Libri di Francesco Trabucco
Le ossa del cardinale
Francesco Trabucco
Libro: Libro rilegato
editore: Compagnia della Rocca
anno edizione: 2025
pagine: 336
Dalla chiesa di San Graziano ad Arona spariscono d'un tratto le antiche spoglie dei santi Fedele e Carpoforo, traslate a Milano ad opera dei gesuiti, sino a quando il cardinale Carlo Borromeo ne ordina la parziale restituzione. A questo scenario si intreccia una missione segreta riguardante le reliquie, affidata dall'arcivescovo milanese al cacciatore Giacomo «Stremìzi», e il viaggio movimentato che ne consegue, con un lungo tragitto tra pianura, lago, montagne e arcane vallate, incontrando individui stravaganti e creature fantastiche, ma anche personaggi storici, tra ambiguità, avventure, misteri e umorismo. È l'anno del Signore 1576: nel ducato di Milano è finita l'epoca dei Visconti e degli Sforza, ormai governano gli spagnoli e sulla cattedra di sant'Ambrogio siede il potente arcivescovo Carlo Borromeo, della cui diocesi fa parte anche Arona, il borgo dove è nato e di cui i Borromeo sono i feudatari da oltre un secolo. Il loro feudo è immenso e si estende dalle pianure del Ticino fino alle alte vallate dell'Ossola: Arona con la sua Rocca ne è il centro più importante.
Design vs economia
Francesco Trabucco, Paolo Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 186
Esiste un comune denominatore tra design ed economia? Due campi di ricerca apparentemente così differenti da sembrare appartenere a mondi quasi diametralmente opposti. Eppure, a ben vedere, vi sono diversi punti di contatto tra questi due “luoghi”, teorici ed esperienziali, della vita umana. I dialoghi costituiscono una possibile forma di rappresentazione di questo particolare intreccio concettuale, in cui i due autori cercano di mettere a confronto le proprie conoscenze dell’economia, da un lato, e del design, dall'altro. Il design è forse il vero unico punto di contatto tra l’impresa e suoi stakeholder, come il corpo tra soggetto ed oggetto. Strumento di riflessione e di creazione, in termini di innovazione e di progresso, il design vive nell'economia, con le sue regole e con i comportamenti che essa induce, costituendo però uno spazio del tutto originale che mette in relazione cose e persone. Il design è oggi molto più di una funzione aziendale: la sua evoluzione ha prodotto e continua a produrre un reale mutamento dei paradigmi imprenditoriali, tanto da poter assurgere a vero statuto d’azienda. In questa direzione le strategie e le politiche pubbliche per il design, nella formazione e nella promozione del “thought in Italy”, assumono un ruolo sempre più importante. Su questi temi e su altri scenari Francesco Trabucco e Paolo Ricci si interrogano nelle pagine del libro.
Design
Francesco Trabucco
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 144
Se ci mostrassero una serie di immagini di prodotti industriali - automobili, elettrodomestici, computer, cellulari - e ci chiedessero di metterle in sequenza cronologica, è probabile che non sbaglieremmo, anche se ignorassimo i requisiti tecnici e prestazionali di quegli oggetti. A guidarci basterebbe la loro forma, segnale inequivocabile di maggiore o minore attualità. L'alleanza tra la forma e il tempo di cui diventa espressione è insieme ragion d'essere e principio regolatore del design. Discendente dalla nobile schiatta dell'architettura e dalla meno titolata arte manifatturiera, il design ha dato corso alla sua natura di figlio ribelle, febbrilmente votato all'innovazione, tra guizzi autoriali e consapevolezza dei vincoli tecno-economici posti alla sua peripezia intellettuale, e sempre in fuga dall'etichettatura metodologica e disciplinare. Francesco Trabucco, che lo pratica e lo insegna, ed è in materia un'autorità internazionale, proprio dal carattere sfuggente del design riesce a ricavare il suo identikit. Per tracciarlo occorre sfogliare l'intero vocabolario del nuovo fiammante. Il lavoro di design infatti attribuisce nuove qualità estetiche ad artefatti materiali o digitali già esistenti, ne inventa di nuovi, allestisce nuovi scenari d'uso per le merci, compila nuovi prontuari di senso per comportamenti inediti, si avventura a progettare addirittura l'esperienza nei nuovissimi territori virtuali. Un po' artigiano, un po' artista, ma soprattutto soggetto collettivo che risponde alle logiche e alle strategie di impresa, il designer oggi si riconoscerebbe a stento nel creativo puro celebrato dalla mitologia della modernità. Assomiglia molto di più all'ultimo approdo della progettazione, la «piattaforma di prodotto»: un palinsesto aperto, in continuo aggiornamento, che anticipa e integra le sollecitazioni del mercato.
Residui di produzione
Francesco Trabucco
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2005
pagine: 96
Il testo intende illustrare ciò che rimane incompiuto di pensieri, riflessioni ed esperienze di un designer.