Libri di Gabriele Bernardelli
West & friends. In country dance passion
Gabriele Bernardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Epigraphia
anno edizione: 2023
pagine: 224
Scontro generazionale
Gabriele Bernardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Epigraphia
anno edizione: 2021
pagine: 238
Un'epoca di spie
Gabriele Bernardelli
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2021
pagine: 240
La comparsa dei primi “agenti” si smarrisce nei labirinti del tempo: carpire informazioni di una società è un’esigenza sentita dai potenti di tutto il mondo, fin dall’antichità. Molti sono i sovrani e i militari che hanno deciso di ricorrere a spie e informatori di fiducia, a partire da Giosuè, il capo delle schiere d’Israele, che controllava un’organizzazione di informatori. L’uso di “agenti” si confermò nell’antica Roma, ai tempi di Giulio Cesare, che usò lo spionaggio in modo sistematico. Dopo il crollo dell’Impero Romano anche nel Medioevo si è ricorso all’uso di varie forme di intelligence, e in ogni guerra o battaglia l’uso degli “agenti” è stato il fondamento o la prerogativa di ogni iniziativa. Il libro omaggia le azioni di Le Caron, la famosa spia britannica; Belle Boyd, la ragazza confederata che ha salvato Stonewall Jackson, seppur sia la rappresentante della “causa persa” della guerra civile americana; Karl Schulmeister, il principale agente di Napoleone; Nathan Hale, che ha donato la sua vita per il suo paese; Albert Riddle, che si uccise per evitare una guerra tra Austria e Russia; e altri. Nelle pagine constateremo che la conduzione delle operazioni militari nell’età che va dalla fine del ’700 ai primi anni del ’900 era caratterizzata dall’esigenza pratica e ovvia di vincere la guerra, corroborata da ideali di lealtà. Il libro inizia con la descrizione generale delle caratteristiche delle spie e delle circostanze che le determinarono, per poi proseguire con la descrizione approfondita di alcuni casi esemplari. L’intento è in parte dare un contesto storico alle evoluzioni verificatesi negli ultimi duecento anni, ma in parte anche, e soprattutto, approfondire il tema di certe operazioni “speciali”. Date le loro caratteristiche specifiche, le operazioni speciali sono una lente perfetta per studiare la realtà di un conflitto. A ogni modo, contrariamente all’immagine romantica della spia oggi diffusa dalla letteratura e dal cinema, per la maggior parte delle persone lo spionaggio costituiva la più disonesta delle attività perché si basava sul tradimento della fiducia ricevuta. Nel corso della storia, la fine più frequente per le spie fu la condanna a morte, dopo l’esecuzione dei più svariati metodi di tortura per estorcere informazioni. Pochissime spie, una volta scoperte, riuscirono a sopravvivere. Quelli che ce la fecero dovettero pagare il prezzo di raddoppiare il tradimento. Pochissimi uomini onorevoli osarono quella pratica; solo nel XX secolo la figura della spia fu riscattata dal discredito generale, dall’infamia e dalla calunnia.
93 giorni per rinascere
Gabriele Bernardelli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2021
pagine: 908
L’autore era presente nella capitale ucraina quando è scoppiata la rivolta. Ha vissuto in prima persona tutti i giorni della rivoluzione, è stato sulle barricate e testimone oculare dei violenti scontri che hanno causato la morte di decine di persone e il ferimento di molte altre, con loro ha condiviso le maggiori rivendicazioni: democrazia e libertà politica, economica e individuale. Il libro ripercorre giornalmente tutto il periodo dal 21 novembre 2013 al 20 febbraio 2014, appunto i 93 giorni, con richiami storici e commenti personali di come la guerra coinvolge, trasforma e lascia solchi indelebili nell’animo e nello spirito. Ci si cala in un sistema di governo in cui i meccanismi reali del potere sono rimasti nelle mani dei clan oligarchico-corporativi costituiti prevalentemente da esponenti della ex nomenclatura: il potere politico è percepito come il metodo più efficace di ridistribuzione della proprietà dello Stato e del controllo economico del Paese. Maidan ha lottato e sta tuttora combattendo per il cambiamento del sistema… È il simbolo che aiuta la nuova nazione a esprimere le proprie energie.
«Ubbidientissimo servo». Don Luigi Savaré. Il prete dei giovani
Gabriele Bernardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 2005
pagine: 344
Don Luigi Savaré è un presbitero della diocesi di Lodi, nato il 15 agosto 1878 e morto il 22 marzo 1949. Considerato santo ancora in vita, fu proclamato tale alla fine dei suoi giorni: è morto poverissimo e amatissimo dal popolo e dal clero. Molti sono gli scritti su questo sacerdote, ma una biografia completa non è mai stata pubblicata. Don Luigi riceve l'ordinazione presbiteriale nel giugno 1903. Si distingue subito per una spiccata sensibilità nei confronti dei problemi sociali: toglie dalla fame numerose famiglie, esprimendo forme squisite di personale e riservata carità, e partecipa alla fondazione dell'Accademia Leone XIII, che riunisce i chierici e i preti maggiormente sensibili alle problematiche sociali. Trasferito a Lodi nel 1909 ha l'incarico di seguire l'oratorio cittadino. A quest'opera si dedica per il resto della sua vita. Nel periodo della guerra, la struttura si apre anche alla cura dei militari di stanza a Lodi. Non manca di intrattenere una fitta corrispondenza con i suoi giovani chiamati alle armi. All'intenso lavoro pastorale corrisponde un'intensa vita contemplativa a cui don Savaré cerca di introdurre i suoi giovani: molti di essi seguono la strada della consacrazione religiosa e del ministero sacerdotale: grande è il suo amore per la Vergine, alla quale ama rivolgersi con l'appellativo di Maria Ausiliatrice, e totale è la sua passione per Gesù Eucaristia, che veglia molte ore, sia di giorno che di notte, inginocchiato davanti al Tabernacolo...
Signor Presidente
Gabriele Bernardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 296
William Magbé è un ragazzo sano e vispo che vive in Costa d’Avorio con la madre Anne, il padre Tom e il fratello. La sua fanciullezza è spensierata, appena contaminata ed incrinata dalla spina chiamata razzismo. William ha un grande sogno: diventare presidente del suo Stato. L’impegno verso questo suo progetto lo porterà a studiare prima a Parigi e poi in Italia. Il suo percorso sarà segnato dal matrimonio con April, finito per sciocche cause razziali, dalla perdita della figlia Cecilia e dalle seconde nozze con Rose, conosciuta durante il suo periodo Parigino. Il salotto del Dottor Magbè diventa sede di dibattiti filosofici, sociologici e politici, animati dagli amici che lo accompagneranno nelle sue innovative idee di integrazione, uguaglianza e revisione dell’assetto statale. Divenuto parte dell’entourage del Presidente del Consiglio in carica, Magbè attirerà su di sé il plauso dei deboli e degli oppressi, inimicandosi le forze politiche che osteggiano una politica libertaria. Al culmine della popolarità, William, dopo essere stato ingiustamente tratto in arresto con l’accusa di terrorismo, viene assassinato da un sicario.