Libri di Francesco Fogliotti
Uscire dal nero
Georges Didi-Huberman
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 192
«Senza dubbio la Shoah è esattamente, e irriducibilmente, un “buco nero dentro di noi”. Ma questo, lungi dal darci una risposta definitiva, non fa che aprire tutta una serie di questioni irrisolte. In primo luogo la questione – estetica ed etica, psichica e politica – di sapere che fare di fronte a questo “buco nero”, con questo “buco nero”. Che fare, in effetti? Lasciare che il “buco nero” ci mini dall’interno, silenziosamente, assolutamente? Oppure tentare di restituirlo, di guardarlo, ossia di metterlo in luce, di farlo uscire dal nero? Conosciamo le semplificazioni filosofiche, anche religiose, a cui si presta il primo atteggiamento: fare del “buco nero” un “Sancta Sanctorum”, uno spazio fantasmatico inavvicinabile, intoccabile, inimmaginabile, irrappresentabile. Consacrare il regno del nero». Questo testo di Georges Didi-Huberman è una lunga lettera al regista del film “Il figlio di Saul”, László Nemes.
Thomas l'Oscuro
Maurice Blanchot
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2023
pagine: 144
“Thomas l’Oscuro” è il primo romanzo di Maurice Blanchot: un’opera che stravolge i codici narrativi consolidati, anticipando con la sua visionarietà le sperimentazioni di Alain Robbe-Grillet e Samuel Beckett. Thomas, il protagonista di questa storia, è un personaggio che sfugge a ogni possibilità di descrizione. A volte sembra umano, altre mostruoso. A volte sembra vivo, altre volte no, e appare sempre in bilico su quel confine sottile che separa le due cose. Lo conosciamo all’inizio del romanzo mentre nuota in mezzo a un mare d’improvviso mutato in tempesta, boccheggiando tra le onde, incerto se sopravvivrà o sarà travolto. Lo ritroviamo in un cimitero, chino sulle ginocchia, intento a scavare con le mani una tomba in cui sdraiarsi e fare esperienza della fine. Ma a conoscere la morte sarà Anne, la giovane donna che Thomas ha incontrato casualmente nell’albergo in cui alloggia, e con la quale ha iniziato una relazione che si è tramutata in un vincolo misterioso e inscindibile. E proprio la malattia e la scomparsa di Anne condurranno Thomas verso una nuova soglia. In questa opera finora inedita in Italia, Maurice Blanchot guida il lettore attraverso sentieri inesplorati della costruzione romanzesca. Quello che Blanchot realizza, ricorrendo a una prosa densa di immagini, è lo scardinamento di ogni consuetudine del pensiero, di ogni meccanismo logico cui siamo educati sin dall’infanzia. Un rappresentazione unica di ciò che può fare e dire la letteratura che, nel suo tentativo di scagliarsi contro l’essere, ci restituisce la natura stessa della nostra esistenza.
Sentire il grisou
Georges Didi-Huberman
Libro: Libro rilegato
editore: Orthotes
anno edizione: 2021
pagine: 152
La domanda che Georges Didi-Huberman pone all’inizio di Sentire il grisou è vertiginosa: come veder venire la catastrofe? Come percepire il livello di grisou nell’aria, questo gas inodore e incolore altamente infiammabile che saturando i pozzi minerari rischia di provocare un’esplosione? Era uso corrente, presso i minatori di un tempo, discendere nel ventre della terra con un pulcino in gabbia: brutto segno quando le ali iniziavano a fremere… Secondo Didi-Huberman le immagini hanno la stessa funzione, al contempo divinatoria e alare: se iniziano a fremere, ad agitarsi, a smarcarsi dalla quieta “normalità” che le rende quasi invisibili (e di conseguenza illeggibili e inconoscibili), qualcosa sta per spiccare il volo. Attraverso un’operazione di montaggio in cui “rime di voci” e “rime di immagini” innescano un potente movimento dialettico, è sorto (o si è sollevato) La rabbia, film “lirico-documentaristico” che Didi-Huberman non esita a definire «un atlante in movimento dell’ingiustizia contemporanea» e di cui offre, in queste pagine, una lettura nuova e penetrante.
Le esistenze minori
David Lapoujade
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2020
pagine: 108
“Esistenza e realtà coincidono?”. Per rispondere a questa precisa quanto oscura domanda David Lapoujade chiama a raccolta diverse voci: da Pessoa a Hofmannsthal, da Kafka a Beckett, da Henry e William James a Bergson. Ma una voce si rivela in tutto e per tutto decisiva: quella del filosofo Étienne Souriau (1892-1979), autore centrale nella filosofia francese del Novecento, per quanto oggi dimenticato, anche in Italia, e che questo libro ha l’ambizione di rileggere e riscoprire collocandolo a pieno titolo nel dibattito filosofico contemporaneo. Nel 1938 Souriau scrisse un breve testo programmatico: I differenti modi di esistenza; in esso venivano analizzate e descritte, con incomparabile abilità, molte maniere di esistere: dalla labilità dei fenomeni alla solidità delle cose, dalla fantasmagoria degli immaginari al modo che unisce e divide ogni altro modo: il virtuale. Il virtuale è inesistente e tuttavia reale. Una “densa nube di virtuali” avvolge le nostre esistenze, ma affinché questa nube diventi “cosmo” è necessaria un’“arte”, uno “scavo sperimentale”. Lapoujade ricostruisce il percorso intellettuale di Souriau, dall’“ontologia modale” alla filosofia come “instaurazione cosmica”, ma al tempo stesso lo spinge verso confini inesplorati: l’artista e il filosofo diventano così “avvocati” di esistenze deboli, e l’atto di creazione si trasforma nell’arringa in difesa di nuove forme di esistenza. Con una Introduzione di Lucio Saviani.