Libri di Giacomo Rizzi
Il mio Novecento. La tradizione ricostruita
Nene Ferrandi, Giacomo Rizzi
Libro: Copertina morbida
editore: 2B Arte Grafica
anno edizione: 2007
pagine: 176
Emozioni grafiche
Giacomo Rizzi
Libro: Libro rilegato
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2004
pagine: 160
Abitare essere e benessere. Architettura d'interni e psicologia
Giacomo Rizzi
Libro
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 1999
pagine: 140
Architettura domestica giapponese
Patrizia Abbruzzese, Roberta Bradanini, Giacomo Rizzi
Libro
editore: Spiegel
anno edizione: 1996
pagine: 250
Abitare ed essere. Storie di persone, di case, di vita quotidiana
Giacomo Rizzi
Libro
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 1996
pagine: 254
Più che un libro, questo testo è uno strumento di «dialogo didattico», una sorta di eserciziario aperto alla creatività dello studente. Dopo l’esposizione teorica della necessità di progettare case che rispondano non solo ai bisogni fisici dell’uomo, ma anche e soprattutto ai bisogni psichici, si afferma la necessità di creare alloggi, case rigeneranti, in cui l’uomo ritrovi se stesso e l’entusiasmo, la forza e la serenità per affrontare ogni giorno le proprie responsabilità. Sono poi riportate alcune «storie» scritte dagli studenti del corso di Arredamento e architettura degli interni I (a.a. 1995-96) in base a una traccia data. Queste storie collegano sempre stati d’animo e personaggi, situazioni e spazi abitativi, problemi esistenziali e soluzioni d’architettura di interni che contribuiscono a risolverli. Sulla scorta di questi esempi si chiede allo studente (o al lettore) di riempire le pagine bianche – indicate con la dizione «work pages» – con proprie annotazioni, riflessioni, disegni, fotografie, schizzi d’ambiente, progetti di spazi, arredi e oggetti, citazioni, soluzioni abitative idonee ai personaggi delle storie. L’uso didattico di questo testo prevede che il docente ritiri periodicamente l’«eserciziario» e apponga le proprie annotazioni agli scritti e ai disegni, alle domande degli studenti, alle loro libere espressioni. Si dovrebbe creare così un percorso di proposte e risposte, annotazioni e colorazioni, suggerimenti e giudizi, fino a formare un «volume illustrato a quattro mani» che a fine anno sarà comunque restituito allo studente, come un «diario di bordo» della navigazione di un anno...