Libri di G. M. Vian (cur.)
Risponde papa Francesco. Tutte le interviste e le conferenze stampa
Francesco (Jorge Mario Bergoglio)
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2015
pagine: 367
La prima intervista a un papa risale al 1892 con Leone XIII. Ma poi passano più di settant'anni per registrare quella nel 1965 a Paolo VI. E proprio Giovanni Battista Montini, primo pontefice a viaggiare in tutto il mondo, durante i voli papali inizia a incontrare i giornalisti. Continuate dai suoi successori, conferenze stampa e interviste sono divenute con Jorge Mario Bergoglio un nuovo efficacissimo modo di comunicare, in un linguaggio di facile comprensione. In questo libro sono raccolte tutte le conferenze stampa e le interviste di papa Francesco. Introduzione di Giovanni Maria Vian.
Il filo interrotto. Le difficili relazioni fra il Vaticano e la stampa internazionale
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 145
Il cristianesimo è esperto in comunicazione. Lo mostrano venti secoli di storia: dalla vivacissima circolazione di testi, che caratterizza già le prime generazioni cristiane, sino al ruolo d'avanguardia assunto in questo ambito dalla Santa Sede nel corso dell'ultimo secolo e mezzo. Eppure, soprattutto a partire dalla metà degli anni Sessanta del Novecento, questo filo sembra essersi interrotto, moltiplicando le incomprensioni tra Vaticano e stampa internazionale. Perché? A interrogarsi in queste pagine sono figure di primo piano nell'ambito degli studi e della comunicazione: un cardinale (Gianfranco Ravasi), due docenti di storia contemporanea (Andrea Riccardi e Lucetta Scaraffia), cinque giornalisti non italiani (John L. Alien, Paul Badde, Jean-Marie Guénois, John Hooper e Antonio Pelayo) e il direttore di un quotidiano (Giovanni Maria Vian). Voci tra loro diverse, ma unite dalla volontà di capire senza tesi precostituite un nodo cruciale che, pur non limitato agli ultimi anni, affronta temi di stretta attualità. Comprendere il motivo di queste difficoltà mediatiche per un'istituzione esperta in comunicazione è un compito storico, che s'intreccia innanzi tutto con le problematiche ambivalenti della secolarizzazione e della modernità. In una tradizione di lunghissimo periodo come quella cristiana, nella quale la continuità presenta due facce: forza vitale e lentezza.
Singolarissimo giornale. I 150 anni dell'«Osservatore romano»
Libro: Copertina rigida
editore: Allemandi
anno edizione: 2010
pagine: 288
Singolarissimo giornale: così Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, definì nel 1961 «L'Osservatore Romano» in un celebre articolo scritto in occasione del centenario e dedicato alle difficoltà del quotidiano della Santa Sede: «Ma, a bene esaminare le cose, sono queste stesse difficoltà - scriveva il cardinale arcivescovo di Milano, che dal 1937 al 1954 aveva esercitato l'alta direzione sul foglio vaticano - che gli conferiscono tanta dignità nella funzione propria della stampa periodica, tanta autorità e tanta forza. Ne feci io stesso l'esperimento nel triste e drammatico periodo dell'ultima guerra, quando la stampa italiana era imbavagliata da una spietata censura e imbevuta di materiale artefatto. «L'Osservatore» ebbe allora una funzione meravigliosa, non già perché si fosse arrogato compiti nuovi e profittatori, ma perché continuò impavido il suo ufficio d'informatore onesto e libero. Avvenne come quando in una sala si spengono tutte le luci, e ne rimane accesa una sola: tutti gli sguardi si dirigono verso quella rimasta accesa; e per fortuna questa era la luce vaticana, la luce tranquilla e fiammante, alimentata da quella apostolica di Pietro. «L'Osservatore» apparve allora quello che, in sostanza, è sempre: un faro orientatore». Questo libro - curato dall'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede e dal giornale vaticano - vuole presentare, attraverso dodici contributi, alcuni aspetti della storia del quotidiano che sta per compiere un secolo e mezzo di vita.
Classici & cristiani
Manlio Simonetti
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 136
Uno sguardo curioso e unitario su un mondo lontano, eppure così vicino: tanto vicino che l'attuale cultura delle società occidentali resterebbe incomprensibile senza riandare a quelle radici. Per la prima volta uno dei massimi specialisti dei primi secoli cristiani si confronta qui con un tipo di scrittura per lui nuovo, divulgativa e comprensibile a chiunque, ma sempre fondata su testi e fonti. Con l'intento di descrivere un mondo - quello antico e tardoantico, tra classici e cristiani, appunto - che è alle radici del nostro. Il risultato sono cinquanta brevissimi capitoli dedicati ad altrettanti temi. Davanti al lettore passano così, come in un caleidoscopio coloratissimo, gli angeli e i demoni, il sogno e il lutto, i bambini e le donne, maghi e pellegrinaggi, il tempo e i calendari, il cibo e il digiuno, il teatro e lo sport, ricchezza e povertà, la scuola e le biblioteche, gnostici e millenaristi; il libro, suddiviso in nove parti, prende in esame le figure degli esseri sovrumani, il controllo di realtà incontrollabili, la vita privata, la gestione del sacro, le scansioni del tempo, l'impatto sociale della religione, i valori relativi e quelli assoluti, la cultura, i confini del cristianesimo.
Il martirio della pazienza. La Santa Sede e i paesi comunisti (1963-1989)
Agostino Casaroli
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
Il libro presenta la rievocazione di circa cinquant'anni di un faticoso, tenace lavoro diplomatico a favore della Chiesa. Si tratta di una riflessione che ricostruisce la storia non solo dei rapporti tra Santa Sede ed Europa orientale, ma del nostro intero continente nel secondo Novecento. Tutto è raccontato dall'autore in prima persona: le intuizioni di Giovanni XXIII, l'atmosfera del concilio Vaticano II, la pazienza e la tenacia di Paolo VI, e poi l'elezione di Giovanni Paolo II, il papa venuto dall'Est che lanciò ai regimi comunisti una decisa sfida a tutto campo fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989. L'introduzione al volume è curata del cardinale Achille Silvestrini.