Libri di Gennaro Morra
I versi della carrozzella
Gennaro Morra
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 72
Questa raccolta di poesie (il cui titolo è un evidente omaggio a "I diari della motocicletta" di Ernesto Che Guevara) è una sorta di diario in versi, un viaggio negli ultimi vent'anni di vita dell'autore, che in poche parole descrive emozioni e frammenti di realtà quotidiana. Ne viene fuori una visione del modo un po' diversa, diretta conseguenza della sua condizione di disabilità, che lo costringe a vivere quasi tutto il tempo su una sedia a rotelle. Passione, ironia, rabbia e amore sono i quattro pilastri portanti su cui poggia la poesia di Gennaro Morra, in cui il lettore probabilmente potrà scoprire sfumature nuove, oppure realizzare che certi sentimenti sono vissuti alla stessa maniera, anche se non si ha l'anima imprigionata in un corpo che non obbedisce come dovrebbe ai comandi del cervello.
All'ombra della grande fabbrica
Gennaro Morra
Libro: Copertina morbida
editore: Cicorivolta
anno edizione: 2009
Stefano è un ragazzo affetto da tetra-paresi spastica e i suoi genitori lo stanno accompagnando in ospedale dove gli inietteranno dell'acido nelle vene per cercare di curare un linfoma. Nello stesso giorno si diffonde in città la notizia che la grande industria siderurgica, sulla quale affaccia la finestra della stanza di Stefano, presto chiuderà i battenti. Marco, amico d'infanzia di Stefano, è un convinto ambientalista, ma è anche figlio di un operaio della fabbrica siderurgica. La chiusura dell'industria, un evento per cui si è battuto tanto insieme agli altri membri dell'associazione che frequenta, gli stravolgerà la vita, portandolo a scontrarsi ferocemente con il padre e costringendolo a emigrare al Nord. Esistenze tormentate dal susseguirsi di eventi più grandi di loro, incapaci di contrastarli e di non soccombere. Sullo sfondo, un quartiere operaio di una Napoli appena riconoscibile, lontana anni luce da quella che quotidianamente è alla ribalta sui giornali e in televisione. Una città che però esiste e ha il diritto di essere raccontata con lo stesso vigore con cui si racconta la Napoli violenta e sanguinaria.