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Libri di Giancarlo Marmori

Tamara de Lempicka

Tamara de Lempicka

Giancarlo Marmori

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 68

"Aveva settantaquattro anni Tamara de Lempicka quando, da vera e indomita combattente, iniziò la sua definitiva e vincente riscossa. Avvenne nel 1972 e il teatro di battaglia fu una galleria alle Halles di Parigi. I galleristi Blondel e Plantin seppero impostare il ritorno di Tamara sulle scene con grande competenza. Le quarantotto opere esposte erano solo quelle storiche, scelte nell'atelier della Lempicka che controvoglia aveva accettato di riproporle, considerandole fuori moda. Blondel e Plantin seppero ben gestire il «fenomeno» che avevano a portata di mano: un'artista che a Parigi aveva conosciuto il successo di critica e di pubblico, aveva ritratto l'aristocrazia, il bel mondo, gli intellettuali, ma anche e soprattutto le lolite, le donne dell'alta società che guidavano Bugatti e sciavano a Saint-Moritz, i loro trasgressivi amori saffici. Aveva occupato le pagine delle riviste con le sue foto da diva di Hollywood. Poi era scomparsa. E il 1972 fu l'anno della «scoperta» di Tamara de Lempicka, che in una foto di Laurent S. Jaulmes, scattata al vernissage, appare ancora padrona di uno stile perfetto: magra e altera, un taglio di capelli allora in voga, il naso aquilino portato come un segno di nobile distinzione. Un carisma naturale, a qualsiasi età." (Dallo scritto di Gioia Mori)
13,00

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 2

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 2

Pierre Klossowski

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2021

pagine: 90

Nei tre romanzi della grande trilogia di Roberta (La revoca dell’editto di Nantes, Roberta stasera e Il suggeritore), riuniti dall’Autore sotto il titolo Le leggi dell’ospitalità, «Klossowski, dal fondo dell’esperienza cristiana,» scrive Michel Foucault «ha ritrovato il prestigio e la profondità del simulacro, e con esso tutti i giochi del senso e del non-senso, del significante e del significato, del simbolo e del segno. Simulacro, similitudine, simultaneità, simulazione e dissimulazione: questa costellazione è meravigliosamente ricca». I tre romanzi gravitano infatti attorno a due enigmatici personaggi: Ottavio, prete fallito, teologo vizioso, specialista in perversioni, e Roberta, sua moglie, di origine protestante, atea, attivista radical-socialista. I due si fronteggiano, rispettando ognuno l’ideologia dell’antagonista, finché Ottavio non decide di revocare il loro editto privato di Nantes (l’editto che permise in Francia il culto protestante, riconoscendo in tal modo libertà religiosa e di pensiero). Ne nasce una tacita sfida: Ottavio moltiplica per Roberta le occasioni di «peccato» per farle provare rimorso e costringerla così a riconoscere la legge divina, Roberta le accetta senza opporre resistenza, più volte sfiora il rimorso, ma nella sua freschezza di spirito, nella sua rettitudine intellettuale dimostra di non venir mai fiaccata dalla colpa. Il gioco si esaspera, al punto che la donna si sdoppia: da un lato Roberta, dall’altro la sua controfigura che obbedisce, come un personaggio al suo autore, agli ordini di Ottavio, che progressivamente rimane vittima del suo stesso gioco, sino a non riuscir più a riconoscere né la propria identità né quella altrui. «Nell’opera di Klossowski,» scrive ancora Michel Foucault «il regno dei simulacri obbedisce a regole ben precise. Il rovesciamento delle situazioni avviene in un istante, in modo quasi poliziesco (i buoni diventano cattivi, i rivali si rivelano complici, i carnefici sono sottili salvatori, anche le frasi più banali hanno un doppio senso). Ogni rovesciamento sembra trovarsi sul cammino di una epifania, ma in realtà ogni scoperta rende più fitto l’enigma, moltiplica l’incertezza, e non svela un elemento che per velare il rapporto che esiste fra di esso e tutti gli altri. Ma i simulacri non sono qui né cose né tracce, né quelle belle forme immobili che erano le statue greche. Qui i simulacri sono esseri umani». Con disegni dell’autore.
18,00

