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Libri di Gabriele Rosso

Storia del pane. Un viaggio dall'«Odissea» alle guerre del XXI secolo

Storia del pane. Un viaggio dall'«Odissea» alle guerre del XXI secolo

Gabriele Rosso

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 184

Bianco, nero, lievitato, azzimo, di forno, industriale, fresco, a lunga conservazione: Gabriele Rosso ci guida in un viaggio all’interno della storia e delle evoluzioni del pane, alla scoperta di miti e innovazioni, cambiamenti politici e trasformazioni economiche legate all’alimento che più di ogni altro ha influenzato lo sviluppo della società. Sebbene sia pressoché impossibile stabilire con precisione quando o chi l’abbia inventato, sin dalle più antiche civiltà della Mesopotamia e dell'Egitto il pane ha rappresentato non solo un nutrimento fondamentale ma anche e soprattutto un simbolo che ha definito l’essere umano e ne ha plasmato l’immaginario. In questo libro Rosso racconta le interconnessioni sociali, culturali, filosofiche, pratiche tra il pane e l’umanità attraverso i secoli: da Omero che descrisse gli uomini come «mangiatori di grano o di pane» al Dio del Nuovo Testamento che si fa «pane vivo, disceso dal cielo»; dal pane quotidiano presente sulle tavole medievali agli assalti ai forni durante le carestie nei secoli successivi; dall’ideazione del Wonder Bread da supermercato, con la scomparsa della qualità in funzione di una produzione di massa, fino alla recente riscoperta della figura del fornaio e della panificazione artigianale di alto livello. “Storia del pane” ripercorre i tanti mutamenti tecnici e valoriali che hanno portato questo cibo a diventare una commodity capace di giocare un ruolo persino negli scenari geopolitici. Il racconto di uno specchio di grano, nel quale da migliaia di anni guardiamo il riflesso delle nostre azioni, delle nostre paure e delle nostre speranze.
17,00

Appunti di un giovane chef nero

Kwame Onwuachi, Joshua David Stein

Libro: Libro rilegato

editore: NR edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 250

Prima di compiere ventisette anni, Kwame Onwuachi, vincitore del James Beard Award, aveva già aperto — e chiuso — uno dei più chiacchierati ristoranti d’America, oltre ad aver avviato un’attività di catering con i soldi guadagnati vendendo caramelle in metropolitana. Figlio di un padre violento e di una madre cuoca, Onwuachi cresce nel Bronx, dove conosce la realtà delle gang e lo spaccio di droga. Da adolescente, viene spedito a vivere per quasi due anni con il nonno in un remoto villaggio della Nigeria per “imparare il rispetto”. Le difficoltà incontrate durante il college lo portano a un soffio dal baratro. Ma è l’amore per il cibo a salvare Kwame, che studia al Culinary Institute of America, la principale scuola del settore, e fa la gavetta nei migliori ristoranti stellati di New York, come il Per Se e l’Eleven Madison Park, fino a partecipare in TV a Top Chef. Onwuachi condivide la straordinaria storia della sua formazione culinaria in un memoir brutalmente onesto che intreccia temi sociali e cultura gastronomica, razzismo e riflessione sulle radici della cucina nera, e si inserisce nella tradizione ereditata da quel ‘Kitchen Confidential’ che ha consacrato Anthony Bourdain.
19,00

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