione troppo presto. Per questo non ha più intenzione di aspettare che sia il tempo a fare giustizia. Vuole contare adesso.
GangBank. Il perverso intreccio tra politica e finanza che ci frega il portafoglio e la vita
Gianluigi Paragone
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 311
"'Caro risparmiatore, i suoi soldi sono i nostri. Pertanto non ce li chieda, perché noi li facciamo girare nel nostro interesse. Nel caso non fosse soddisfatto del servizio, non importa: tanto non ci troverà. Siamo nell'era del mondo liquido, dei servizi immateriali, dei call center'. Non sarebbe meglio se ce lo dicessero così chiaramente, invece di illuderci con pubblicità da Baci Perugina? Almeno uno lo sa. Lo sa. Quelle che ci mancano in realtà sono le informazioni, è la conoscenza. Noi andiamo sulla fiducia, loro sulla nostra ignoranza. Loro sono il GangBank: un sistema di saccheggio instaurato dalle élite - colossi bancari, fondi d'investimento, agenzie di rating, multinazionali - che controllano la finanza globale. Dilagano come orde barbariche mosse da una sete inestinguibile, non limitandosi ad applicare le loro spietate strategie, ma spacciandole addirittura per interventi salvifici. L'Italia è un tragico esempio. Per venticinque anni è stata un perfetto terreno di caccia. Con il beneplacito di politici, il modello sociale e imprenditoriale italiano - che il mondo ci invidiava - è stato indebolito e smantellato. Al grido, ripetuto come un mantra da media e politici, di 'il pubblico è male, il privato è bene', 'siamo troppo spreconi' e "'ce lo chiede l'Europa', ci siamo indebitati, abbiamo perso il lavoro, i diritti, le tutele sociali e democratiche. I danni ormai sono così gravi che non si può fingere di non vederli. GangBank è un atto d'accusa senza sconti, che non ha paura di fare i nomi dei colpevoli e di svelarne i misfatti."
Io vi accuso. Così le banche soffocano le famiglie e salvano il sistema
Vincenzo Imperatore
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2015
pagine: 160
Dopo "Io so e ho le prove", Vincenzo Imperatore allestisce un vero processo al sistema bancario, a partire da documenti interni, estratti di conto corrente, confessioni circostanziate di "gole profonde" tuttora in attività. Ci sono preti di provincia che guadagnano 900 euro al mese ma effettuano movimenti per centinaia di migliaia di euro; giornalisti e altre categorie protette che ricevono un trattamento "speciale" direttamente dalla direzione centrale; commercianti cinesi che versano soldi in contanti e potenzialmente illegali senza alcuna segnalazione; nuovi manager addestrati a piazzare non più mutui o prestiti ma televisori, tablet, frigoriferi, palestre, vacanze in centri termali, perfino un giro all'autodromo di Monza, con fatturati da capogiro... È incredibile scoprire come si sta riorganizzando il sistema bancario, mentre arrivano miliardi da Bruxelles. Ben poco viene impiegato per sostenere commercianti in difficoltà, piccoli imprenditori, giovani famiglie, pensionati da 500 euro al mese. Si tratta di categorie tuttora vessate. Eppure i soldi ci sono. Certo, come dice Gianluigi Paragone nella prefazione, "le banche non fanno beneficenza". Ma è inaccettabile "che in mezzo a una burrasca sempre più potente i loro bilanci siano messi in salvo dalla politica o da doping contabili a scapito di clienti in buona fede". Una via d'uscita esiste ma non passa dal sistema bancario. Imperatore fornisce tutti i consigli utili per gestire la propria attività senza bisogno delle banche.
L'invasione. Come gli stranieri ci stanno conquistando e noi ci arrendiamo
Francesco Borgonovo, Gianluigi Paragone
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2009
pagine: 205
In Italia è in corso un'invasione in piena regola. Lo dicono le cifre dei rapporti Istat: i cittadini stranieri residenti nella Penisola sono circa tre milioni e mezzo e nel 2008 sono aumentati di circa il diciassette per cento. A questi vanno aggiunti gli immigrati irregolari. Il flusso incontrollato di arrivi ha cambiato il volto delle nostre città, e porta con sé conseguenze devastanti sia sul piano sociale sia dal punto di vista culturale. Da un lato assistiamo a un'impennata della criminalità: stupri, violenze, rapine, omicidi. Dall'altro ci troviamo di fronte a una vera e propria rivoluzione culturale, che mette in discussione i nostri valori, i nostri diritti, il modo in cui viviamo quotidianamente. E l'Italia come risponde a questa invasione? Niente. Migliaia di fedeli islamici manifestano davanti alla basilica di San Petronio a Bologna, sul sagrato del Duomo di Milano e di fronte al Colosseo a Roma. Centinaia di cinesi si rivoltano contro la polizia in via Paolo Sarpi a Milano. Aumentano in maniera esponenziale le violenze commesse dai romeni. Eppure l'invasione continua a essere sottovalutata, letta attraverso le lenti sporche del politicamente corretto, che addormenta le coscienze. Intanto il Paese - come ha scritto il sociologo Luca Ricolfi - si trasforma nella Mecca del crimine.