Libri di Frédéric Chaubin
Frédéric Chaubin. CCCP. Cosmic Communist Constructions Photographed. 45th Ed. Ediz. inglese, francese, tedesca
Frédéric Chaubin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2022
pagine: 440
Cosmic Communist Constructions Photographed di Frédéric Chaubin presenta 90 edifici sovietici in tutta l'ex URSS, ciascuno costruito tra il 1970 e il 1990. È un viaggio nel tempo. Con esotismo locale, idee stravaganti e un puzzle di stili, questi edifici strani e meravigliosi sono ricordi ultraterreni di un'ideologia decaduta.
Stone age. Ancient castles of Europe. Ediz. inglese, francese e tedesco
Frédéric Chaubin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2021
pagine: 416
Le incredibili fotografie di Frédéric Chaubin ci guidano in un viaggio contemplativo attraverso l’Europa. Stone Age presenta i più suggestivi castelli medievali descrivendo, per la prima volta in una prospettiva ampia, la varietà e il background di queste fortificazioni. Include fotografie di oltre 200 edifici, situati in 21 paesi diversi. Il titolo Stone Age allude al modo in cui le forme e i materiali grezzi di questi castelli incarnano la preistoria del Brutalismo. Molto prima dell’età moderna, essi stabiliscono regole di funzionalità e razionalità. Inoltre, sorgendo dalla roccia, questi edifici sono letteralmente fatti di pietra (come spesso testimonia il loro toponimo). L’opera copre 400 anni (dal XII al XV secolo) e si inserisce nel turbolento contesto del Medioevo feudale, durante il quale in tutta Europa si usava fortificare le dimore dell’alta e bassa aristocrazia. L’Europa è la cornice ideale per racchiudere un’architettura che, seguendo i mutamenti storici, oltrepassa i confini del presente. Inoltre, nella narrativa occidentale, questi castelli sono tipicamente associati all’Europa. L’approccio di Frederic Chaubin è simile a quello usato nella sua precedente opera CCCP. Gli edifici qui ritratti sono disseminati in vaste aree e appaiono decontestualizzati nei nostri scenari odierni. I castelli fortificati hanno perso il loro scopo originario 500 anni fa; questa raccolta è dedicata alla loro sopravvivenza. Le immagini sono state scattate con una fotocamera a banco ottico Linhof, usando pellicole 4 x 5 e 6 x 9. Questo progetto è il risultato di cinque anni di viaggi e ricerche.
CCCP. Cosmic Communist Constructions Photographed. Ediz. inglese, francese e tedesca
Frédéric Chaubin
Libro: Libro in brossura
editore: Taschen
anno edizione: 2017
pagine: 312
Il fotografo Frédéric Chaubin ci mostra 90 edifici situati in ex repubbliche sovietiche che esprimono ciò che può essere considerato come la quarta età dell’architettura sovietica. Testimoniano infatti, l’inaspettata rinascita dell’immaginazione che ebbe luogo fra gli anni ‘70 e il 1990. In quel periodo contrariamente a quanto successe negli anni ‘20 e ‘30 non emerse nessun tipo di “scuola”. Sono edifici la cui architettura esprime più che altro il nuovo impulso caotico che nasceva da un sistema in disfacimento. Gli architetti approfittando del crollo della struttura monolitica, si diedero ad esplorare periodi e stili risalendo alle radici o semplicemente creando e innovando. Alcuni dei più audaci completarono i progetti solo sognati dai Construttivisti, altri preferirono l’espressionismo. Nacque così un puzzle di stili che rappresentava tutte le ossessioni di quel difficile periodo: l’ossessione per il cosmo, la rinascita della proprietà privata. Testimonia anche della varietà della geografia URSS e della sua evidente influenza sul gigante sovietico prima del definitivo decesso.
