Libri di Franca Olivetti Manoukian
Vivere in RSA
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2020
pagine: 154
Vivere in RSA, vivere nella quotidianità di un servizio residenziale è la questione su cui lavora il libro. Un vivere che riporta al senso di ogni vita, al di là delle patologie da cui si è affetti e delle categorie in cui si è classificati. Quali strutture e interazioni consentono ad anziani e anziane di continuare a vivere fino al momento di morire? Per produrre servizi che servano è necessario conoscere le persone, conoscersi, capire che cosa può essere soddisfacente, gradito, utile, positivo per i singoli e per il contesto. E per questo è fondamentale il riconoscimento delle soggettività, che è qualcosa di più complesso della stesura di un PAI e anche di un progetto personalizzato. Disagi e sofferenze di varia natura possono essere affrontati se le persone stesse e le loro famiglie riescono a riconoscerli e a vedersi non azzerati, atterrati e atterriti, ancora portatori di qualche sprazzo di energia, di desiderio, di comprensione, di interesse. Si tratta di portare attenzione a quello che esiste, che c’è e che è vitale, cogliendolo attraverso ascolto, osservazione, affinamento di sguardi, più che rilevare e accentuare quello che manca. Da qui anche l’importanza di orientare le RSA come servizi più aperti e interattivi con le famiglie e in generale con i territori. Un’impostazione che richiede di investire nei rapporti con il personale di base, con gli operatori sanitari e socio-sanitari che è importante siano portati a condividere l’impostazione del funzionamento della RSA, che si valorizzino nuove dinamiche tra i saperi e le conoscenze che si possono produrre nelle quotidiane interazioni tra le diverse figure e ruoli professionali.
Oltre la crisi. Cambiamenti possibili nei servizi sociosanitari
Franca Olivetti Manoukian
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2015
pagine: 189
I Servizi sociali e sanitari da troppi anni sembrano affannati da varie crisi collegate a riduzioni di finanziamenti e di organici, delegittimazioni e sottili contrapposizioni ideologiche, nostalgie di un welfare mai raggiunto, incitamenti verso riorganizzazioni di cui non si vede il senso. A chi sta dalla parte dei Servizi, a chi pensa che i Servizi possano contribuire alla qualità della vita di singoli e famiglie, tocca raccogliere idee, motivazioni, cooperazioni per andare oltre: prendere distanza da strade troppo note, ascoltare segnali deboli, esplorare nuove ipotesi di collocazione nei territori, di svolgimento del lavoro, di esercizio della professione, di funzionamento delle organizzazioni. Il libro tratta delle potenzialità e delle difficoltà entro cui vanno affrontati i cambiamenti possibili. Non espone prescrizioni. Non raccomanda speranze. Non alimenta denunce e non sostiene indignazioni. Cerca di offrire sguardi perspicaci e indicazioni provvisoriamente assumibili. È rivolto a operatori dei Servizi pubblici e privati, a responsabili e dirigenti, ad amministratori, consulenti, formatori e supervisori, a tutti coloro che sono interessati a impegnarsi per affrontare insieme problemi che nei micro contesti territoriali condizionano la nostra vita.
Cose (mai) viste. Ri-conoscere il lavoro psicosociale dei Sert
Franca Olivetti Manoukian, Gino Mazzoli, Francesco D'Angella
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 176
La valutazione della operatività e produttività dei Servizi per le tossicodipendenze (Ser.T.) ha una particolare rilevanza anche rispetto alla legittimazione e alle dotazioni finanziarie di cui possono godere, alla loro collocazione nell'area pubblica e nell´area privata. La Regione Emilia-Romagna, assumendo il coordinamento di un progetto finalizzato, finanziato dal Ministero della Sanità sul Fondo nazionale lotta alla droga, ha attivato la realizzazione di una ricerca per l'analisi dei modelli di intervento praticati dalle professioni sociali nei Servizi pubblici per le tossicodipendenze e per l'apprezzamento della loro efficacia. Si è ipotizzato che fosse necessario - anche da parte degli operatori stessi - rappresentarsi, "vedere" i contenuti, i prodotti del loro lavoro, tendenzialmente dati per scontati. È stato sviluppato un originale percorso di ricerca-formazione: co-costruito tra partecipanti, staff di consulenti, ufficio regionale per le tossicodipendenze, ha permesso di mettere a punto modi e strumenti di rilevazione ed elaborazione dati; ha prodotto acquisizioni conoscitive; ha fornito competenze per risolvere i problemi ricorrenti nella quotidianità.
Conoscere l'organizzazione. Formazione e ricerca psicosociologica
Cesare Kaneklin, Franca Olivetti Manoukian
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 260
Il libro affronta in un’ottica psicosociologica due temi tra loro distinti e connessi: la conoscenza dell’organizzazione e la formazione. Considerazione base è che non solo gli studiosi e i ricercatori dispongono di particolari visioni delle organizzazioni; anche coloro che in esse operano hanno delle rappresentazioni che guidano scelte e comportamenti. Si tratta di modi di pensare l’organizzazione che non permettono di spiegarla o di comprenderla totalmente, ma che orientano l’agire in essa e su di essa. Attraverso la formazione è possibile per i singoli riconsiderare le proprie situazioni di lavoro, riconoscerne le dinamiche intrinseche e rileggere la propria collocazione in esse. Questo orientamento formativo richiede specifiche modalità di realizzazione e il ricorso a strumenti appropriati che il testo illustra in dettaglio.
Nel castello c'è spazio per giocare. Formazione e organizzazione nei servizi educativi per l'infanzia
Mimma Noziglia, Franca Olivetti Manoukian, Dina Vallino
Libro
editore: Edizioni Junior
anno edizione: 2009
pagine: 160
Produrre servizi. Lavorare con oggetti immateriali
Franca Olivetti Manoukian
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1998
pagine: 168
La prima idea-guida avanzata nel volume sottolinea il fatto che i "prodotti" realizzati nei servizi richiedono uno sforzo di simbolizzazione particolarmente complesso, nella contraddizione tra la forte idealità degli obiettivi perseguiti e la frustrazione dettata dall'esistente. La seconda idea-guida suggerisce che questo stato di cose può essere superato soltanto a partire da un'esplorazione dei vincoli e delle risorse disponibili così come sono percepiti da coloro che nei servizi lavorano, mentre le innovazioni dovranno passare attraverso un processo di costante auto-aggiustamento. L'analisi è confortata da continui riferimenti a situazioni concrete, affrontate dall'autrice nel proprio lavoro professionale.