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Libri di Fondazione Fabrizio De André Onlus

Anche le parole sono nomadi. I vinti e futuri vincitori cantati da Fabrizio De André

Anche le parole sono nomadi. I vinti e futuri vincitori cantati da Fabrizio De André

Libro: Libro rilegato

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2018

pagine: 256

Fabrizio De André si è espresso artisticamente attraverso i brani che ha inciso nei suoi album e cantato durante i suoi concerti. Questo libro nasce dal desiderio di leggere, insieme e di nuovo, quei testi, scritti da Fabrizio De André o insieme ai suoi preziosi collaboratori, per riflettere sui contenuti che ha posto alla sua e nostra attenzione: gli ultimi, gli emarginati, il potere, la libertà, l’anarchia, la guerra, solo per citarne alcuni. In queste pagine sono raccolti più di quaranta brani che si sviluppano seguendo un nuovo percorso, curato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus, in cui le storie, i volti e i sentimenti cantati da Fabrizio De André non ci parlano solo di vite negate e di vite subite, ma anche di riscatto. Ad accompagnare i testi delle canzoni, le introduzioni e le riflessioni con cui De André presentava i brani in scaletta durante i concerti, alcune delle quali inedite o mai proposte in volume. Un libro non solo per gli appassionati del cantautore genovese ma anche per chi, come i più giovani, desidera scoprirlo. Da leggere nel proprio privato o in gruppo, per ascoltarne insieme le parole, come accade dagli anni Sessanta con i suoi dischi. Con una testimonianza di Dori Ghezzi.
18,00

Ai bordi dell'infinito. Saggi e testimonianze intorno al pensiero di Fabrizio De André

Ai bordi dell'infinito. Saggi e testimonianze intorno al pensiero di Fabrizio De André

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2012

pagine: 256

L'opera e il pensiero di Fabrizio De André sono ininterrottamente e spontaneamente richiamati in incontri, convegni e dibattiti tesi non solo ad analizzare la sua poetica ma anche ad approfondire le tematiche trattate nelle sue canzoni. "Ai bordi dell'infinito", titolo che si riferisce a un verso del brano cantico dei drogati, riprende il percorso antologico cominciato da Fondazione Fabrizio De André Onlus con il volume "Volammo davvero" proponendo a cinque anni di distanza una nuova raccolta di scritti nati da interventi di artisti letterati, appassionati della sua opera, ma non solo, che in varie occasioni si sono confrontati con il pensiero di De André, spesso servendosene come lente attraverso la quale leggere problematiche ancora attuali e che riguardano gli ultimi, i più deboli, gli emarginati. Un coro di più toni e linguaggi, siano essi letterari o della testimonianza, che guarda a quell'"ansia di giustizia sociale" , per usare le sue parole, principale binario su cui ha camminato il lavoro di De André. Una raccolta di scritti inediti, anche di autori inaspettati, che aiuta ad approfondire la molteplicità dello sguardo di uno degli artisti italiani più spesso richiamato per l'intelligente ironia, la profondità delle idee e l'autentica coerenza.
14,50

Tourbook. Fabrizio De André 1975-98

Tourbook. Fabrizio De André 1975-98

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2009

pagine: 488

"Tourbook" ripercorre tutte le tournée di Fabrizio De André grazie a immagini mai viste, agli schizzi originali per l'allestimento dei palchi, ai giornali dell'epoca, ai pass, ai tourbook, ai manoscritti e ai documenti originali di ogni tour. Un racconto illustrato in cui spiccano le voci di coloro che palco dopo palco hanno collaborato con De André in oltre vent'anni di concerti: dai produttori (come Adele Di Palma, Bruno Sconocchia e Maurizio Salvadori) ai musicisti (da Mark Harris a Michele Ascolese, da Pier Michelatti a Giorgio D'Adamo); e ancora i tecnici del suono e delle luci, i supporter (come Eugenio Finardi nella prima tournée del 1975/'76) e gli artisti circensi che sempre più De André ha voluto con sé sul palco durante le esibizioni degli anni Novanta. Per la prima volta Pepi Morgia, regista di tutti gli spettacoli di Fabrizio De André dal 1975 al 1998, si racconta e, attraverso i suoi ricordi (non solo) di regia che introducono al viaggio in ogni palco, la curatrice - che per la giovane età non ha mai partecipato a nessun concerto di De André - scopre nomi, luoghi e aneddoti di ogni data: nasce così il racconto di ogni tour (capitolo) che a sua volta si lega ai ricordi di personaggi di spicco della cultura italiana (Paolo Poli, Diego De Silva, Mario De Luigi, Stefano Benni, Cesare G. Romana, Marco Pannella, Antonio Ricci, Roberto Galanti, Giorgio Gori...) i quali, avendo assistito a una o più esibizioni, permettono al lettore di moltiplicare i punti di vista nel ricordo della medesima esperienza. "Tourbook" è un libro nel libro, fatto di pagine grandi e pagine piccole, un volume in cui il tempo della scoperta (attraverso immagini e racconti inaspettati) si alterna al tempo del ricordo, quasi una guida per capire anche com'è cambiato negli anni il modo di fare i concerti e per conoscere ancora più da vicino Fabrizio De André e il suo sguardo attento e ironico. Un libro che la Fondazione Fabrizio De André propone insieme a un'inedita versione de "La canzone di Marinella", eseguita la sera del debutto alla Bussola il 15 marzo 1975 e scaricabile gratuitamente on line grazie al codice contenuto all'interno del volume. Scarica la canzone con il tuo codice.
19,90

Fabrizio De André. Volammo davvero

Fabrizio De André. Volammo davvero

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2007

pagine: 459

Tredici capitoli che provano a raccogliere un dialogo ininterrotto tessuto da firme illustri, sconosciuti illustri e voci anonime con, per e oltre Fabrizio De André. Questo libro è nato per ricostruire un viaggio di cinque anni fatto di "parole dette": gli incontri, i dibattiti e le giornate di studio organizzate nelle più svariate sedi, dalle università alle associazioni di provincia dal 2000 al 2005. Si è indagato, raccolto, sbobinato, tagliato, ricostruito e montato perché questo materiale potesse essere "servabo". Quella "piccola parola latina" che Luigi Pintor notò e spiegò potesse voler dire "conserverò, terrò in serbo, terrò fede, o anche servirò, sarò utile". C'è un'eredità intellettuale lasciata da una voce cantautorale il cui desiderio era "essere socialmente utile" e, spontaneamente, nelle più istituzionali ma anche nelle più bizzarre situazioni, in tanti hanno scelto di partecipare a dibattiti che partivano da un verso, da un album o da un pensiero di Fabrizio utilizzandolo come passaporto per discutere il presente. Col ritmo del romanzo ma senza un ordine cronologico, questo libro prova a fare il punto su cinque anni di inaspettata partecipazione, senza cerimonie ma guardando alla ricerca con il desiderio che queste pagine possano essere solo l'inizio di un arrivo.
11,00

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