Libri di Francesco Mauro

Isabella, vedova sprofondata nel pantano della depressione, dopo dieci lunghi anni ritrova la voglia di tornare a vivere e sconfiggere il male oscuro. Convinta che il passato sia soltanto vita morta, decide di proiettare il punto temporale tra il presente e il futuro. Per riuscirci dovrà però, recuperare la memoria dei tre mesi vissuti prima della tragica morte del marito di cui si ritiene responsabile. Nella sua mente riaffiorano immagini confuse del passato, tasselli che l'aiutano a ricordare, non senza sofferenza. La sua bellezza, invece, è oggetto di avances inopportune e di stalkeraggio. In un crescendo di terrore e di colpi di scena Isabella affronta i demoni del suo passato e quelli del presente con un finale assolutamente inaspettato.

Clusone, tardo pomeriggio di una giornata estiva. Il cielo azzurro è improvvisamente cancellato da nuvole nere che nascondono il sole. L’aria profuma di pioggia che da lì a poco si abbatte sulla città. Erano le diciotto e trenta, quando su Villa Pandori si abbatté il temporale. Un lampo, nella camera da letto, illuminò un uomo con lo sguardo fisso nel vuoto. In mano stringeva un lungo coltello, a terra una donna in una pozza di sangue. L’urlo della governante, la fuga dell’uomo, l’inseguimento nei boschi, la cattura; eppure quell’uomo si dichiara innocente.

A cinque anni dalla mia prima pubblicazione di liriche raccolte nel libro “Pensieri pensati per te” poesie d’amore e aforismi, ecco che nasce “Stille silenziose” poesie d’amore e di vita. Trecentocinquanta liriche tutte qui racchiuse in attesa di essere scoperte. Nella prima parte troverete gli ultimi tre anni di ispirazioni, comprese le ultimissime inserite anacronisticamente all’ultimo momento. Nella seconda parte invece, troverete le poesie più vecchie, la maggior parte di loro ancora in rima, forse non più di moda ma che io certamente non rinnego.

Quercia, un vecchio e storto albero, riceve il dono della parola e della saggezza, dalla buona e bella fata Sibilla. Con l’aiuto di cinque amici animaletti speciali, anche loro parlanti, si ritroverà ad accudire due piccole foglie e a insegnare loro la vita. Iniziano così le divertenti avventure di Tipetto e Graziosa che si intrecciano con quelle di due splendidi bambini, Aurora e Robertino. Questi ultimi però, verranno colpiti da un maleficio perpetrato dalla strega Medusa. Riusciranno Quercia e i suoi amici animaletti a salvarli? Età di lettura: da 7 anni.

Alcune parti di questa nostra vita, così misteriosa, ce le portiamo dentro da quando nasciamo e definiscono chi siamo. Altre, invece, ce le ritroviamo addosso strada facendo, senza sapere come ci sono finite e ancor meno perché. Queste ultime e la nostra reazione ad esse mostrano agli altri, ma soprattutto a noi stessi, di che pasta siamo fatti veramente. L'opera di Francesco Mauro è un ritratto di chi non ha avuto scelta se non quella di guardare in faccia la realtà, con i suoi raggi di sole e le sue brutture, e tirarne le somme. Nella sua opera, seguiamo tanto il protagonista quanto la malattia che lo affligge, i passi e le considerazioni che ci si trova a fare quando di opzioni ne rimangono poche. Attraverso un'attenta autoanalisi l'autore ci porta a seguire lo srotolarsi della vicenda descritta per scoprire, in queste pagine, uno specchio nel quale scorgere noi stessi, nell'intento di gestire l'immane carico che la malattia porta con sé.

Primissimi giorni d’estate, Jacopo, un clochard, ed Elena ex tenente dei carabinieri, ora capitano, fanno ritorno a Bergamo. Due perfetti sconosciuti fino a quando le loro vite non s’intrecceranno fatalmente, perché coinvolti da efferati quanto inspiegabili omicidi che si susseguiranno fuori e dentro la famosa Accademia Carrara di Bergamo. Tra tanti misteri e repentini colpi di scena, riuscirà il capitano a fermare l’omicida?

Un infortunio costringe il capitano dei carabinieri Elena Rossetti a fermarsi per la convalescenza. Soggiornando nella pensione di un piccolo paesino della Valle Seriana, ella si ritrova a indagare sui misteri che aleggiano su una casa in rovina, che la porteranno indietro nel tempo. Quali tragici avvenimenti accaddero tanti anni fa?

"Sono passati nove anni dalla pubblicazione della mia prima raccolta di liriche e quattro dalla seconda, il tempo necessario per scriverne altre e pubblicarle con il nuovo libro Varchi di Luce. Perché scrivo poesie? Mi sono chiesto più volte. Forse, perché la poesia è la sintesi della vita e con essa mi esprimo, ma anche perché, la poesia è l’arte di disegnare con il pensiero i pensieri che voi, poi, colorerete." (l'autore)

Costretta a occuparsi della scomparsa di una giovane donna, il capitano della squadra omicidi, Elena Rossetti, si ritroverà a indagare sulla scomparsa di un’altra ragazza. Presto però, a seguito di un macabro delitto a cui ne seguiranno altri, perpetrati con lo stesso modus operandi, dovrà misurarsi con un serial killer. Due casi distinti o correlati?

Manrico - soprannominato "l'uomo strano", forse a causa del suo lavoro in cimitero - si è da poco trasferito in un vecchio e decrepito palazzo popolare. Qui vive Dante, un anziano infermo con il viso deturpato da vistose cicatrici, accudito da Enia, l'anziana pettegola del condominio, che si farà sostituire da Irina, una giovane e bellissima badante di origini ucraine. L'arrivo della ragazza e gli stravaganti comportamenti di Manrico, tuttavia, non saranno l'unica fonte di scompiglio tra gli inquilini: in un crescendo continuo di tensione, la serenità che regnava tra le mura del condominio sarà ben presto sconvolta per sempre.