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 1

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 1

Pierre Klossowski

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2021

pagine: 128

Nei tre romanzi della grande trilogia di Roberta (“La revoca dell’editto di Nantes”, “Roberta stasera” e “Il suggeritore”), riuniti dall’Autore sotto il titolo “Le leggi dell’ospitalità”, «Klossowski, dal fondo dell’esperienza cristiana,» scrive Michel Foucault «ha ritrovato il prestigio e la profondità del simulacro, e con esso tutti i giochi del senso e del non-senso, del significante e del significato, del simbolo e del segno. Simulacro, similitudine, simultaneità, simulazione e dissimulazione: questa costellazione è meravigliosamente ricca». I tre romanzi gravitano infatti attorno a due enigmatici personaggi: Ottavio, prete fallito, teologo vizioso, specialista in perversioni, e Roberta, sua moglie, di origine protestante, atea, attivista radical-socialista. I due si fronteggiano, rispettando ognuno l’ideologia dell’antagonista, finché Ottavio non decide di revocare il loro editto privato di Nantes (l’editto che permise in Francia il culto protestante, riconoscendo in tal modo libertà religiosa e di pensiero). Ne nasce una tacita sfida: Ottavio moltiplica per Roberta le occasioni di «peccato» per farle provare rimorso e costringerla così a riconoscere la legge divina, Roberta le accetta senza opporre resistenza, più volte sfiora il rimorso, ma nella sua freschezza di spirito, nella sua rettitudine intellettuale dimostra di non venir mai fiaccata dalla colpa. Il gioco si esaspera, al punto che la donna si sdoppia: da un lato Roberta, dall’altro la sua controfigura che obbedisce, come un personaggio al suo autore, agli ordini di Ottavio, che progressivamente rimane vittima del suo stesso gioco, sino a non riuscir più a riconoscere né la propria identità né quella altrui. «Nell’opera di Klossowski,» scrive ancora Michel Foucault «il regno dei simulacri obbedisce a regole ben precise. Il rovesciamento delle situazioni avviene in un istante, in modo quasi poliziesco (i buoni diventano cattivi, i rivali si rivelano complici, i carnefici sono sottili salvatori, anche le frasi più banali hanno un doppio senso). Ogni rovesciamento sembra trovarsi sul cammino di una epifania, ma in realtà ogni scoperta rende più fitto l’enigma, moltiplica l’incertezza, e non svela un elemento che per velare il rapporto che esiste fra di esso e tutti gli altri. Ma i simulacri non sono qui né cose né tracce, né quelle belle forme immobili che erano le statue greche. Qui i simulacri sono esseri umani». Con uno scritto di Maurice Blanchot.
19,00

Tamara de Lempicka

Tamara de Lempicka

Giancarlo Marmori

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2016

pagine: 68

"Aveva settantaquattro anni Tamara de Lempicka quando, da vera e indomita combattente, iniziò la sua definitiva e vincente riscossa. Avvenne nel 1972 e il teatro di battaglia fu una galleria alle Halles di Parigi. I galleristi Biondel e Plantin seppero impostare il ritorno di Tamara sulle scene con grande competenza. Le quarantotto opere esposte erano solo quelle storiche, scelte nell'atelier della Lempicka che controvoglia aveva accettato di riproporle, considerandole fuori moda. Biondel e Plantin seppero ben gestire il "fenomeno" che avevano a portata di mano: un'artista che a Parigi aveva conosciuto il successo di critica e di pubblico, aveva ritratto l'aristocrazia, il bel mondo, gli intellettuali, ma anche e soprattutto le lolite, le donne dell'alta società che guidavano Bugatti e sciavano a Saint-Moritz, i loro trasgressivi amori saffici. Aveva occupato le pagine delle riviste con le sue foto da diva di Hollywood. Poi era scomparsa. E il 1972 fu l'anno della "scoperta" di Tamara de Lempicka, che in una foto di Laurent S. Jauhnes, scattata al vernissage, appare ancora padrona di uno stile perfetto: magra e altera, un taglio di capelli allora in voga, il naso aquilino portato come un seguo di nobile distinzione. Un carisma naturale, a qualsiasi età." (dallo scritto di Gioia Mori)
13,00

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 3

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 3

Pierre Klossowski

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2014

pagine: 202

Nei tre romanzi della grande trilogia di Roberta ("La revoca dell'editto di Nantes", "Roberta stasera" e "Il suggeritore"), riuniti dall'autore sotto il titolo "Le leggi dell'ospitalità", "Klossowski, dal fondo dell'esperienza cristiana - scrive Michel Foucault - ha ritrovato il prestigio e la profondità del simulacro, e con esso tutti i giochi del senso e del non-senso, del significante e del significato, del simbolo e del segno. Simulacro, similitudine, simultaneità, simulazione e dissimulazione: questa costellazione è meravigliosamente ricca". I tre romanzi gravitano infatti attorno a due enigmatici personaggi: Ottavio, prete fallito, teologo vizioso, specialista in perversioni, e Roberta, sua moglie, di origine protestante, atea, attivista radical-socialista. I due si fronteggiano, rispettando ognuno l'ideologia dell'antagonista, finché Ottavio non decide di revocare il loro editto privato di Nantes. Ne nasce una tacita sfida: Ottavio moltiplica per Roberta le occasioni di "peccato" per farle provare rimorso e costringerla così a riconoscere la legge divina, Roberta le accetta senza opporre resistenza, più volte sfiora il rimorso, ma nella sua freschezza di spirito, nella sua rettitudine intellettuale dimostra di non venir mai fiaccata dalla colpa. Il gioco si esaspera, al punto che la donna si sdoppia: da un lato Roberta, dall'altro la sua controfigura che obbedisce agli ordini di Ottavio, che progressivamente rimane vittima del suo stesso gioco.
20,00

