Libri di Gianfranco Pasquali
Macerata ritrovata. Dal XIV al XX secolo
Gianfranco Pasquali, Fabio Sileoni
Libro
editore: Simple
anno edizione: 2024
pagine: 290
Fonti, fontane, lavatoi, fontanili. La acque nel Comune di Macerata
Silvano Iommi, Mariella Troscé, Gianfranco Pasquali
Libro: Libro rilegato
editore: Simple
anno edizione: 2018
pagine: 312
Abbiamo cercato di ricostruire la storia di quante più fontane fosse possibile, ma nonostante esse siano citate nei Catasti di Macerata fin dal Medioevo e negli Statuti cittadini del 1553, mancano documenti specifici, [...] quindi per questa ricerca è stato indispensabile scendere in campo, nel vero senso della parola e cercare in campagna là dove qualche indizio paesaggistico o qualche scarno documento diceva di cercare per trovare i segni di quella che un tempo era una fonte, un pozzo, un lavatoio [...]. E camminando ne abbiamo trovate tante, dappertutto, guidati a volte dalla toponomastica, dalla odonomastica, dai ricordi, dal passaparola, fontane più volte restaurate, poi abbandonate e oggi nascoste dalla vegetazione: così è nato e si è sviluppato questo libro.
Sistemi di produzione agraria e aziendale cortensi nell'Italia altomedievale
Gianfranco Pasquali
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2008
pagine: 336
Contadini e signori della Bassa. Insediamenti e «Deserta» del ravennate e del ferrarese nel Medioevo
Gianfranco Pasquali
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1995
pagine: 244
Per quanto riguarda la bassa pianura ferrarese e ravennate si delineano due zone diverse: da un lato quelle dominate da boschi e acque (i deserta), nelle quali non si manifestano né ricchezza né insediamenti, né piani di bonifica; dall'altro quelle caratterizzate da terre emerse e continuativamente abitate, come quelle a sud di Ravenna e a nord di Cesena, Forlì e Faenza. Proprio in queste zone, dove dopo il Mille ha luogo un notevole incremento demografico e lo sviluppo di una borghesia cittadina, si riscontrano, già agli inizi del XII secolo, le prime testimonianze scritte del nuovo contratto ad medietatem, antenato della mezzadria, diffusasi qui largamente nel corso del Duecento.