Libri di Francesco Valese
Fortuna dell’epigramma in Italia dal Cinquecento al Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 228
Spesso considerato un genere minore, l’epigramma e stato coltivato con risultati notevoli da un gran numero di poeti della nostra storia letteraria e ne ha attraversato pressoché indenne gli ultimi cinque secoli, dimostrando una duttilità seconda forse solo al sonetto. Il presente volume – nato a margine di un convegno svoltosi presso l’Università di Modena e Reggio Emilia il 16 e 17 maggio 2024, ma arricchito da nuovi contributi e prospettive – intende offrire una panoramica delle diverse declinazioni del genere epigrammatico, da quella strettamente letteraria a quella che si manifesta, in forme e funzioni molteplici, anche in altri ambiti della società e della cultura. I saggi raccolti si sviluppano secondo un percorso diacronico che restituisce la varietà formale e tematica dell’epigramma in Italia. Gli interventi combinano approcci diversi, mettendo in luce la complessità di un genere capace di adattarsi sempre a nuove circostanze storiche e culturali, nella convinzione che solo una pluralità di metodologie consenta di cogliere appieno la fortuna dell’epigramma nella nostra tradizione letteraria.
Dante, il mare
Libro: Libro in brossura
editore: Genova University Press
anno edizione: 2022
pagine: 264
Il volume raccoglie gli interventi del convegno Dante, il mare, organizzato dal DIRAAS dell’Università di Genova nel dicembre 2019, che ha indagato lo spazio marino in Dante e nei testi due-trecenteschi, il mare come metafora o spazio narrato dal punto di vista geografico e storico, le esplorazioni e il loro racconto, l’influenza delle scienze e della tecnica medievali nella sua rappresentazione nei testi letterari.
Hic labor est
Francesco Valese
Libro: Libro in brossura
editore: Grafica 5
anno edizione: 2017
pagine: 112
"Hic labor est" di Francesco Valese è un volume di poesie in dialetto rivano. Composta durante gli anni universitari a Pavia, la silloge si riferisce ai tempi, ai luoghi e alle persone dell’infanzia e della prima giovinezza dell’autore vissute a Riva del Garda (la "perla del bel Garda", come la definì catullianamente Giacomo Floriani, al quale questo libro è dedicato).