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 2

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 2

Pierre Klossowski

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2012

pagine: 98

Nei tre romanzi della grande trilogia di Roberta ("La revoca dell'editto di Nantes", "Roberta stasera" e "Il suggeritore"), riuniti dall'autore sotto il titolo "Le leggi dell'ospitalità", "Klossowski, dal fondo dell'esperienza cristiana - scrive Michel Foucault - ha ritrovato il prestigio e la profondità del simulacro, e con esso tutti i giochi del senso e del non-senso, del significante e del significato, del simbolo e del segno. Simulacro, similitudine, simultaneità, simulazione e dissimulazione: questa costellazione è meravigliosamente ricca". I tre romanzi gravitano infatti attorno a due enigmatici personaggi: Ottavio, prete fallito, teologo vizioso, specialista in perversioni, e Roberta, sua moglie, di origine protestante, atea, attivista radical-socialista. I due si fronteggiano, rispettando ognuno l'ideologia dell'antagonista, finché Ottavio non decide di revocare il loro editto privato di Nantes. Ne nasce una tacita sfida: Ottavio moltiplica per Roberta le occasioni di "peccato" per farle provare rimorso e costringerla così a riconoscere la legge divina, Roberta le accetta senza opporre resistenza, più volte sfiora il rimorso, ma nella sua freschezza di spirito, nella sua rettitudine intellettuale dimostra di non venir mai fiaccata dalla colpa. Il gioco si esaspera, al punto che la donna si sdoppia: da un lato Roberta, dall'altro la sua controfigura che obbedisce agli ordini di Ottavio, che progressivamente rimane vittima del suo stesso gioco.
18,00

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 1

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 1

Pierre Klossowski

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2012

pagine: 136

Nei tre romanzi della grande trilogia di Roberta ("La revoca dell'editto di Nantes", "Roberta stasera" e "Il suggeritore"), riuniti dall'autore sotto il titolo "Le leggi dell'ospitalità", "Klossowski, dal fondo dell'esperienza cristiana - scrive Michel Foucault - ha ritrovato il prestigio e la profondità del simulacro, e con esso tutti i giochi del senso e del non-senso, del significante e del significato, del simbolo e del segno. Simulacro, similitudine, simultaneità, simulazione e dissimulazione: questa costellazione è meravigliosamente ricca". I tre romanzi gravitano infatti attorno a due enigmatici personaggi: Ottavio, prete fallito, teologo vizioso, specialista in perversioni, e Roberta, sua moglie, di origine protestante, atea, attivista radical-socialista. I due si fronteggiano, rispettando ognuno l'ideologia dell'antagonista, finché Ottavio non decide di revocare il loro editto privato di Nantes. Ne nasce una tacita sfida: Ottavio moltiplica per Roberta le occasioni di "peccato" per farle provare rimorso e costringerla così a riconoscere la legge divina, Roberta le accetta senza opporre resistenza, più volte sfiora il rimorso, ma nella sua freschezza di spirito, nella sua rettitudine intellettuale dimostra di non venir mai fiaccata dalla colpa. Il gioco si esaspera, al punto che la donna si sdoppia: da un lato Roberta, dall'altro la sua controfigura che obbedisce agli ordini di Ottavio, che progressivamente rimane vittima del suo stesso gioco.
19,00

Tamara de Lempicka

Tamara de Lempicka

Giancarlo Marmori

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2006

pagine: 96

"Aveva settantaquattro anni Tamara de Lempicka quando, da vera e indomita combattente, iniziò la sua definitiva e vincente riscossa. Avvenne nel 1972 e il teatro di battaglia fu una galleria alle Halles di Parigi. I galleristi Biondel e Plantin seppero impostare il ritorno di Tamara sulle scene con grande competenza. Le quarantotto opere esposte erano solo quelle storiche, scelte nell'atelier della Lempicka che controvoglia aveva accettato di riproporle, considerandole fuori moda. Biondel e Plantin seppero ben gestire il "fenomeno" che avevano a portata di mano: un'artista che a Parigi aveva conosciuto il successo di critica e di pubblico, aveva ritratto l'aristocrazia, il bel mondo, gli intellettuali, ma anche e soprattutto le lolite, le donne dell'alta società che guidavano Bugatti e sciavano a Saint-Moritz, i loro trasgressivi amori saffici. Aveva occupato le pagine delle riviste con le sue foto da diva di Hollywood. Poi era scomparsa. E il 1972 fu l'anno della "scoperta" di Tamara de Lempicka, che in una foto di Laurent S. Jauhnes, scattata al vernissage, appare ancora padrona di uno stile perfetto: magra e altera, un taglio di capelli allora in voga, il naso aquilino portato come un seguo di nobile distinzione. Un carisma naturale, a qualsiasi età." (dallo scritto di Gioia Mori)
12,50

Il bagno di Diana. Con uno scritto di Michel Foucault

Il bagno di Diana. Con uno scritto di Michel Foucault

Pierre Klossowski

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2003

pagine: 144

16,00

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 3

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 3

Pierre Klossowski

Libro

editore: ES

anno edizione: 1997

pagine: 208

15,49

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 2

Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 2

Pierre Klossowski

Libro

editore: ES

anno edizione: 1997

pagine: 135

13,43

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