CCCP. Cosmic Communist Constructions Photographed. Ediz. inglese, francese e tedesca
Frédéric Chaubin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2020
pagine: 448
Il volume "Cosmic Communist Constructions Photographed" del fotografo Frédéric Chaubin ci accompagna alla scoperta di 90 edifici situati in quattordici ex-repubbliche dell’Unione Sovietica. Secondo la definizione del fotografo, ciascuna di queste strutture è espressione della quarta epoca architettonica sovietica, il fenomeno di imborghesimento che avvenne tra il 1970 e il 1990, finora rimasto nell’ombra. A differenza degli anni ’20 e ’50 quest’epoca non è caratterizzata dalla nascita di “scuole” e correnti ufficiali. Gli edifici costituiscono un impulso disordinato dettato da un sistema in declino. Approfittando dello sfacelo della struttura monolitica, gli architetti si spinsero ben oltre il modernismo, optando per un ritorno alle radici oppure un’innovazione senza freni. Alcuni dei più audaci realizzarono progetti che nemmeno i costruttivisti avevano osato sognare (Družba Sanatorium a Yalta), altri diedero sfogo alla loro fantasia tramite tecniche espressioniste (Palazzo dei Matrimoni a Tbilisi). E ancora, gli edifici del campo di detenzione per minori, ispirati alle bozze di un prototipo di base lunare, rivendicano l’influenza suprematista (campo della gioventù Prometheus, Bogatyr). Fino ad arrivare all’“architettura parlante” tipica degli ultimi anni dell’URSS: un crematorio decorato con fiamme di cemento (Crematorium, Kiev), l’istituto delle scienze con il disco volante atterrato sul tetto (Istituto di ricerca e sviluppo, Kiev), la sede della vita politica che osserva la città come il Grande Fratello (Casa dei Soviet, Kaliningrad). In un calderone di stili e soluzioni bizzarre, questi edifici costituiscono le incredibili rovine di un sistema in ginocchio. Grazie alle peculiarità appartenenti a ogni regione, mettono inoltre in luce la vasta geografia dell’Unione Sovietica, nonché la sua fine imminente, le crepe nel sistema. Al tempo stesso, testimoniano le aspettative ideologiche dell’epoca, dall’ossessione nei confronti dello cosmo, fino alle speranze di riacquisire un’identità.
CCCP. Cosmic Communist Constructions Photographed. Ediz. italiana, spagnola e portoghese
Frédéric Chaubin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2017
pagine: 448
La bellezza del brutalismo sovietico Le rovine architettoniche dell’Unione Sovietica Nominato nel 2010 miglior libro sull’archittettura dall’ International Artbook and Film Festival a Perpignan, in Francia, il volume Cosmic Communist Constructions Photographed del fotografo Frédéric Chaubin ci accompagna alla scoperta di 90 edifici situati in quattordici ex-repubbliche dell’Unione Sovietica. Secondo la definizione del fotografo, ciascuna di queste strutture è espressione della quarta epoca architettonica sovietica, il fenomeno di imborghesimento che avvenne tra il 1970 e il 1990, finora rimasto nell’ombra. A differenza degli anni ’20 e ’50 quest’epoca non è caratterizzata dalla nascita di “scuole” e correnti ufficiali. Gli edifici costituiscono un impulso disordinato dettato da un sistema in declino. Approfittando dello sfacelo della struttura monolitica, gli architetti si spinsero ben oltre il modernismo, optando per un ritorno alle radici oppure un’innovazione senza freni. Alcuni dei più audaci realizzarono progetti che nemmeno i costruttivisti avevano osato sognare (Družba Sanatorium a Yalta), altri diedero sfogo alla loro fantasia tramite tecniche espressioniste (Palazzo dei Matrimoni a Tbilisi). E ancora, gli edifici del campo di detenzione per minori, ispirati alle bozze di un prototipo di base lunare, rivendicano l’influenza suprematista (campo della gioventù Prometheus, Bogatyr). Fino ad arrivare all’“architettura parlante” tipica degli ultimi anni dell’URSS: un crematorio decorato con fiamme di cemento (Crematorium, Kiev), l’istituto delle scienze con il disco volante atterrato sul tetto (Istituto di ricerca e sviluppo, Kiev), la sede della vita politica che osserva la città come il Grande Fratello (Casa dei Soviet, Kaliningrad). In un calderone di stili e soluzioni bizzarre, questi edifici costituiscono le incredibili rovine di un sistema in ginocchio. Grazie alle peculiarità appartenenti a ogni regione, mettono inoltre in luce la vasta geografia dell’Unione Sovietica, nonché la sua fine imminente, le crepe nel sistema. Al tempo stesso, testimoniano le aspettative ideologiche dell’epoca, dall’ossessione nei confronti dello cosmo, fino alle speranze di riacquisire un’identità.
CCCP. Cosmic Communist Constructions Photographed. Ediz. italiana, spagnola e portoghese
Frédéric Chaubin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2011
pagine: 288
Il fotografo Frédéric Chaubin ci mostra 90 edifici situati in ex repubbliche sovietiche che esprimono ciò che può essere considerato come la quarta età dell'architettura sovietica. Testimoniano infatti, l'inaspettata rinascita dell'immaginazione che ebbe luogo fra gli anni '70 e il 1990. In quel periodo contrariamente a quanto successe negli anni '20 e '30 non emerse nessun tipo di "scuola". Sono edifici la cui architettura esprime più che altro il nuovo impulso caotico che nasceva da un sistema in disfacimento. Gli architetti approfittando cel crollo della struttura monolitica, si diedero ad esplorare periodi e stili risalendo alle radici o semplicemente creando e innovando. Alcuni dei più audaci completarono i progetti solo sognati dai Construttivisti, altri preferirono l'espressionismo. Nacque così un puzzle di stili che rappresentava tutte le ossessioni di quel difficile periodo: l'ossessione per il cosmo, la rinascita della proprietà privata. Testimonia anche della varietà della geografia URSS e della sua evidente influeza sul gigante sovietico prima del definitivo decesso.